Ragazzi si e' re-innescato il solito fatalismo zeppo di rassegnazione che si manifesta ogni volta che si sfiorano questi argomenti .
Io continuo a vedere esempi di persone che non sono soddifatte della propria realizzazione economica e professionale e si rimettono in gioco per migliorarla. Molti ci riescono , altri no ... ma questa rassegnazione che leggo mi intristisce .
E' come se io di fronte alle mie problematiche lavorative dicessi "eh ... tanto c'è crisi , non c'è lavoro , tanto non sarò mai in grado , è pagato poco ... cassa itnegrazione e tiriamo a campare" ... no ... no caxxo io non la vedo cosi ... si lotta , ci si rimette in gioco e si trova una soluzione per poter vivere come si vorrebbe (compatibilimente con le proprie capacità ... io non ambisco certo a diventare una s.p.a. ... ognuno di noi ha le proprie carte ma anche i propri limiti)
Diverse volte , specie negli ultimi anni , mi son trovato problemi che parevano piu' grandi di me e che avrei potuto aggirare facendo a meno di affrontarli e rischiare ... mi son sempre messo in gioco pur avendo tanto da perdere e lo sto facendo tutt'ora quindi , ogni cosa rapportata alle giuste misure individuali , io sono contro alla rassegnazione .
Un mio caro amico lavorava nel settore meccanico ... prendeva bei soldini ma non era soddisfatto ... non sapeva nemmeno cosa fosse uan CPU tanto per far capire la sua preparazione informatica ... ma si e' dimesso , si e' barricato in casa letteralmente 6 mesi ... ha imparato linguaggi di programmazione ... si e' buttato nella mischia di Milano ... ha preso tante cantonate ... poi e' andto a Londra qualche anno ... poi altrove ...
Ora lavora a Milano , prende dei bei soldoni , sta assumendo 3-4 collaboratori perche' il giro inizia a farsi grande ...
Io con questa gente che non si piange addosso ma si butta a capofitto in quello in cui crede non posso fare altro che congratularmi sonoramente !
C'era anche una song che cantava "uno su mille ce la fa"
Tentare puo' nuocere moltissimo ... ma non tentare logora !
Non proseguo perchè so che poi qualcuno se ne risente e perche' consoco gia' el risposte e tutto l'epilogo della faccenda ... e siccome ognuno resterà sempre delle proprie idee e' inutile farsi cattivo sangue per ste cazzate
Io continuo a vedere esempi di persone che non sono soddifatte della propria realizzazione economica e professionale e si rimettono in gioco per migliorarla. Molti ci riescono , altri no ... ma questa rassegnazione che leggo mi intristisce .
E' come se io di fronte alle mie problematiche lavorative dicessi "eh ... tanto c'è crisi , non c'è lavoro , tanto non sarò mai in grado , è pagato poco ... cassa itnegrazione e tiriamo a campare" ... no ... no caxxo io non la vedo cosi ... si lotta , ci si rimette in gioco e si trova una soluzione per poter vivere come si vorrebbe (compatibilimente con le proprie capacità ... io non ambisco certo a diventare una s.p.a. ... ognuno di noi ha le proprie carte ma anche i propri limiti)
Diverse volte , specie negli ultimi anni , mi son trovato problemi che parevano piu' grandi di me e che avrei potuto aggirare facendo a meno di affrontarli e rischiare ... mi son sempre messo in gioco pur avendo tanto da perdere e lo sto facendo tutt'ora quindi , ogni cosa rapportata alle giuste misure individuali , io sono contro alla rassegnazione .
Un mio caro amico lavorava nel settore meccanico ... prendeva bei soldini ma non era soddisfatto ... non sapeva nemmeno cosa fosse uan CPU tanto per far capire la sua preparazione informatica ... ma si e' dimesso , si e' barricato in casa letteralmente 6 mesi ... ha imparato linguaggi di programmazione ... si e' buttato nella mischia di Milano ... ha preso tante cantonate ... poi e' andto a Londra qualche anno ... poi altrove ...
Ora lavora a Milano , prende dei bei soldoni , sta assumendo 3-4 collaboratori perche' il giro inizia a farsi grande ...
Io con questa gente che non si piange addosso ma si butta a capofitto in quello in cui crede non posso fare altro che congratularmi sonoramente !
C'era anche una song che cantava "uno su mille ce la fa"
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