Una societ? di servizi ha effettuato un'indagine su 700 lavoratori in 13 paesi
I comportamenti pi? fastidiosi in ufficio
Non salutare, stare sempre al cellulare, non offrire mai una bevanda ai colleghi. I peggiori sono gli australiani
SIDNEY ? Non salutare, non offrire una bevanda agli ospiti, parlare a voce alta, dire parolacce, stare continuamente al cellulare. Ma anche fare troppe domande sulla vita privata e utilizzare cancelleria senza chiedere permesso: questi sono gli atteggiamenti che danno pi? noia in ufficio secondo una ricerca effettuata su 700 lavoratori di 13 Paesi.
GLI AUSTRALIANI ? Alla fine i lavoratori pi? cafoni sono risultati proprio gli australiani. E del resto l?australiana Servcorp, che ha promosso la ricerca internazionale sull?etichetta nei luoghi di lavoro (http://www.reuters.com/article/lifes...0E21M20090115), ha dichiarato di essere stata animata proprio dal desiderio di aiutare i compaesani a comportarsi meglio e a capire i comportamenti da evitare, anche in base alle norme di etichetta vigenti nei vari Paesi. Un quarto di loro impreca in ufficio (o lo ritiene accettabile) e la maggior parte non avrebbe problemi a chiamare il proprio capo per nome, incurante delle gerarchie. Parlano al telefono ad alta voce e tendono a fare domande molto private ai colleghi. Negli uffici o durante gli incontri di lavoro gli australiani si confermano dunque un popolo un po? selvaggio, con pregi e difetti annessi. Si tratta di gente priva di sovrastrutture e molto genuina, ma al tempo stesso dimostra gravi carenze nella buona educazione. Per contro tendono a non offendersi con facilit?, a parte in una circostanza: quando gli uomini d?affari non offrono da bere o non accettano di bere gli australiani ci rimangono molto male.
INGLESI E AMERICANI E ORIENTALI ? Altre popolazioni che si distinguono sono americani, britannici, cinesi e giapponesi. Sfatando un luogo comune che vorrebbe i giapponesi il popolo pi? attento all?etichetta, le etnie maggiormente rispettose e sensibili si dimostrano invece inglesi e americani. Ma sono anche i pi? permalosi. Mentre gli orientali si piazzano comunque bene nella classifica dell?educazione in ufficio, segnalandosi soprattutto per l?attenzione che hanno verso le gerarchie (per loro ? inammissibile chiamare per nome un superiore). Gli italiani non sono contemplati dalla ricerca, che in tutti i casi pu? essere molto utile, soprattutto per i lavoratori nomadi, a cui capita di avere a che fare con colleghi di tutte le nazioni: conoscere le regole della civilt? (tacite e meno tacite) Paese per Paese pu? aiutare a concludere qualche contratto in pi?. Cos? come violare l?etichetta in alcuni casi pu? costare molto caro.
I comportamenti pi? fastidiosi in ufficio
Non salutare, stare sempre al cellulare, non offrire mai una bevanda ai colleghi. I peggiori sono gli australiani
SIDNEY ? Non salutare, non offrire una bevanda agli ospiti, parlare a voce alta, dire parolacce, stare continuamente al cellulare. Ma anche fare troppe domande sulla vita privata e utilizzare cancelleria senza chiedere permesso: questi sono gli atteggiamenti che danno pi? noia in ufficio secondo una ricerca effettuata su 700 lavoratori di 13 Paesi.
GLI AUSTRALIANI ? Alla fine i lavoratori pi? cafoni sono risultati proprio gli australiani. E del resto l?australiana Servcorp, che ha promosso la ricerca internazionale sull?etichetta nei luoghi di lavoro (http://www.reuters.com/article/lifes...0E21M20090115), ha dichiarato di essere stata animata proprio dal desiderio di aiutare i compaesani a comportarsi meglio e a capire i comportamenti da evitare, anche in base alle norme di etichetta vigenti nei vari Paesi. Un quarto di loro impreca in ufficio (o lo ritiene accettabile) e la maggior parte non avrebbe problemi a chiamare il proprio capo per nome, incurante delle gerarchie. Parlano al telefono ad alta voce e tendono a fare domande molto private ai colleghi. Negli uffici o durante gli incontri di lavoro gli australiani si confermano dunque un popolo un po? selvaggio, con pregi e difetti annessi. Si tratta di gente priva di sovrastrutture e molto genuina, ma al tempo stesso dimostra gravi carenze nella buona educazione. Per contro tendono a non offendersi con facilit?, a parte in una circostanza: quando gli uomini d?affari non offrono da bere o non accettano di bere gli australiani ci rimangono molto male.
INGLESI E AMERICANI E ORIENTALI ? Altre popolazioni che si distinguono sono americani, britannici, cinesi e giapponesi. Sfatando un luogo comune che vorrebbe i giapponesi il popolo pi? attento all?etichetta, le etnie maggiormente rispettose e sensibili si dimostrano invece inglesi e americani. Ma sono anche i pi? permalosi. Mentre gli orientali si piazzano comunque bene nella classifica dell?educazione in ufficio, segnalandosi soprattutto per l?attenzione che hanno verso le gerarchie (per loro ? inammissibile chiamare per nome un superiore). Gli italiani non sono contemplati dalla ricerca, che in tutti i casi pu? essere molto utile, soprattutto per i lavoratori nomadi, a cui capita di avere a che fare con colleghi di tutte le nazioni: conoscere le regole della civilt? (tacite e meno tacite) Paese per Paese pu? aiutare a concludere qualche contratto in pi?. Cos? come violare l?etichetta in alcuni casi pu? costare molto caro.
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