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Attualit?: bell'articolo di Andr? Glucksmann sul "velo&

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    Attualit?: bell'articolo di Andr? Glucksmann sul "velo&

    L'occidente in ostaggio

    Andr? Glucksmann sul Corriere


    Christian Chesnot e Georges Malbrunot, due giornalisti francesi, sono a loro volta minacciati di morte. Questa volta, nessuno pu? continuare a sbraitare assurdamente ?? colpa di Bush?. Questa volta la Francia governata da Chirac, l'anti-Bush mondiale, ? a sua volta sottoposta al ricatto infetto degli assassini islamici. Un fascista non ha il senso delle sfumature: Parigi ? contro l'intervento della coalizione in Iraq, e allora? Credete che i pendolari massacrati nella stazione di Atocha a Madrid fossero a favore? Pensate che a Enzo Baldoni sia stato chiesto un parere? Nessun rifugio per i giornalisti, nessun rifugio per le democrazie, nessun rifugio per i civili, camionisti turchi, lavoratori kuwaitiani, kenioti, americani, studentesse e studenti iracheni, nottambuli di Parigi o di Casablanca.

    La Francia si credeva al riparo, e il suo governo ? stato piuttosto avaro di messaggi di sostengo e di compassione per gli italiani sottoposti da mesi agli atroci ultimatum dei ricattatori. L'Europa scopre che non serve a niente fare gli struzzi, con la testa nella sabbia, e deve ricordarsi che la guerra condotta dall'islamismo radicale non ? cominciata con George Bush ma con Khomeini, e che questa sovversione terrorista pretende di essere senza frontiere. Ha luogo nelle scuole francesi come nel mausoleo di Al? contro tutti quelli che non ubbidiscono, credenti o non, musulmani o infedeli.

    Teheran, 1979. Portato al potere da manifestazioni gigantesche dove liberali, rivoluzionari e religiosi si confondono, l'ayatollah Khomeini ordina immediatamente che le donne portino il chador. Tutte le iraniane devono nascondere il loro corpo sotto veli neri. Tutte, giovani, anziane, credenti e non credenti, dalla testa ai piedi, sotto pena di prigione, flagellazione, lapidazione e altre inezie, morte compresa. La guida suprema, ansioso di istituzionalizzare la sua rivoluzione islamica, vuole dare al nuovo regime fondamenta di roccia. E questa roccia ? lo statuto dl inferiorit? concesso alle donne. Il velo dovr? rendere eterno il suo potere.

    Alcune donne di Teheran non si lasciarono ingannare. Lungi dal considerare l'editto sul velo come un aspetto secondario, scesero in strada, ruppero con l'unanimismo che fino ad allora circondava il regime di Khomeini e lanciarono la prima manifestazione anti-islamista della storia. Furono abbandonate dagli uomini. Tutti, liberali, rivoluzionari religiosi credenti e non credenti. Alcuni versavano lacrime di coccodrillo e le richiamavano alla ragione. Il destino ?spiacevole? promesso alle figlie dell'Iran non era che il danno collaterale di una liberazione, quanto al resto, generale.

    La strategia khomeinista si rivelo fruttuosa e contagiosa. II pezzo di tessuto che le brigate dell'ordine morale imponevano a Teheran divent? uno stendardo politico universale, uno strumento di conquista, un'uniforme degna delle SA naziste, dice la mia amica Khalida Messaoudi, femminista alger?na. Gli integralisti, tanto sunniti che sciiti, si erano ormai impossessati del messaggio: persegu?tare, amputare, lapi-dare, sgozzare le donne che s? ostinavano a rifiutare il velo.

    L'ayatollah ha fatto scuola ad Algeri, e il tentativo di velare le liceali, coltello alla gola, porter? a una serie di massacri senza precedenti, dove chi si oppone, bambini compresi, ha il collo tagliato come i montoni della Eid el-Adha, la festa del sacrificio, La sorte riservata alle donne prefigura la punizione di tutta una societ?.

    In Afghanistan, gli uomini rincararono la dose nel vietare l'esposizione di ogni pi? piccola parte di pelle. Il burqa, il velo integrale nella quale la donna soffoca e vede con difficolt?, si propag? e divenne l'emblema della dittatura dei talebani. Nelle scuole europee, nelle periferie delle metropoli, nel cuore delle zone alla deriva, ma anche nei quartieri alti, ragazze giovanissime, con le buone o con le cattive, si fecero strumenti visibili di un Islam aggressivo e conquistatore. Dei ragazzi, padri, soprattutto fratelli, s? misero a dividere le donne in ?puttane? (senza velo) o ?sottomesse? (con il velo). Il trattamento delle ?puttane? passa per gli insulti, i pugni, gli stupri e le tournantes, le violenze di gruppo. A Ivry, Francia, Souad viene bruciata viva. L'odio anti-occidentale ? evidente. La nudit?, la sessualit?, l'uguaglianza degli uomini r delle donne sono regali avvelenati dei quali l'Occidente, nella sua grande perversione, s? serve per sconvolgere le anime e i corpi i. Khomeini ha visto giusto. Risvegliare un antagonismo che da imi lenni divide l'umanit? non c` un atavismo oscurantista destinato, a pi? o meno lungo termine, alla spazzatura della storia. Rischia, al contrario, di incendiare il XXI secolo per bruciare tutto il Pianeta.

    Ricordiamo che la legge francese proibisce di portare il velo solo nelle scuole primarie e secondarie (elementari e liceo, ndr), e non certo per strada. Niente di pi? totalitario della pretesa di decidere il regolamento interno di licei e collegi delle banlieues francesi attraverso una cattura di ostaggi in Iraq! E perch? non intervenire, allora, anche sul menu delle mense scolastiche? E la promiscuit? nelle pisci tic? Il terrorismo senza frontiere, n? scrupoli, n? tab?, ? una spada di Damocle sospesa su tutte le democrazie d'Europa. Spetta a chi assassina i giornalisti, a chi lapida le donne, alle bombe umane, di decretare come deve vivere, insegnare e divertirsi chi abita a Roma, Londra, Parigi? Non Bush, ma i terroristi islamici hanno cominciato le ostilit?.
    Presto o tardi gli europei scopriranno la necessit? di resistere e di resistere insieme. La mancanza di solidariet? delle autorit? europee che ha accompagnato le uccisioni di Quattrocchi e di Baldoni ? una vergogna.


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