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Le due facce della medaglia

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    #1

    Le due facce della medaglia

    Questo we ho potuto sperimentare le due facce del mondo delle due ruote.

    Abbiamo avuto ospiti un mio amico con la moglie e il suo tenerissimo bambino; un'amicizia nata per caso intorno alla moto e poi consolidata col tempo, di quelle come ce ne sono anche qui dentro...

    Allo stesso tempo, ieri ho ricevuto due brutte notizie: un mio caro amico, il compagno di banco delle superiori, amico da ormai 20 anni, ha avuto un incidente in cui ha distrutto la sua Varadero, e adesso piange in un letto di ospedale, con tre costole rotte e una vertebra malconcia, sulla sua situazione personale (? reduce da una separazione, non voluta da lui). La mia lontananza, poi, aumenta il senso d'impotenza: in questi 20 anni ci siamo sempre aiutati e sostenuti, anzi lui ha aiutato me nei miei travagli personali e sentimentali, ed ora io non posso fare molto di pi? che mandare un sms di conforto.
    Per completare il quadro, uno dei miei ex alunni dell'Universit? mi chiama per dirmi che Francesco, uno dei "miei" studenti, ? morto in un incidente: un ragazzino in macchina ha invaso la corsia dove stava viaggiando con la sua moto. 24 anni, un'immensa voglia e GIOIA di vivere, una passione smisurata per la meccanica e l'ingegneria, che lo portava a farmi fare sempre tardi dopo ogni lezione, subissandomi di accorate domande a cui volentieri rispondevo, tirando tardi.

    La moto mi ha dato gioia, mi ha fatto conoscere persone carissime. La moto mi ha accomunato al destino di persone speciali, e come ogni medaglia, mi ha presentato l'altra sua faccia, riscuotendo il suo credito in sofferenza e lacrime.

    E' curioso come non riesca a provare rancore verso la moto. Mai come adesso mi risuonano come profondamente vere (anche se, lo riconosco, sembrano un bell'esercizio di retorica) le parole del mio amico Mario:
    "In moto si muore, ? vero, ma non esiste modo migliore per vivere il tempo che ci ? concesso"

    Una preghiera per chi ci ha lasciati, e per chi sta combattendo per risalire la china.

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    #2
    Ma ne vale veramente la pena? Secondo me NO!
    Ogni sera vado a letto col desiderio di tornare in moto, ma al mio risveglio, quando scendo dal letto e trascino la gamba sinistra fino in cucina mi rendo conto che NO... NON ne vale la pena.
    In moto non si muore soltanto. In moto si rimane "offesi" e non ? affatto il miglior modo di vivere il tempo che ci ? concesso DOPO l'aver deciso di dedicare la propria vita alle 2 ruote.
    Non vorrei portare il tuo esempio nello specifico ma, visto che stai per diventare padre, le parole che hai scritto mi fanno riflettere ancora di pi?.

    Io non trovo il coraggio di PENSARE SERIAMENTE di poter tornare in moto un giorno e questo perch?, anche se sono autolesionista, ci tengo alla mia pelle.

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      #3
      quoto in pieno BBGG...
      ad oggi mi rendo conto che l'amore per la moto ? in effetti scoccato per sopperire ad altre mancanze...e ora col passare degli anni e degli eventi luttuosi legati alle 2 ruote mi ritrovo anch'io a fare queste considerazioni...ma con conclusioni opposte alle tue caro Dr.Ergal...
      per la moto vale la pena rompersi mignoli, FORSE una clavicola e qualche costa.STOP. non sempre gli esiti di una frattura di tibia e perone (ormai una frattura SULLA CARTA standard)sono cos? lievi da far tornare in sella spensieratamente il malcapitato.poi, chi ci riesce, buon per lui...RESPECT.
      ma nessun biasimo per chi dopo essersi ricucito guarda altrove per ricucirsi...

      Il Can-am spyder 990 per esempio!!! Che mezzo!

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        #4
        Non so...

        avevo tratto anch'io le vostre conclusioni, ma alla fine non riuscirei ad abbandonare la moto, n? tantomeno a non amarla.

        Esiste la pista, esistono kartodromi dalla velocit? ridicola in cui puoi divertirti con una pit-bike a rischio quasi zero (lo zero assoluto non esiste); insomma, esistono molte dimensioni del pianeta moto in cui si pu? esercitare la propria passione conciliandola con il dovere di restare in buona salute per sostenere la propria famiglia.

        Esiste la mia "professione" (se continua cos? lo diventer? davvero) di meccanico, che mi consente di vivere il mondo moto da un'altra barricata, ma sempre immerso in questo universo.

        Insomma... come scritto in apertura di post, ci sono diverse facce in una medaglia. E l'amore per le moto non riesce a superare gli aspetti negativi di alcune di esse.


        Titti, Vale... quando avete venduto la moto? Non lo sapevo...
        Last edited by Dr. Ergal; 27-04-09, 07:42.

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          #5
          Originally posted by Brum Brum Gnam Gnam View Post
          Ma ne vale veramente la pena? Secondo me NO!
          Ogni sera vado a letto col desiderio di tornare in moto, ma al mio risveglio, quando scendo dal letto e trascino la gamba sinistra fino in cucina mi rendo conto che NO... NON ne vale la pena.
          In moto non si muore soltanto. In moto si rimane "offesi" e non è affatto il miglior modo di vivere il tempo che ci è concesso DOPO l'aver deciso di dedicare la propria vita alle 2 ruote.
          Non vorrei portare il tuo esempio nello specifico ma, visto che stai per diventare padre, le parole che hai scritto mi fanno riflettere ancora di più.

          Io non trovo il coraggio di PENSARE SERIAMENTE di poter tornare in moto un giorno e questo perchè, anche se sono autolesionista, ci tengo alla mia pelle.
          capisco quello che scrivi, credimi...io ho lesionato un nervo della gamba cadendo dalla mountain bike e per 5 anni non ho voluto sentire parlare di biciclette...
          però non si muore e si rimane offesi solo in moto...
          ieri ho trasportato un ragazzo di 20anni in coma dopo un incidente in auto, 2 giorni prima 35 con un'embolia...
          sono conscio che in moto l'incidente grave è più probabile di uno che sta su 4 ruote, ma capita. E se guardiamo ogni giorno che succede non usciamo più di casa! e neanche dentro li siamo sicuri...(vedi abruzzo)
          Last edited by fabiettor6; 27-04-09, 07:42.

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            #6
            Originally posted by Dr. Ergal View Post
            Non so...

            avevo tratto anch'io le vostre conclusioni, ma alla fine non riuscirei ad abbandonare la moto, n? tantomeno a non amarla.

            Esiste la pista, esistono kartodromi dalla velocit? ridicola in cui puoi divertirti con una pit-bike a rischio quasi zero (lo zero assoluto non esiste); insomma, esistono molte dimensioni del pianeta moto in cui si pu? esercitare la propria passione conciliandola con il dovere di restare in buona salute per sostenere la propria famiglia.

            Esiste la mia "professione" (se continua cos? lo diventer? davvero) di meccanico, che mi consente di vivere il mondo moto da un'altra barricata, ma sempre immerso in questo universo.

            Insomma... come scritto in apertura di post, ci sono diverse facce in una medaglia. E l'amore per le moto non riesce a superare gli aspetti negativi di alcune di esse.


            Titti, Vale... quando avete venduto la moto? Non lo sapevo...
            io non le ho vendute...
            ? difficile separarsene...ma le vedo con occhio diverso...perplesso diciamo...

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              #7
              Cio? inizi a pensare che sia il caso di smettere?
              Dalle tue affermazioni mi pare di capire questo...

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                #8
                Originally posted by Dr. Ergal View Post
                Non so...

                avevo tratto anch'io le vostre conclusioni, ma alla fine non riuscirei ad abbandonare la moto, n? tantomeno a non amarla.

                Esiste la pista, esistono kartodromi dalla velocit? ridicola in cui puoi divertirti con una pit-bike a rischio quasi zero (lo zero assoluto non esiste); insomma, esistono molte dimensioni del pianeta moto in cui si pu? esercitare la propria passione conciliandola con il dovere di restare in buona salute per sostenere la propria famiglia.

                Esiste la mia "professione" (se continua cos? lo diventer? davvero) di meccanico, che mi consente di vivere il mondo moto da un'altra barricata, ma sempre immerso in questo universo.

                Insomma... come scritto in apertura di post, ci sono diverse facce in una medaglia. E l'amore per le moto non riesce a superare gli aspetti negativi di alcune di esse.


                Titti, Vale... quando avete venduto la moto? Non lo sapevo...
                si... io mi riferivo alla frase che hai citato che secondo me ha un significato molto forte.
                io non smetter? mai di amare le moto n? smetter? di frequentare i motodromi... l'amore c'? stato e non pu? scomparire da un momento all'altro.

                io l'ho venduta a settembre, quando mi sono alzata dalla sedia a rotelle.

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                  #9
                  Doc ho il tuo medesimo pensiero...

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                    #10
                    Originally posted by Brum Brum Gnam Gnam View Post
                    io l'ho venduta a settembre, quando mi sono alzata dalla sedia a rotelle.
                    Sei pi? saggia di me
                    Io, con il bacino rotto ed il busto ortopedico che mi strizzava, andavo a far magnetoterapia con la moto di mio fratello, e le stampelle legate al portapacchi.
                    Adesso, con una famiglia, non credo che lo rifarei, anche se poi vorrei rimontare in moto, presto o tardi

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                      #11
                      Originally posted by Dr. Ergal View Post
                      Adesso, con una famiglia, non credo che lo rifarei, anche se poi vorrei rimontare in moto, presto o tardi
                      ripeto, il desiderio c'?. SEMPRE E COSTANTEMENTE!
                      quando mi fermo ai semafori sbavo sul volante della Megane guardando le moto che si fermano tra le macchine, appena ne vedo una parcheggiata mi avvicino per ammirarla e per vedere quanto cancello ? il propietario misurando il segno sulla spalla della gomma... la voglia di POSSEDERNE una ? vivissima ma il coraggio di tornare in sella per ora ? nascosto moooooooolto in profondit?!

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                        #12
                        Ti capisco bene, la nostra se vista razionalmente, non è una passione ma una MALATTIA.
                        Col passare degli anni anche io sono doventato più prudente e pauroso, ogni volta prima di mettermi insella ho allo stesso tempo l'eccitazione datami dalla passione ed il timore datomi dalla razionalità.
                        Già andando solo in pista ho rarefatto le uscite ma sempre prima di tirare giù la visiera il mio pensiero e la mia preghiera è di rientrare in box sano ed integro.
                        Quando hai famiglia, poi, questo diventa un dovere perchè altri dipendono da te; si dovrebbe elimiare l'egoismo ed egocentrismo di noi centauri e pensare a chi ci ama e chi ci sta accanto.
                        E' anche vero ke per molti stare senza moto è un po' come "morire" si sentono insiddisfatti e nulli quindi ...............

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                          #13
                          Originally posted by Dr. Ergal View Post
                          Cio? inizi a pensare che sia il caso di smettere?
                          Dalle tue affermazioni mi pare di capire questo...
                          io penso che non avrei dovuto mai cominciare...mi sento persino responsabile nell'aver portato in sella 3 amici...ogni volta che cadono/scivolano dico :<<ma cacchio non potevamo andare a fare una partita di soft-air?>>

                          Un evento che mi ha sempre fatto riflettere ? stato l'incidente che ha fatto un amico cui vendetti la MIA moto...Lui ha perso la mano e la ragazza che portava dietro(17 anni) ? morta.

                          Poi mio fratello ha rischiato la vita in scooter nel '98...e anche quello mi ha molto colpito...

                          poi vabb?, ripenso ai momenti belli vissuti in moto e non posso che essere grato alle 2 ruote...ma col tempo e vivendo indirettamente certe sfighe motociclistiche capitate ad altri, il mio approccio alla moto ? diventato...diverso...

                          certo che questo meteo fa di tutto per farmi vedere male la moto...

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                            #14
                            Originally posted by Dr. Ergal View Post
                            Sei pi? saggia di me
                            Io, con il bacino rotto ed il busto ortopedico che mi strizzava, andavo a far magnetoterapia con la moto di mio fratello, e le stampelle legate al portapacchi.
                            Adesso, con una famiglia, non credo che lo rifarei, anche se poi vorrei rimontare in moto, presto o tardi
                            Concordo con e Dr. Ergal ... la passione per la moto , se non e' solo un capriccio momentaneo , la si puo' sopire , la si puo' limitare , la si puo' praticare in modo magari meno esaltante ma piu' sicuro ... ma non si puo' sopprimere .

                            Anche io all'ospedale pensavo solo a come tornare in sella il prima possibile

                            Pero' ... pero' ... all'arrivo di un figlio la venderei subito o comunque la accantonerei sicuramente , ma solo per una questione di coscienziosita' . In moto si puo' morire facilmente anche a 50 orari con tutte le accortezze del caso ... ed un figlio no ha chiesto di venire al mondo pertanto se scelgo di mettere al mondo una creatura mi faro' carico delle responsabilita' che questo comporta .

                            Altra motivazione forte e' lo stimolo lavorativo . Lanciato in un progetto ambizioso non posso permettermi di farmi male per nessun motivo . In virtu di questo la moto la utilizzo allo stato attuale solo sporadicamente (quando prorpio non ce la faccio piu' ) e con tutte le precauzioni che posso prendere . Lo reputo comunque un gesto incosciente in quanto se mi facessi male ne farebbero le spese anche le 20 famiglie che dipendono da me ... e non sarebbe opportuno .

                            Non vedo altre motivazioni che mi possano spingere ad abbandonare la moto .

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                              #15
                              Originally posted by gabelbrucken View Post
                              io penso che non avrei dovuto mai cominciare...
                              Capisco.
                              Sono sinceramente dispiaciuto per te: vivere una cos? forte dicotomia interiore non dev'essere per niente bello.

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