Originally posted by ladyduke
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finanza giu,economia giu,occupazione?
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Uno dei tanti fattori è determinato dal fatto che le banche purtroppo non si fidano più tra di loro non prestandosi i soldi e chiudendo il rubinetto dei prestiti a piccole e medie imprese.
Già adesso la situazione è grave, ma nei prossimi giorni / mesi lo sarà ancora di più a causa appunto della negazione del credito.
I piccoli rimbalzi che ogni tanto vedete sono per lo più ricoperture di shortisti che passano alla cassa.
Resta da dire però che analizzando alcune società quotate a questo punto sono veramente a prezzi di saldo addirittura capitalizzano meno della loro liquidità.
Quello che manca principalemente è la fiducia all'interno del circuito bancario e non la liquidità in se per se.
Aggiungete il fatto che da un po' a questa parte hanno limitato la marginazione over night la crisi è reale e non fittizia.
Comunque da quando hanno abilitato le vendite allo scoperto da portarsi anche over è diventato tutto una m...daLast edited by Alessio Mitico; 10-10-08, 14:19.
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I soldi ci sono, solo che nessuno li vuole rischiare adesso,
le quotazioni azionarie di alcune società sono arrivate a prezzi ridicoli.
Es e come se si stesse vendendo dei Rolex a 100€
Il fatto è che anche quando la borsa và giù ci si guadagna,
perchè ci sono degli strumenti finanziari che permettono questo es. PUT
E in molti ricomprano le propie azioni a prezzi impensabili e rinforzano
la propia quota a prezzi stracciati, queste situazione sono una manna
per gli sciacalli e per quelli che hanno liquidità.
Es. quando ci fu quella alluvione lungo tutto i PO conosco
gente che ha sfruttato quella occasione per arricchirsi,
partivano con soldi in contanti e camion per trasportare auto
e compravano a quattro soldi da gente che in quel momento
aveva perso tutto le propie auto.
Ed ad oggi vi dico che le stesse persone stanno comprando il parco macchine
delle società fallite in USA, già hanno un prezzo stracciato poi mettiamoci anche che l'euro vale 1,40$ stanno comprando porche ecc a prezzi ridicoli,
poi portano tutto in europa, cambiano i paraurti e qualche cazzata e vendono
ragazzi chi ha liquidità o sà come fare certe cose questi momenti li vive
con puro godimento.
Ed è tutto legale, si chiama speculazione.Last edited by DevilR1; 10-10-08, 14:30.
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Originally posted by Alessio Mitico View Postquesta comincia ad essere una mossa giusta visto che ai privati era gi? stata tolta la possibilit?
ma se andava tutto "bene"..
16.00 - Berlusconi: "Ipotesi di chiusura delle Borse"
"In questo momento servono misure e interventi globali. Si parla di andare verso una nuova Bretton Woods. Si parla di un'ipotesi di sospendere i mercati per il tempo necessario al fine di scrivere regole comuni per intervenire".
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Originally posted by Pastri View PostQuei soldi non vedono mai la luce del sole, ? come se qualcuno li buttasse dentro un forno! Per quanto riguarda i fighettini operatori di borsa, fanno un lavoro davvero rischiso, hanno tra le mani il futuro di intere famiglie che mettono nelle loro mani i risparmi di una vita, e se sbagliano qualcosa va tutto in fumo. Pensi che sia cos? facile come credi?
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Originally posted by mano View Postno,solo che stava dando notizie inesatte...tutto qui.
tassi interbancari alle stelle da tempo , ormai si prestano soldi giusto overnight , chi possiede la liquidità da tutto alle istituzioni pur di non prestarlo ad altri perdendo decine di punti di spread pur di non rischiare ^^, parliamo di 220 miliardi di euro di liquidi parcheggiati alla BCE in pochi gg
mercato obbligazioni corporate praticamente fermo , l'unico modo per le società di fare cassa x chiudere buchi e evitare crolli è quello di vendere assets a tutto spiano , unito alla scarsa fiducia previsioni pessimistiche = va tutto giu a rotoli, book con denaro/lettera a distanze siderali , vendite allo scoperto vietate x molti titoli ecc
personalmente l'unica vera soluzione è che le banche centrali sputino fuori tutta la liquidità che possono prendendo tutti quei collateral che fino a tempo fa venivano presi tranquillamente come garanzia, gli USA sono stati lenti e hanno salvato un po' qua un po' la e in ritardo e molte società si sono rivelate decisamente restie alla '' trasparenza '' danneggiando tutto e tutti indistintamente, l'Europa inoltre rispetto agli USA può permettersi di tagliare i tassi anche se non la ritengo una misura efficace
concludo confermando che alcuni mercati potrebbero rimanere chiusi dalla prox settimana, anche se molti pareri autorevoli non la vedono come 1 mossa troppo intelligente perchè appunto si bloccherebbe l'ultimo rubinetto , staremo a vedere fra sabato e domenica come decideranno di agire BCE FED e i vari presidenti europei
nel frattempo ^^
Rejkjavik | 10 ottobre 2008
Islanda in bancarotta, nella voragine precipitano gli enti locali inglesi: buco da 1 mld
Gordon Brown punta il dito contro l'Islanda
Un piccolo Paese, un grande problema. L'Islanda è sull'orlo del fallimento: crolla anche l'ultima grande banca, la corona è in caduta libera, la Borsa è chiusa. Il presidente, Olafur Ragnar Grimsson, va in ospedale per problemi cardiaci. E il premier Geir Haarde davanti alle telecamere ammette: per il sistema bancario islandese c'è un concreto "rischio di bancarotta". Non bastasse, la crisi avvelena i rapporti con Londra.
Banche nazionalizzate
Il governo islandese ieri ha assunto il controllo di Kaupthing Bank, il primo istituto di credito della nazione. Neanche l'intervento della Svezia, che aveva messo a disposizione un prestito di emergenza da circa cinque miliardi di corone per sostenere la divisione svedese di Kaupthing, è
servito a evitare il collasso dell'istituto sotto il peso dei debiti. Nel giro di poche ore si e' cosi' completato il 'takeover' del sistema bancario da parte del governo: Kaupthing era infatti
l'unica grande banca dell'Islanda rimasta indipendente dopo che gli altri due maggiori istituti, Landsbanki e Glitnir, erano finiti sotto il controllo dell'Authority finanziaria.
Borsa chiusa
L'Authority di vigilanza ha garantito integralmente i depositi di Kaupthing e la regolare operatività della banca, ma intanto sono state sospese tutte le contrattazioni della Borsa
fino a lunedì per le "eccezionali condizioni" di mercato. La moneta islandese è in caduta libera dopo che la banca centrale ha tentato invano di ancorarla all'euro e gli scambi sono stati sospesi.
"Stiamo fallendo"
Per il sistema bancario islandese c'è un concreto "rischio di bancarotta", ha ammesso il primo ministro Geir Haarde. Stando ai calcoli dell'agenzia Bloomberg, l'Islanda ha accumulato un debito pari a 61 miliardi di dollari, una cifra 12 volte superiore al Pil del Paese. Nel corso degli ultimi anni, d'altra parte, le banche islandesi si sono lanciate in operazioni finanziarie sempre più ardite, che hanno portato ad un rapporto fra gli impegni e il Pil (ovvero, fra gli investimenti e la ricchezza prodotta in un anno) di 10 a 1. Reykjavik sta affannosamente cercando di ottenere un prestito dalla Russia - si parla di 4 miliardi di euro - e un incontro fra i rispettivi leader potrebbe esserci martedì. Contemporaneamente, il governo potrebbe chiedere aiuto al Fondo Monetario Internazionale per far fronte alle garanzie sui depositi.
Non è un paese per deboli di cuore
Il presidente islandese Olafur Ragnar Grimsson, intanto, è stato ricoverato all'inizio della settimana per problemi cardiaci: lo ha reso noto un portavoce della presidenza, spiegando che
comunque Grimsson ha ripreso la maggior parte delle sue attività.
La rabbia inglese
Contro l'Islanda punta il dito il premier britannico Gordon Brown, affatto impietosito dalla crisi del Paese dei ghiacci. Brown ha definito "inaccettabile" il comportamento delle autorità dell'isola, e ha minacciato "azioni legali" contro il governo islandese se la questione della tutela dei depositi dei cittadini o degi enti britannici non sarà risolta. In particolare, il premier critica la decisione islandese di congelare i conti dei clienti britannici sulla banca online Icesave, filiale della Landsbanki, che e' stata nazionalizzata.
A irritare - per usare un eufemismo - Brown è il 'buco' da un miliardo di sterline che si ritrovano in cassa, ora, gli enti locali britannici, attirati negli ultimi anni dagli ottimi rendimenti garantiti dalle banche islandesi. I 'council' britannici hanno investito fino a pochi mesi fa e ora enti come l'agenzxia dei trasporti di Londra o la polizia del Sussex si ritrovano con seri problemi nel far quadrare i conti: aumentaranno per i cittadini britannici i costi dei servizi erogati, è la previsione funerea dell'Independent.
Last edited by Max Power; 10-10-08, 16:33.
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Originally posted by jack View Postassolutamente no ma se fosse per me si tornerebbe al baratto con buona pace di banchieri, finanzieri straricchi, squali e enti ladreschi.....due mucche per una moto, tre banane per una collanina....due vichinghi per un pranzo di nozze
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