Il Consiglio Costituzionale francese ha messo la parola fine sulla tanto decantata Riforma Sarkozy, approvata dall’Assemblea Nazionale francese solo un mese fa, che avrebbe permesso ad un organo esterno preposto di tagliare la connessione dell’utente sorpreso a scaricare file protetti dal diritto d’autore.
Di fatto hanno vinto tutti quei deputati socialisti, ma non solo, che sin dall’inizio si erano opposti alla revisione della normativa in materia di peer to peer, in quanto contraria alla Costituzione transalpina.
L’organo indipendente incaricato del taglio della connessione (dopo i primi due avvisi) sarebbe stato l’ HADOPI , su segnalazione degli ISP, delle major discografiche e delle case di produzione, che si sarebbero trasformati in controllori del traffico sui canali P2P.
Va precisato che questa riforma non accontentava nessuno se non le lobby detentrici dei diritti d’autore: da una parte gli ISP erano nella posizione scomoda di controllori dei propri utenti, dall’altra, in caso di sconnessione, veniva privato il netizen del fondamentale diritto di elevarsi culturalmente grazie alle infinite possibilità offerte da internet, per non parlare poi dei diritti di comunicazione ed espressione, che sono inviolabili. Di fatto, viene ribadito il concetto che solo un Giudice può, con regolare processo, decidere di privare chiunque dei diritti di cui sopra.
fonte puntoinformatico
i discografici hanno rotto le palle e ancora una volta è stato dimostrato quanto siano ottusi i vecchi che ci governano.
Di fatto hanno vinto tutti quei deputati socialisti, ma non solo, che sin dall’inizio si erano opposti alla revisione della normativa in materia di peer to peer, in quanto contraria alla Costituzione transalpina.
L’organo indipendente incaricato del taglio della connessione (dopo i primi due avvisi) sarebbe stato l’ HADOPI , su segnalazione degli ISP, delle major discografiche e delle case di produzione, che si sarebbero trasformati in controllori del traffico sui canali P2P.
Va precisato che questa riforma non accontentava nessuno se non le lobby detentrici dei diritti d’autore: da una parte gli ISP erano nella posizione scomoda di controllori dei propri utenti, dall’altra, in caso di sconnessione, veniva privato il netizen del fondamentale diritto di elevarsi culturalmente grazie alle infinite possibilità offerte da internet, per non parlare poi dei diritti di comunicazione ed espressione, che sono inviolabili. Di fatto, viene ribadito il concetto che solo un Giudice può, con regolare processo, decidere di privare chiunque dei diritti di cui sopra.
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i discografici hanno rotto le palle e ancora una volta è stato dimostrato quanto siano ottusi i vecchi che ci governano.
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