Originally posted by Lele-R1-Crash
View Post
Announcement
Collapse
No announcement yet.
Announcement
Collapse
No announcement yet.
[Apolitico - Riflessivo] Crisi e soluzioni
Collapse
X
-
-
Originally posted by Lele-R1-Crash View PostTI faccio un esempio significativo del mio pensiero sul discroso troppi diritti e poca responsabilita' .
Qualche giorno fa andavo da un cliente a Vimercate e strada facendo vedo fuori da una piccola azienda nota e dal nome altisonante (parliamo di un aziendina di 100 persone o poco meno) che i dipendenti son fuori a protestare facendo occupazione o qualcosa del genere ...
A me e' venuto da ridere ... cioe' quella e' una delle pochissime aziende che hanno lavoro florido per qualche mese ancora ... e questi invece che rimboccarsi le maniche si mettono a protestare e fare casini avanzando proteste . Seguendo altri esempi gia' passati sotto i miei occhi di recente , quest'azienda rifiutera' il lavoro in quanto le tempistiche di consegna non possono essere soggette a ritardi e poi si trovera' a dover fare cassa integrazione o chiudere .
Non era meglio soffrire ancora un po e tenere viva l'azienda ? No ... prima i diritti
Non dico che sia sbagliato in senso assoluto ma credo che a volte si debba cercare di capire le difficolt?, i costi e i rischi che comporta dare da lavorare alle persone, in un momento di crisi generale, i primi a rimetterci sono gli imprenditori, specie se sono di piccole o medie aziende.
Il lavoratore dipendente ? tutelato, ? l'imprenditore a rischiare tutto..
Certo il discorso vale anche al contrario, approfittare della crisi come scusa per dimezzare i dipendenti e scaricarli in cassa integrazione non ? fruttuoso, specie se a farlo sono manager di grandi aziende con stipendi milionari e sovvenzioni statali.
In tal senso mi ha fatto impressione vedere come diverse persone si rapportino al datore di lavoro che quando c'? da fare mezz'ora di straordinario una tantum (retribuito fra l'altro) si sentivano violati nei loro diritti e non obbligati a farlo, mentre io (allora dipendente per un'altra ditta) di straordinari arrivavo a farne anche 6-7 ore al giorno..
Il problema risiede a monte e risolverlo non ? facile.
Certo i contratti a progetto utilissimi per le aziende per risparmiare sulle tasse a scapito della certezza del lavoro dei dipendenti hanno peggiorato le cose, specie se si registrano abusi in tal senso (contratti a termine rinnovati ogni 6 mesi per 3 o 4 anni).
Comment
-
Originally posted by Lele-R1-Crash View PostBeh chiaaro ... io mica sto dicendo che e' giusto che delocalizzino e che se ne vadano dal paese . Dico che e' giusto imprenditorialmente ... andare a produrre dove costa meno .
Io pero' la vedo piu' come affiancare alla produzione "made in Italy" un mercato estero in questi paesi , piu' che altro come sbocco per nuovi lavori e nuovi mercati e nuove opportunita' ... ma la dirigenza deve rimanere ITaliana !
Eccheccazz siamo o non siamo i migliori ?????
Tutto questo ? uno speculare incredibile, ? come il mercato cinese che si ? infilato nella nostra economia come un virus, abbassando i costi di certi materiali aumentando la concorrenza, ci son state ripercussioni... e se tanto mi da tanto a questo punto ben venga la mondezza cinese, perch? se pur scadente forse tra non molto noi dipendenti non potremo permetterci neanche quella!
E' una cosa da non sottovalutare.... seriamente!
Originally posted by Lele-R1-Crash View PostTI faccio un esempio significativo del mio pensiero sul discroso troppi diritti e poca responsabilita' .
Qualche giorno fa andavo da un cliente a Vimercate e strada facendo vedo fuori da una piccola azienda nota e dal nome altisonante (parliamo di un aziendina di 100 persone o poco meno) che i dipendenti son fuori a protestare facendo occupazione o qualcosa del genere ...
A me e' venuto da ridere ... cioe' quella e' una delle pochissime aziende che hanno lavoro florido per qualche mese ancora ... e questi invece che rimboccarsi le maniche si mettono a protestare e fare casini avanzando proteste . Seguendo altri esempi gia' passati sotto i miei occhi di recente , quest'azienda rifiutera' il lavoro in quanto le tempistiche di consegna non possono essere soggette a ritardi e poi si trovera' a dover fare cassa integrazione o chiudere .
Non era meglio soffrire ancora un po e tenere viva l'azienda ? No ... prima i diritti
Il problema Lele ? l'eccesso da entrambe le parti... poi che l'italiano ha imparato a marciarci si s?, ma ? italiano anche l'imprenditore, non solo il dipendente... ocio!
Originally posted by Lele-R1-Crash View PostIo mi accanisco contro queste cose ... ma mi accanisco soprattutto sullo stato che preleva ALLA FONTE (la cosa piu' ignobile di questa nazione) una percentuale di tasse e balzelli davvero ingiustificabile .
Senza contare che poi non ritornano sottoforma di servizi adeguati ... se li magnano tutti a Romaaaaaaaaaaa ! (non tu Rexxx )
E vorrei precisare, dato che amo tutta l'italia intera, anche se mi f? al contempo abbastanza schifo, lo s? ? conflittuale per?... Lele, i soldi che "se magnano tutti a Roma"... quei soldi se li magnano i politici, che bacerei in terra se si levassero dalle palle da questa citt?... perch? di privilegi per i soldi che TUTTI noi paghiamo in tasse, dal Nord, Centro e Sud, per ci? che concerne Roma e il Lazio ti assicuro che stiamo messi non molto bene... anzi... per lo meno ne avessimo benefici, ma invece nemmeno la virgola... le cose funzionano meglio su, perch? realt? talmente pi? piccole rispetto a Roma che neanche immagini, Milano stessa a confronto ? un buco, e ci st? almeno una o due volte al mese, quando non scende lei...
Comment
-
Originally posted by Lele-R1-Crash View PostTI faccio un esempio significativo del mio pensiero sul discroso troppi diritti e poca responsabilita' .
Qualche giorno fa andavo da un cliente a Vimercate e strada facendo vedo fuori da una piccola azienda nota e dal nome altisonante (parliamo di un aziendina di 100 persone o poco meno) che i dipendenti son fuori a protestare facendo occupazione o qualcosa del genere ...
A me e' venuto da ridere ... cioe' quella e' una delle pochissime aziende che hanno lavoro florido per qualche mese ancora ... e questi invece che rimboccarsi le maniche si mettono a protestare e fare casini avanzando proteste . Seguendo altri esempi gia' passati sotto i miei occhi di recente , quest'azienda rifiutera' il lavoro in quanto le tempistiche di consegna non possono essere soggette a ritardi e poi si trovera' a dover fare cassa integrazione o chiudere .
Non era meglio soffrire ancora un po e tenere viva l'azienda ? No ... prima i diritti
Ma su questo sono d'accordo con te LEle, tu lo sai io non sono certo il sindacalista combattente di sx anni 70 ed odio gli assistenzialismi indiscriminati, che fanno gioco soprattutto ai raccomandati ed i paraculo di ogni risma gravando sulle tasche del cittadino.
Però cosa stà succedendo ora?
Gli industriali/commercianti hanno voluto spingere al massimo il mercato della competitività "interna" (interna intesa come ricavi "interni" non come competitività tra aziende in favore del consumatore, lì ci sono cartelli di ogni specie.)
Questo mercato sfrenato però ad un certo punto si è rivoltato contro chi l'ha sempre incensato ed osannato, riducendo drasticamente i ricavi al punto tale che la strategia adottata per superare il problema, non è stata la ricerca dell'eccellenza nella produzione e nel virtusismo della ricerca e dell'innovazione, NO!
La strategia degli imprenditori è stata al ribasso, quella economicamente meno dispendiosa e faticosa (come quella dei dipendenti!), cioè cercare di ottenere di nuovo ricavi alti raschiando il barile in direzione delle risorse umane, quindi comprare i sindacati per farli tacere e strapapre così contratti del razzo, con aumenti salariali tra i più bassi d'europa.
Successivamente, meglio ancora! è arrivato l'uovo di colombo:
SPOSTARE LA PRODUZIONE ALL'ESTERO PER SFRUTTARE LA MANOVALANZA SENZA PRETESE DEI PAESI SOTTOSVILUPPATI..
Il problema però è che tutti hanno compiuto la stessa mossa e quindi progressivamente col differimento del lavoro all'estero, il mercato interno italiano si è impoverito.
Gli stipendi cronicamente tra i più bassi d'europa, sono rimasti quasi al paletto di partenza ed ora gli imprenditori in Italia, hanno a che fare con una piazza di consumatori ormai con le pezze al culo, che non hanno più il potere di comprare nulla.
Quindi la roba prodotta in cina/india ora dove la venderanno?
I paesi ricchi sono sempre meno ricchi e saturi e i mercati dei paesi in via di sviluppo sono grandi, ma i prezzi che si permettono di praticare qui, lì sono fuori mercato e poi che senso ha spostare la produzione dove costa poco per rivendere dove la roba poi necessariamente deve costare poco? eppoi se anche fosse....addio ricavi!
E' convenuto spingere a tavoletta il business impoverendo la fonte stessa delle ricchezze degli industriali? (Il consumatore)
Fin ora hanno tamponato le banche coi prestiti al consumo, ma adesso che tutti c'hanno le rate da finire per "n" anni non si mangia...
Eppoi diciamolo chiaramente ma è tanto bello fare business in una nazione di pezzenti?
Se io dovessi aprire un attività commerciale, mi piacerebbe aprirla dove circolano i soldi, magari in posti come M. Carlo o a Dubai o anche solo in Germania,
non in una nazione dove la gente fortunata fatica ad arrivare a fine mese e quell'altra sfortunata, non sà come tirare avanti,
magari ti viene a rubare in villa, perchè ha perso il lavoro che è andato nel frattempo al polacco o al cinese per un cucchiaio di riso...
Se le cose stanno così, probabilmente non è colpa di quei dannati che oggi protestano fuori dalle fabbriche...Last edited by Rexxx; 03-04-09, 14:20.
Comment
-
Visto che ci sitamo spostando vero lo sfruttamento della manovalanza e l'imprenditoria galeotta... Segnalo che, ormai, manca solo l'africa da sfruttar lavorativamente su larca scala... e cine e indiani son già li....
Quindi è auspicabile che, un giorno, saren tutti sull astessa barca e al medesimo livello.... Probabilmente mediocre
Comment
-
Originally posted by Rexxx View PostMa su questo sono d'accordo con te LEle, tu lo sai io non sono certo il sindacalista combattente di sx anni 70 ed odio gli assistenzialismi indiscriminati, che fanno gioco soprattutto ai raccomandati ed i paraculo di ogni risma gravando sulle tasche del cittadino.
Per? cosa st? succedendo ora?
Gli industriali/commercianti hanno voluto spingere al massimo il mercato della competitivit? "interna" (interna intesa come ricavi "interni" non come competitivit? tra aziende in favore del consumatore, l? ci sono cartelli di ogni specie.)
Questo mercato sfrenato per? ad un certo punto si ? rivoltato contro chi l'ha sempre incensato ed osannato, riducendo drasticamente i ricavi al punto tale che la strategia adottata per superare il problema, non ? stata la ricerca dell'eccellenza nella produzione e nel virtusismo della ricerca e dell'innovazione, NO!
La strategia degli imprenditori ? stata al ribasso, quella economicamente meno dispendiosa e faticosa (come quella dei dipendenti!), cio? cercare di ottenere di nuovo ricavi alti raschiando il barile in direzione delle risorse umane, quindi comprare i sindacati per farli tacere e strapapre cos? contratti del razzo, con aumenti salariali tra i pi? bassi d'europa.
Successivamente, meglio ancora! ? arrivato l'uovo di colombo:
SPOSTARE LA PRODUZIONE ALL'ESTERO PER SFRUTTARE LA MANOVALANZA SENZA PRETESE DEI PAESI SOTTOSVILUPPATI..
Il problema per? ? che tutti hanno compiuto la stessa mossa e quindi progressivamente col differimento del lavoro all'estero, il mercato interno italiano si ? impoverito.
Gli stipendi cronicamente tra i pi? bassi d'europa, sono rimasti quasi al paletto di partenza ed ora gli imprenditori in Italia, hanno a che fare con una piazza di consumatori ormai con le pezze al culo, che non hanno pi? il potere di comprare nulla.
Quindi la roba prodotta in cina/india ora dove la venderanno?
I paesi ricchi sono sempre meno ricchi e saturi e i mercati dei paesi in via di sviluppo sono grandi, ma i prezzi che si permettono di praticare qui, l? sono fuori mercato e poi che senso ha spostare la produzione dove costa poco per rivendere dove la roba poi necessariamente deve costare poco? eppoi se anche fosse....addio ricavi!
E' convenuto spingere a tavoletta il business impoverendo la fonte stessa delle ricchezze degli industriali? (Il consumatore)
Fin ora hanno tamponato le banche coi prestiti al consumo, ma adesso che tutti c'hanno le rate da finire per "n" anni non si mangia...
Eppoi diciamolo chiaramente ma ? tanto bello fare business in una nazione di pezzenti?
Se io dovessi aprire un attivit? commerciale, mi piacerebbe aprirla dove circolano i soldi, magari in posti come M. Carlo o a Dubai o anche solo in Germania,
non in una nazione dove la gente fortunata fatica ad arrivare a fine mese e quell'altra sfortunata, non s? come tirare avanti,
magari ti viene a rubare in villa, perch? ha perso il lavoro che ? andato nel frattempo al polacco o al cinese per un cucchiaio di riso...
Hai espresso pienamente e correttamente il mio pensiero!!!!!!!
Comment
-
Originally posted by Devilman View PostRingrazia che prelevan alla fonte.... cos? qualche servizio c'?.... Se no non pagherebbe nessuno (io di certo non pagherei ma solo per portesta da buon protestante )
Sul fatto di prelevare alla fonte io dico che e' un atteggiamento VILE e benm studiato . Prendi un lavoratore che percepisce 2000 euro , dagliele in mano e fattene ridare 1000 in tasse (che grossomodo e' quello che avviene) . Capisci che e' differente che fargliene vedere direttamente solo 1000 e lasciarlo combattere con le bollette .
Comment
-
Originally posted by Everluk View PostLe tasse che tutti noi dipendenti paghiamo a priori dalle buste paghe ? una fetta non indifferente, e tu che dai da lavorare a pi? persone ti sarai sicuramente soffermato a guardare quanti soldi in pi? oltre al netto cacci per pagare uno stipendio... idem per le aziende che sono stratassate su ogni fronte, per non considerare i duemila vincoli per farti rimanere aperto e a norma... duemila clausole spillasoldi che conosco bene perch? st? anche in amministrazione e spesso ho per le mani carte e ingenieri con ispettori asl e quant'altro...
E vorrei precisare, dato che amo tutta l'italia intera, anche se mi f? al contempo abbastanza schifo, lo s? ? conflittuale per?... Lele, i soldi che "se magnano tutti a Roma"... quei soldi se li magnano i politici, che bacerei in terra se si levassero dalle palle da questa citt?... perch? di privilegi per i soldi che TUTTI noi paghiamo in tasse, dal Nord, Centro e Sud, per ci? che concerne Roma e il Lazio ti assicuro che stiamo messi non molto bene... anzi... per lo meno ne avessimo benefici, ma invece nemmeno la virgola... le cose funzionano meglio su, perch? realt? talmente pi? piccole rispetto a Roma che neanche immagini, Milano stessa a confronto ? un buco, e ci st? almeno una o due volte al mese, quando non scende lei...
Comment
-
Originally posted by Lele-R1-Crash View PostSi ... e' chiaro che con "se li magna roma" intendevo la roma dei politici . Penso sia sott'inteso Lucia' !Last edited by Everluk; 03-04-09, 14:32.
Comment
-
Originally posted by Lele-R1-Crash View PostGuarda io , Azienda , se non pago di mia scelta le tasse entro 1 mese ho qui la GDF e me le fa pagare lei le tasse ... stanne piu' che sicuro . Quindi non e'c osi faciel come dici tu ... almeno non in Brianza .
Sul fatto di prelevare alla fonte io dico che e' un atteggiamento VILE e benm studiato . Prendi un lavoratore che percepisce 2000 euro , dagliele in mano e fattene ridare 1000 in tasse (che grossomodo e' quello che avviene) . Capisci che e' differente che fargliene vedere direttamente solo 1000 e lasciarlo combattere con le bollette .
Qui in zona ci son vari personaggi che apron e chiudon ditte ogni anno... Nessun versamento e nessun controllo... Visto che questi partono dopo i primi 3 anni di attività, se non ricordo male. Ovviamente i titolari son persone di fantasia... Ma siamo OT
Sul fatto poi che prelevino alla fonte o meno... se mi dai 2000 e ti tieni 1000 e se te li devo dare io... sempre con 1000 resto... Che cambia???Last edited by Devilman; 03-04-09, 14:36.
Comment
-
Originally posted by Devilman View PostPerch? te hai la malaugurata sfiga di averle pagate
Qui in zona ci son vari personaggi che apron e chiudon ditte ogni anno... Nessun versamento e nessun controllo... Visto che questi partono dopo i primi 3 anni di attivit?, se non ricordo male. Ovviamente i titolari son persone di fantasia... Ma siamo OT
Ho diverse persone , mia mamma compresa , che hanno lavorato nella "agrati-Garelli" ... tutti conosciamo questa azienda moticiclistica . Ognuno ha le sue colpe ... dai titolari ai manager ... ma le ruberie in termini di stipendi , ore non alvorate , ammanchi e italianerie varie hanno fatto fallire quell'azienda
Comment
X
Comment