PREMETTO CHE IO SON "ABBASTANZA" CATTOLICO, NEL SENSO HO SEMPRE RICEVUTO UN EDUCAZIONE CATTOLICA E UN MINIMO FREQUENTANTE LO SONO, MI SON SPOSATO IN CHIESA MA ULTIMAMENTE SE NE SENTONO TROPPE E UN Pò LA FEDE LA SI PERDE.. COSE TIPO QUESTE...
26 gennaio 2009 - 10:18
San Nazista, ora pro nobis
Il vescovo di Lefebvre dice: «Le camere a gas non sono mai esistite» e Ratzinger lo riabilita
di Redazione
La Chiesa, quella stessa Chiesa che nega i funerali a Piergiorgio Welby e li celebra invece al dittatore sanguinario Augusto Pinochet, ne ha combinata un'altra delle sue. Papa Benedetto XVI ha appena riabilitato alcuni vescovi seguaci di Monsignor Marcel Lefebvre (morto nel 1991), scomunicato il 30 giugno 1988 dopo la consacrazione "abusiva" di tre vescovi. Giovanni Paolo II parlò allora di «isobbedienza al Romano Pontefice in materia gravissima e di capitale importanza per l'unità della Chiesa», poi ne seguì lo scisma.
Oggi uno dei vescovi lefebvriani cui Papa Benedetto XVI ha appena revocato la scomunica, Richard Williamson, è al centro di una polemica in Germania e in Svezia per aver negato, in un'intervista tv, la realtà dell'Olocausto. «Credo che le prove storiche, in misura preponderante, vadano contro il fatto che sei milioni di ebrei siano stati uccisi nelle camere gas come effetto di un ordine deliberato di Adolf Hitler», ha detto monsignor Williamson in un'intervista al canale televisivo svedese Svt.
E per chi non avesse capito bene il vescovo ha sentenziato: «Credo che le camere a gas non siano mai esistite». Il prelato tradizionalista ha risposto a una esplicita domanda dell'intervistatore, spiegando che a morire nei campi di concentramento nazisti sarebbero stati solo "due o trecentomila ebrei. Ma nessuno di loro morì per il gas in una camera a gas". Roba da galera, non da scomunica, dato che in Germania negare l'Olocausto è reato. «Se l'antisemitismo è cattivo - ha affermato ancora Williamson nell'intervista - è contro la verità. Se qualcosa è vero, non è cattivo. Non mi interessa la parola antisemitismo».
La riabilitazione di Papa Ratzinger suona quindi come un atto contro la Storia, contro il cristianesimo, contro la ragione, in una Chiesa che da una parte annuncia in pompa magna di avere appena aperto un canale su Youtube e dall'altra fa un passo indietro così grande. Un Papa famoso per avere partecipato alla Gioventù Hitleriana a soli 14 anni nel 1941 potrebbe essere un po' più accorto. A meno che non abbia nessun interesse a rinnegare quel passato.
da: LIBERO NEWS
26 gennaio 2009 - 10:18
San Nazista, ora pro nobis
Il vescovo di Lefebvre dice: «Le camere a gas non sono mai esistite» e Ratzinger lo riabilita
di Redazione
La Chiesa, quella stessa Chiesa che nega i funerali a Piergiorgio Welby e li celebra invece al dittatore sanguinario Augusto Pinochet, ne ha combinata un'altra delle sue. Papa Benedetto XVI ha appena riabilitato alcuni vescovi seguaci di Monsignor Marcel Lefebvre (morto nel 1991), scomunicato il 30 giugno 1988 dopo la consacrazione "abusiva" di tre vescovi. Giovanni Paolo II parlò allora di «isobbedienza al Romano Pontefice in materia gravissima e di capitale importanza per l'unità della Chiesa», poi ne seguì lo scisma.
Oggi uno dei vescovi lefebvriani cui Papa Benedetto XVI ha appena revocato la scomunica, Richard Williamson, è al centro di una polemica in Germania e in Svezia per aver negato, in un'intervista tv, la realtà dell'Olocausto. «Credo che le prove storiche, in misura preponderante, vadano contro il fatto che sei milioni di ebrei siano stati uccisi nelle camere gas come effetto di un ordine deliberato di Adolf Hitler», ha detto monsignor Williamson in un'intervista al canale televisivo svedese Svt.
E per chi non avesse capito bene il vescovo ha sentenziato: «Credo che le camere a gas non siano mai esistite». Il prelato tradizionalista ha risposto a una esplicita domanda dell'intervistatore, spiegando che a morire nei campi di concentramento nazisti sarebbero stati solo "due o trecentomila ebrei. Ma nessuno di loro morì per il gas in una camera a gas". Roba da galera, non da scomunica, dato che in Germania negare l'Olocausto è reato. «Se l'antisemitismo è cattivo - ha affermato ancora Williamson nell'intervista - è contro la verità. Se qualcosa è vero, non è cattivo. Non mi interessa la parola antisemitismo».
La riabilitazione di Papa Ratzinger suona quindi come un atto contro la Storia, contro il cristianesimo, contro la ragione, in una Chiesa che da una parte annuncia in pompa magna di avere appena aperto un canale su Youtube e dall'altra fa un passo indietro così grande. Un Papa famoso per avere partecipato alla Gioventù Hitleriana a soli 14 anni nel 1941 potrebbe essere un po' più accorto. A meno che non abbia nessun interesse a rinnegare quel passato.
da: LIBERO NEWS
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