Carlo Marincovich, 73 anni, è morto durante la notte fra lunedì e martedì. Era malato da tempo.
Carlo, giornalista di Repubblica, seguiva la vela, suo grande amore, e la Formula 1. Sempre critico con la Ferrari negli anni in cui non vinceva il mondiale piloti, nei suoi articoli era molto duro ed il presidente Montezemolo ha avuto spesso motivo di litigare con Carlo per questo.
Di famiglia istriana, Marincovich era nato a Pescara, e all'Istria e all'Abruzzo è rimasto sempre legato. Prime esperienze nelle agenzie di stampa, al Tempo e storiche testate di settore come "Nautica" e "Forza Sette", dove fu giovanissimo direttore. Il primo gennaio del '79 l'assunzione a Repubblica, un quotidiano nato senza sport, e che a poco a poco ha fatto di quel settore un punto di arrivo per grandi giornalisti.
Fù tra coloro che ci spiegò la vela fin dai tempi di Azzurra, lo si vedeva spesso nelle trasmissioni de La7 quando trasmettevano la Coppa America. Ha seguito altre competizioni velistiche e anche le imprese di Fogar e di Soldini.
Un altro giornalista di auto abruzzese se ne va, dopo la scomparsa di Marcello Sabatini.
Ciao Carlo, buon vento.
Carlo, giornalista di Repubblica, seguiva la vela, suo grande amore, e la Formula 1. Sempre critico con la Ferrari negli anni in cui non vinceva il mondiale piloti, nei suoi articoli era molto duro ed il presidente Montezemolo ha avuto spesso motivo di litigare con Carlo per questo.
Di famiglia istriana, Marincovich era nato a Pescara, e all'Istria e all'Abruzzo è rimasto sempre legato. Prime esperienze nelle agenzie di stampa, al Tempo e storiche testate di settore come "Nautica" e "Forza Sette", dove fu giovanissimo direttore. Il primo gennaio del '79 l'assunzione a Repubblica, un quotidiano nato senza sport, e che a poco a poco ha fatto di quel settore un punto di arrivo per grandi giornalisti.
Fù tra coloro che ci spiegò la vela fin dai tempi di Azzurra, lo si vedeva spesso nelle trasmissioni de La7 quando trasmettevano la Coppa America. Ha seguito altre competizioni velistiche e anche le imprese di Fogar e di Soldini.
Un altro giornalista di auto abruzzese se ne va, dopo la scomparsa di Marcello Sabatini.
Ciao Carlo, buon vento.
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