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Truffa alla nigeriana.. c'? chi ci casca ancora

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    #1

    Truffa alla nigeriana.. c'? chi ci casca ancora

    La truffa alla nigeriana (quella in cui uno sconosciuto vi contatta dicendo di essere una persona importante che ha una grossa somma che vi spetta, ma vi chiede di anticipare dei soldi per presunte spese burocratiche) sembrerebbe a prima vista troppo stupidamente evidente perch? qualcuno ci caschi. Ma la cronaca di questi giorni testimonia il contrario e lo fa con cifre da capogiro.

    Il Windsor Star racconta che John Rempel (nella foto), un ventiduenne di Leamington (Ontario, Canada), e alcuni suoi familiari hanno abboccato all'esca lanciata a casaccio dai truffatori, che lo hanno tenuto in ballo per oltre un anno, mungendogli a vario titolo 150.000 dollari canadesi (al cambio attuale, 90.000 euro, circa 135.000 franchi svizzeri).

    La sua storia merita di essere raccontata in dettaglio perch? mostra i livelli incredibili di spavalderia ai quali arrivano questi criminali e gli altrettanto incredibili livelli d'ingenuit? dimostrati non soltanto dal giovane Rempel ma anche dai suoi parenti che avrebbero dovuto avere un po' pi? di sale in zucca.

    A luglio 2007, Rempel ricevette un e-mail da una persona che diceva di essere un avvocato che rappresentava un certo David Rempel, morto negli attentati di Londra del 2005. Il defunto, diceva la mail, aveva lasciato un'eredit? di 12,8 milioni di dollari canadesi (7,8 milioni di euro; 11,5 milioni di franchi), ma non aveva famiglia, per cui aveva dato disposizioni affinch? l'eredit? andasse a qualcuno di nome Rempel. "Sembrava tutto a posto, cos? lo chiamai" ha detto Rempel. "Sembrava molto contento e disse '*** ti benedica'".

    Non stupisce che il suo interlocutore fosse "molto contento": aveva trovato il pollo da spennare, visto che Rempel non aveva chiesto alcuna conferma documentale e si fidava di una persona che aveva conosciuto soltanto via e-mail e per telefono. Il finto avvocato disse a Rempel che doveva pagare 2500 dollari canadesi per trasferire i soldi. In seguito disse che c'erano altri documenti, alcuni dei quali costavano anche 5000 dollari.

    A Rempel fu detto poi che doveva aprire un conto presso una banca londinese, con un versamento minimo di 5000 dollari. Ricevette poi dall'"avvocato" un e-mail che indicava gli estremi del suo nuovo conto, sul quale erano stati bonificati dei soldi.

    E' a questo punto che l'avidit? dei truffatori s'impenn?: Rempel ricevette un e-mail da un ufficio governativo (non si ricorda di quale paese) che lo accusava di avere un debito col fisco di 250.000 dollari dovuto alle tasse di successione.

    Che cosa fece Rempel? Chiam? l'ufficio delle imposte? Si chiese come mai il fisco usasse un e-mail invece di contattarlo per lettera? Macch?: chiam? l'"avvocato", che riusc? miracolosamente a ridurre le tasse del 90%. Rempel, insomma, doveva soltanto 25.000 dollari grazie alla sapiente intercessione dell'"avvocato".

    Cos? il giovane canadese and? in Messico a trovare uno zio, che gli diede 10.000 dollari in contanti e i soldi per il biglietto aereo per Londra, per sincerarsi che tutto fosse regolare. Anche lo zio, quindi, abbocc? senza troppa esitazione: anzi, gli mand? altri 25.000 dollari.

    Arrivato a Londra, Rempel incontr? delle persone e diede loro i diecimila dollari. Il giorno successivo queste persone si ripresentarono con una valigia che, a loro dire, conteneva l'equivalente in dollari USA di oltre 10 milioni di dollari canadesi (6 milioni di euro, 9 milioni di franchi). Rempel chiese ulteriori prove: i truffatori tirarono fuori una banconota che recava uno strano timbro, che fecero sparire con uno speciale liquido, rendendola (cos? dissero) di corso legale.

    Rempel dice al Windsor Star che a questo punto "tutto gli sembrava regolare". Torn? alla propria camera d'albergo ad aspettare che i suoi soci "ripulissero" tutto il denaro, ma non si fecero pi? vedere. Il flacone di liquido speciale che Rempel aveva ricevuto cadde e si ruppe. Il giovane canadese rientr? a Leamington, naturalmente senza i soldi dell'eredit?.

    Qualche settimana dopo, i truffatori, senza piet?, lo chiamarono dicendo di aver recuperato altro liquido speciale: sarebbe costato 120.000 dollari, e loro ne avevano racimolati 115.000: Rempel poteva fornire i 5000 restanti? Rempel prese in prestito dei soldi e smise di pagare la propria carta di credito e le rate dell'auto.

    Una settimana dopo, i truffatori richiamarono dicendo che mancavano soltanto 6900 dollari per le spese di viaggio e di noleggio dei furgoni per trasportare il denaro.

    Poi chiamarono dicendo di essere all'aeroporto di New York e che erano stati fermati dalla sicurezza: servivano 12.500 dollari per sistemare la cosa corrompendo gli agenti. Soltanto a questo punto Rempel si tir? indietro. And? a New York, pass? un giorno a cercare i suoi "soci" all'aeroporto insieme ai genitori e al fratello, poi torn? a casa e (finalmente) chiam? la polizia.

    In totale, aveva dato ai truffatori 55.000 dollari canadesi (33.500 euro; 49.500 franchi) dello zio in Messico, 60.000 dollari (36.600 euro; 54.000 franchi) dei propri genitori, e il resto ce l'aveva messo di tasca propria per arrivare a 150.000 dollari (90.000 euro, 135.000 franchi).

    La storia di John Rempel contiene tutti gli ingredienti classici delle truffe basate non sulla tecnologia, ma sull'ingegneria sociale: la leva dell'avidit? della vittima, il principio d'autorit? del truffatore che si presenta come una persona di alto livello (un avvocato), il compare del truffatore che si finge un'altra autorit? e sembra mettere nei guai la vittima (cos? il primo criminale pu? giocare il ruolo del salvatore). Tutte cose che esistono da ben prima di Internet. La novit? sta in quello che avviene prima della truffa vera e propria: la selezione della vittima.

    Mentre nell'epoca pre-Internet il truffatore doveva spendere tempo e risorse per tentare il raggiro con ciascuna vittima potenziale, con Internet pu? gettare diecimila esche (a costo zero e senza perdere tempo, grazie allo spamming) e aspettare che qualcuno risponda. E' la vittima ad autoselezionarsi.

    Ed ? per questo che la truffa alla nigeriana prospera tuttora: per la legge dei grandi numeri, qualche ingenuo (o, in questo caso, un'intera famiglia d'ingenui) si trova sempre; ? un crimine a basso rischio e alto rendimento; e richiede un investimento iniziale molto modesto (niente abiti di lusso, niente carte intestate false, soltanto un po' di copiaincolla in Photoshop). Inoltre spesso non viene neanche denunciato, perch? la vittima si vergogna di essere stata gabbata.

    Infatti al povero John almeno un merito bisogna riconoscerlo: ha avuto il coraggio di raccontare pubblicamente la propria vicenda, e questo aiuter? gli altri a sapere dell'esistenza di queste truffe e a starne alla larga.




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    #2
    praticamente come in TOTO' TRUFFA 62............

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      #3
      Uno furbo insomma!

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        #4
        Riassunto???

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          #5
          riassunto.. i soliti "nigeriani" hanno detto a un ragazzo canadese che gli spettava un'eredità.. ma per avere 12milioni lui doveva pagare le spese per le pratiche e alla fine della fiera c'ha lasciato 150mila dollari.. lui e la sua famiglia.. direi i numeri uno!

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            #6
            se lo fanno vuol dire che di polli ancora ce ne sono tanti

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              #7
              ma secondo voi è mancanza di intelligenza, mancanza di semplice curiosità o cupidigia? o tutte le cose insieme?

              perchè nel 2009 con google basta davvero poco.. se uno si fa abbindolare tramite email.. significa che è succube dell'era digitale, non padrone.

              A scuola dovrebbero insegnare anche queste cose.

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                #8
                Originally posted by AndreaRS250 View Post
                ma secondo voi ? mancanza di intelligenza, mancanza di semplice curiosit? o cupidigia? o tutte le cose insieme?

                perch? nel 2009 con google basta davvero poco.. se uno si fa abbindolare tramite email.. significa che ? succube dell'era digitale, non padrone.

                A scuola dovrebbero insegnare anche queste cose.
                SI......senza ombra di dubbio !!!!!!!!!!!!!!!!!!

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                  #9
                  per me è semplice darwinismo

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                    #10
                    Originally posted by AndreaRS250 View Post
                    ma secondo voi ? mancanza di intelligenza, mancanza di semplice curiosit? o cupidigia? o tutte le cose insieme?

                    perch? nel 2009 con google basta davvero poco.. se uno si fa abbindolare tramite email.. significa che ? succube dell'era digitale, non padrone.

                    A scuola dovrebbero insegnare anche queste cose.
                    ...capire come si comporta la mente umana di fronte a certe situazioni ? molto difficile, io evito sempre di puntare il dito verso chi cade in queste trappole, perch? cmq l'inganno ? sempre dietro l'angolo e si pu? manifestare sempre in mille maniere...poi queste sono persone molto furbe, e ci sanno fare, sono farabutti ma molto intelligenti..vedi anche il discorso di Vanna Marchi, una bastarda come poche sulla faccia della terra, che si ? arricchita sulle spalle della gente disperata....perch? poi alla fine quando sei disperato ti attacchi a tutto anche ad un mucchio di sassi...

                    ...quindi c'? sempre da sperare di non essere avvicinati da questi tipi, ed essere sempre diffidenti...anche oltre ogni limite...

                    ...almeno per come la penso io...

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                      #11
                      Queste truffe non finiranno mai......fino a che la gente crede.....ai maghi che ti dicono che hai dei problemi.....se non li avessi col cavolo telefoni o vai di persona a regalare soldi ......a gente che trasforma cartaccia in denaro......nessuno regala..... fino a che telefonando al 166 0 899 a gente che ti spilla soldi ti da i numeri per vincere al lotto....... se sono sistemi sicuri perchè non li giocano loro???....non ci scordiamo della gente che crede agli oroscopi...non ci scordiamo quelli che seguono sette....che per essere puro devi lasciare i beni materiali......a loro.........e così via .....ogni mattina per ogni furbo che si sveglia ci sono 100 che verranno incula...ti è la legge della giungla .....secondo me molti se le cercano.
                      Last edited by pedrosa; 17-01-09, 15:39.

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                        #12
                        Originally posted by AndreaRS250 View Post
                        ma secondo voi è mancanza di intelligenza, mancanza di semplice curiosità o cupidigia? o tutte le cose insieme?

                        perchè nel 2009 con google basta davvero poco.. se uno si fa abbindolare tramite email.. significa che è succube dell'era digitale, non padrone.

                        A scuola dovrebbero insegnare anche queste cose.

                        Ma secondo mè il canadese non aveva visto

                        ToTò truffa 1962

                        Antonio (Totò) e Felice (Nino Taranto) sono due ex trasformisti che vivono organizzando piccole truffe e continui raggiri, e spesso riescono a sfuggire alla ...


                        è incredibile è uguale
                        Last edited by Falco Rosso; 17-01-09, 17:04.

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                          #13
                          ahò

                          c'è gente che se compra le ducati.


                          Più truffa di così...


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                          • Font Size
                            #14

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                              #15
                              Originally posted by giuseppe_d View Post
                              ah?

                              c'? gente che se compra le ducati.


                              Pi? truffa di cos?...




                              ma la truffa pi? bella deve ancora arrivere

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