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Un gruppo comprendente ben otto marchi (Piaggio, Vespa, Gilera, Derbi, Aprilia, Scarabeo, Moto Guzzi e Laverda) con pi? di seimila dipendenti in grado di fatturare oltre 1,5 miliardi di Euro e produrre oltre 600.000 veicoli all'anno, con impianti produttivi anche in India, Cina e Spagna.
Questi in sintesi i numeri prefigurati dall'accordo fra Piaggio e Aprilia, un vero e proprio gigante nel settore delle due ruote che si posiziona al quarto posto nel mondo, dietro Honda, Yamaha e Suzuki.
L'artefice ? Roberto Colaninno, da meno di un anno alla guida del gruppo di pontedera, che ha ottenuto il via libera dal consiglio di amministrazione di Aprilia e dalle banche che seguono l'operazione dopo l'impegno a sottoscrivere un aumento di capitale per 50 milioni di euro. In questo modo saranno rimborsate le linee di credito concesse a maggio dalle banche e sar? liquidato il debito Aprilia scaduto verso i fornitori.
Il contratto, che venerd? ? stato siglato in forma preliminare, sar? sottoscritto entro il 30 settembre, mentre si prevede che la chiusura dell?operazione sar? effettuata entro novembre.
"A spingere l'azienda nelle mani di Colaninno" ha commentato Candido Fois, presidente di garanzia di Aprilia, "ha pesato una priorit?: assicurare la liquidit? di agosto, settembre ed ottobre. Abbiamo anche avuto rassicurazioni sulle prospettive occupazionali e sulla tutela del marchio".
Le linee guida del piano di rilancio previsto da Colaninno prevedono il mantenimento dell'attuale situazione degli impianti produttivi Aprilia, cos? come della sede storica di Noale. Possono cos? tirare un sospiro di sollievo gli operari e gli impiegati della Casa veneta, cos? come gli amministratori delle regioni Veneto e Lombardia preoccupati del possibile smantellamento di una realt? industriale che avrebbe pesato seriamente sull'occupazione.
Nessuna reazione per adesso arriva da Ducati, il cui presidente Minoli ? in ferie in California, anche se si vocifera di un immutato interesse della Casa bolognese per la Moto Guzzi e di possibili trattative future per l'acquisto della Casa di Mandello del Lario.
Fonte: un altro portale motociclistico.
Che dire... Era ora di leggere buone notizie.. e BUON LAVORO
Questi in sintesi i numeri prefigurati dall'accordo fra Piaggio e Aprilia, un vero e proprio gigante nel settore delle due ruote che si posiziona al quarto posto nel mondo, dietro Honda, Yamaha e Suzuki.
L'artefice ? Roberto Colaninno, da meno di un anno alla guida del gruppo di pontedera, che ha ottenuto il via libera dal consiglio di amministrazione di Aprilia e dalle banche che seguono l'operazione dopo l'impegno a sottoscrivere un aumento di capitale per 50 milioni di euro. In questo modo saranno rimborsate le linee di credito concesse a maggio dalle banche e sar? liquidato il debito Aprilia scaduto verso i fornitori.
Il contratto, che venerd? ? stato siglato in forma preliminare, sar? sottoscritto entro il 30 settembre, mentre si prevede che la chiusura dell?operazione sar? effettuata entro novembre.
"A spingere l'azienda nelle mani di Colaninno" ha commentato Candido Fois, presidente di garanzia di Aprilia, "ha pesato una priorit?: assicurare la liquidit? di agosto, settembre ed ottobre. Abbiamo anche avuto rassicurazioni sulle prospettive occupazionali e sulla tutela del marchio".
Le linee guida del piano di rilancio previsto da Colaninno prevedono il mantenimento dell'attuale situazione degli impianti produttivi Aprilia, cos? come della sede storica di Noale. Possono cos? tirare un sospiro di sollievo gli operari e gli impiegati della Casa veneta, cos? come gli amministratori delle regioni Veneto e Lombardia preoccupati del possibile smantellamento di una realt? industriale che avrebbe pesato seriamente sull'occupazione.
Nessuna reazione per adesso arriva da Ducati, il cui presidente Minoli ? in ferie in California, anche se si vocifera di un immutato interesse della Casa bolognese per la Moto Guzzi e di possibili trattative future per l'acquisto della Casa di Mandello del Lario.
Fonte: un altro portale motociclistico.
Che dire... Era ora di leggere buone notizie.. e BUON LAVORO
Ducatiman 
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