non s? in quanti di voi l'abbiano sentito..
Manuel ed Alex accomunati da un tragico destino sulla stessa strada della Valcuvia
di PAOLO GROSSO
Due vite parallele. Intrecciate in quel modo profondo e misterioso che deriva dal fatto di essere gemelli, di essere venuti al mondo nello stesso istante e di aver condiviso tutto per pi? di vent?anni. E due vite spezzate nello stesso modo: durante una corsa in moto, su due mezzi uguali e sullo stesso tratto di strada. Davanti alla notizia che nel pomeriggio di Pasqua il venticinquenne di Cuveglio Manuel Palomba ? morto in un incidente stradale sulla statale 394 della Valcuvia a poche centinaia di metri dal punto in cui sette mesi e un giorno prima aveva perso la vita il suo gemello Alessio, Alex per tutti, ? quasi impossibile non pensare che esista un destino. Un destino crudele che manovra gli uomini come pedine, a volte li sceglie giovani e fratelli e li fa innamorare delle due ruote, e poi li butta contro un?auto, ? il caso di Alex, la sera dell?11 settembre 2008, o contro un guardrail "tagliola" di quelli che non dovrebbero esistere pi?: il caso di Manuel, sotto il sole dell?altroieri. Un destino a cui interessa poco che entrambi i ragazzi fossero guidatori esperti e prudenti, dicono tutti, e amassero le loro Kawasaki 750 come strumenti di libert?, non come armi improprie. Ma si tratta naturalmente di suggestioni. E forse non c?? nulla di arcano in quello che ? successo lo scorso settembre vicino a Villa Bozzolo e in quello che ? successo a Pasqua tra Brenta e Casalzuigno. C?? la semplice e terribile realt? di una famiglia distrutta e del dolore infinito di mamma Ornella e di pap? Mario, che non hanno pi? i loro due ragazzi. C?? la fidanzata di Manuel in ospedale, che per fortuna, almeno fisicamente, se la caver?. E c?? una sequela di lutti sulle strade di questa come di altre province che sembra non finire mai e che invece dovrebbe finire subito, se solo si iniziasse a lavorare davvero su tutti gli anelli della catena delle cause che porta a questi incidenti: potenza dei mezzi, leggerezza dei centauri e degli automobilisti, dissesto della strade, mancanza di controlli. Perch? altre "coincidenze", come quella di Pasqua e come quelle di tanti altri giorni - stessa strada, stesso paese, stessa et? - non succedano pi?.
e pensare che le faccio spesso queste strade porcozzio che tristezza
Manuel ed Alex accomunati da un tragico destino sulla stessa strada della Valcuvia
di PAOLO GROSSO
Due vite parallele. Intrecciate in quel modo profondo e misterioso che deriva dal fatto di essere gemelli, di essere venuti al mondo nello stesso istante e di aver condiviso tutto per pi? di vent?anni. E due vite spezzate nello stesso modo: durante una corsa in moto, su due mezzi uguali e sullo stesso tratto di strada. Davanti alla notizia che nel pomeriggio di Pasqua il venticinquenne di Cuveglio Manuel Palomba ? morto in un incidente stradale sulla statale 394 della Valcuvia a poche centinaia di metri dal punto in cui sette mesi e un giorno prima aveva perso la vita il suo gemello Alessio, Alex per tutti, ? quasi impossibile non pensare che esista un destino. Un destino crudele che manovra gli uomini come pedine, a volte li sceglie giovani e fratelli e li fa innamorare delle due ruote, e poi li butta contro un?auto, ? il caso di Alex, la sera dell?11 settembre 2008, o contro un guardrail "tagliola" di quelli che non dovrebbero esistere pi?: il caso di Manuel, sotto il sole dell?altroieri. Un destino a cui interessa poco che entrambi i ragazzi fossero guidatori esperti e prudenti, dicono tutti, e amassero le loro Kawasaki 750 come strumenti di libert?, non come armi improprie. Ma si tratta naturalmente di suggestioni. E forse non c?? nulla di arcano in quello che ? successo lo scorso settembre vicino a Villa Bozzolo e in quello che ? successo a Pasqua tra Brenta e Casalzuigno. C?? la semplice e terribile realt? di una famiglia distrutta e del dolore infinito di mamma Ornella e di pap? Mario, che non hanno pi? i loro due ragazzi. C?? la fidanzata di Manuel in ospedale, che per fortuna, almeno fisicamente, se la caver?. E c?? una sequela di lutti sulle strade di questa come di altre province che sembra non finire mai e che invece dovrebbe finire subito, se solo si iniziasse a lavorare davvero su tutti gli anelli della catena delle cause che porta a questi incidenti: potenza dei mezzi, leggerezza dei centauri e degli automobilisti, dissesto della strade, mancanza di controlli. Perch? altre "coincidenze", come quella di Pasqua e come quelle di tanti altri giorni - stessa strada, stesso paese, stessa et? - non succedano pi?.
e pensare che le faccio spesso queste strade porcozzio che tristezza
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