Sorge a Lione, in Francia, la I-Way, una gigantesca struttura che per 90 euro fa provare l'ebbrezza di un giro di pista con una monoposto. Accelerazioni reali e 18 auto
Ho guidato una F1
ma no, ? una simulazione
di VINCENZO BORGOMEO
Massa non ? in grado di spremere a dovere la sua F60? Hamilton non si lancia nei sorpassi come dovrebbe? Raikkonen sbaglia le traiettorie? Chi pensa di fare meglio di loro - invece di criticarli dal divano con i pop corn in mano - pu? fare un viaggetto a Lione, in Francia, dove al prezzo di 90 euro pu? sfidare in pista uno di questi campioni e vedere se ? possibile fare di meglio.
Benvenuti a I-Way, il pi? grande centro di simulatori di guida di F1 del mondo: 5000 metri quadri, 18 vere scocche in carbonio di F1 e una serie infinita di computer che riescono a riprodurre qualsiasi condizione di guida su qualsiasi tracciato. Le macchine sono disposte in fila per due, sei per hangar, con un sistema di luci che rende l'atmosfera ancora pi? futuribile di quello che ?. E gi? perch? qui di futuro c'? molto visto che queste F1 si muovono "regalando" (si fa per dire...) accelerazioni e decelerazioni fino a 2g, praticamente reali, grazie a un sofisticato sistema idraulico.
Insomma da queste monoposto, soprattutto se non si ? pi? che allenati, si scende a pezzi. E non ? un caso che della I-Way faccia parte anche una Spa per rilassarsi e un grande centro massaggi.
In ogni caso non si vive solo di F1. Cos? per i clienti ci sono a disposizione anche simulatori di auto da rally o monoposto da Le Mans: tutte macchine che, per?, per essere guidate al meglio impongono lo stesso abbigliamento dei piloti. "Al meglio" si riferisce ovviamente all'effetto scenico perch? ovviamente le pedane pur ballando a destra e a sinistra, in alto e in basso, alla fine sono pur sempre immobili e queste monoposto potrebbero essere quindi guidate in maglietta e costume.
"Ma non ? solo un problema di immagine - spiegano alla I-Way - perch? i nostri simulatori hanno il preciso scopo di ingannare il cervello del pilota, facendogli credere davvero di essere in pista. Quindi anche casco e tuta ignifuga sono molto pi? importanti di quanto non possa sembrare". Gli stessi schermi, piazzati davanti le macchine, sono infatti studiati apposta per offrire diverse messe a fuoco, dando l'impressione a chi siede al volante di avere davvero a che fare con una situazione reale.
Test scientifici hanno infatti dimostrato che i piloti che "guidano" un simulatore di F1 della I-Way e quelli che vanno in pista con macchine vere hanno le stesse sensazioni: stessi battiti, stessa produzione di adrenalina, stesso stress. Solo il pericolo ? molto diverso... "Ma questo, per fortuna, il cervello lo dimentica ben presto - spiegano alla I-Way e la sensazione di realismo ? assoluta".
(13 maggio 2009)
Ho guidato una F1
ma no, ? una simulazione
di VINCENZO BORGOMEO
Massa non ? in grado di spremere a dovere la sua F60? Hamilton non si lancia nei sorpassi come dovrebbe? Raikkonen sbaglia le traiettorie? Chi pensa di fare meglio di loro - invece di criticarli dal divano con i pop corn in mano - pu? fare un viaggetto a Lione, in Francia, dove al prezzo di 90 euro pu? sfidare in pista uno di questi campioni e vedere se ? possibile fare di meglio.
Benvenuti a I-Way, il pi? grande centro di simulatori di guida di F1 del mondo: 5000 metri quadri, 18 vere scocche in carbonio di F1 e una serie infinita di computer che riescono a riprodurre qualsiasi condizione di guida su qualsiasi tracciato. Le macchine sono disposte in fila per due, sei per hangar, con un sistema di luci che rende l'atmosfera ancora pi? futuribile di quello che ?. E gi? perch? qui di futuro c'? molto visto che queste F1 si muovono "regalando" (si fa per dire...) accelerazioni e decelerazioni fino a 2g, praticamente reali, grazie a un sofisticato sistema idraulico.
Insomma da queste monoposto, soprattutto se non si ? pi? che allenati, si scende a pezzi. E non ? un caso che della I-Way faccia parte anche una Spa per rilassarsi e un grande centro massaggi.
In ogni caso non si vive solo di F1. Cos? per i clienti ci sono a disposizione anche simulatori di auto da rally o monoposto da Le Mans: tutte macchine che, per?, per essere guidate al meglio impongono lo stesso abbigliamento dei piloti. "Al meglio" si riferisce ovviamente all'effetto scenico perch? ovviamente le pedane pur ballando a destra e a sinistra, in alto e in basso, alla fine sono pur sempre immobili e queste monoposto potrebbero essere quindi guidate in maglietta e costume.
"Ma non ? solo un problema di immagine - spiegano alla I-Way - perch? i nostri simulatori hanno il preciso scopo di ingannare il cervello del pilota, facendogli credere davvero di essere in pista. Quindi anche casco e tuta ignifuga sono molto pi? importanti di quanto non possa sembrare". Gli stessi schermi, piazzati davanti le macchine, sono infatti studiati apposta per offrire diverse messe a fuoco, dando l'impressione a chi siede al volante di avere davvero a che fare con una situazione reale.
Test scientifici hanno infatti dimostrato che i piloti che "guidano" un simulatore di F1 della I-Way e quelli che vanno in pista con macchine vere hanno le stesse sensazioni: stessi battiti, stessa produzione di adrenalina, stesso stress. Solo il pericolo ? molto diverso... "Ma questo, per fortuna, il cervello lo dimentica ben presto - spiegano alla I-Way e la sensazione di realismo ? assoluta".
(13 maggio 2009)
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