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Lo Stile Di Vita Altera Il Dna Della Prole?

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    #1

    Lo Stile Di Vita Altera Il Dna Della Prole?




    Scopri sul sito dell'Agenzia ANSA le ultime notizie su cronaca, politica, economia, sport, calcio e cultura dall'Italia e da tutto il mondo.



    LONDRA - State attenti al vostro stile di vita se non volete che le vostre cattive abitudini - vizio della sigaretta, debole per l'alcol e per le droghe, ghiottoneria, esposizione ad un habitat inquinato - si scolpiscano nel patrimonio genetico di famiglia e si trasmettano con effetti devastanti al Dna di figli e nipoti.

    Una serie di recenti ricerche giustifica ampiamente questo consiglio: è emerso infatti che il Dna non è poi un qualcosa di estremamente robusto e impermeabile come in genere si è finora creduto ma al contrario: viene influenzato - almeno in certi meccanismi di funzionamento - dalle esperienze e dai comportamenti di ciascuna generazione. Sulla base di queste ricerche, che confermano come le colpe dei genitori ricadano sui figli, è nata addirittura nel mondo angloamericano una nuova scienza: l'epigenetica.

    Sulle pagine del domenicale londinese 'Sunday Times' il prof. Robert Waterland - docente di pediatria al Baylor College di Medicine di Houston in Texas - ha usato oggi proprio la epigenetica per spiegare come mai le donne obese mettono in genere al mondo bambini ancora più grassi: a suo giudizio devono essere all'opera vere e proprie 'alterazioni' del Dna a livello molecolare. A Londra il prof. Marcus Pembrey ha chiamato anch'egli in causa "una modifica nel funzionamento del codice genetico" quando ha scoperto che i fumatori ultraprecoci tendono ad avere una prole con un elevato rischio di obesità.

    Un'altra ricerca che porta acqua al mulino della epigenetica arriva dalla Svezia dove è stato accertato che gli uomini tendono a vivere più a lungo se durante l'infanzia i loro nonni hanno sofferto la fame. In questo caso l'esperienza degli antenati sembra aver modificato in modo positivo il Dna, spingendolo a trovare maggiori risorse per un'esistenza più sana e duratura. Di epigenetica in effetti si parla negli Stati Uniti ormai da qualche anno e nel 2005 una ricerca - condotta su 40 gemelli dai 3 ai 74 anni e pubblicata dalla rivista 'Proceedings of National Academy of Sciences' - ha mostrato chiaramente che "lo stile di vita, lo stress, il fumo, lo sport e qualsiasi altro fattore esterno sono in grado di modificare il nostro patrimonio genetico".

    I gemelli cresciuti in simbiosi conservano infatti lo stesso DNA che si modifica invece nel caso di gemelli vissuti l'uno lontano dall'altro. Al mito dell'immutabilità del Dna di un individuo ha portato un altro duro colpo qualche mese fa uno studio effettuato alla Johns Hopkins University di Baltimora dove i ricercatori medici sono giunti alla conclusione che il genoma umano cambia con l'avanzare dell'età. A quanto pare c'è una ricaduta negativa sul Dna delle future generazioni persino se i genitori aspettano fino ai 40 anni prima di darsi una prole. La scoperta che fattori ambientali come dieta o stress possono trasmettersi via Dna ai propri discendenti è comunque presa con le molle da moltissimi genetisti, non foss'altro perché ha dentro di sé qualcosa di profondamente 'eretico' rispetto alle consolidate teorie di Darwin (evoluzionismo) e di Mendel (leggi sull'eredità genetica).
    Last edited by Rexxx; 20-07-08, 19:48.

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    #2
    ma che fig.ata dai..... non l'avrei mai immaginato !
    e se lo dicono all'uni di Hopkins poi !

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      #3
      Una cosa è certa...

      ... la teoria del tutto accade per caso non è sufficiente a spiegare l'evoluzione...

      ... e nemmeno la teoria delle mutazioni sistemike...

      ... per me ciò ke si fa in vita lascia un segno...

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