Stanotte, verso l'1, rientravo a casa in moto, dopo una giornata di denso lavoro ed una serata romana con amici.
Nel casco, assieme ai 1000 pensieri, mi ? venuta in mente una poesia di Carlo Talamo.
Penso sempre a questa poesia quando sono in moto da solo di notte.
La riporto perch? solo dentro un forum motociclistico se ne pu? apprezzare appieno il significato.
Nel casco, assieme ai 1000 pensieri, mi ? venuta in mente una poesia di Carlo Talamo.
Penso sempre a questa poesia quando sono in moto da solo di notte.
La riporto perch? solo dentro un forum motociclistico se ne pu? apprezzare appieno il significato.
C'e una linea precisa.
Cosi' netta.
Che divide la citta' dal Mondo.
Questa linea non ha un nome.
Nessuno l'ha disegnata mai.
Nessuno puo' vederla.
Chi sta dentro un'automobile non puo' conoscerla.
E io pero' la conosco bene.
E la riconosco.
Tutte le volte che vado piu' in la'.
Quando,con la moto,lascio la citta' di notte per andare a vedere cosa c'e' oltre.
E l'aria si fa piu' fredda.
Umida.
E appaiono i profumi.
Profumi che non so dire,che attraversano l'universo davanti al mio naso.
E mi avvolgono in un mondo piu' tranquillo.
Nel quale entro sereno,guidato dalla luce innocente del mio piccolo faro.
La linea adesso e' lontana.
I chilometri si arrotolano pigramente nell'orologione illuminato appena.
La lancetta si muove,oscilla ed indica una velocita' come indecisa.
Ma fuori dalla linea la velocita' non conta piu'.
Nessuno ha fretta.
Nessuno aspetta.
Con gli occhi,distrattamente,seguo un pensiero.
Cosi' netta.
Che divide la citta' dal Mondo.
Questa linea non ha un nome.
Nessuno l'ha disegnata mai.
Nessuno puo' vederla.
Chi sta dentro un'automobile non puo' conoscerla.
E io pero' la conosco bene.
E la riconosco.
Tutte le volte che vado piu' in la'.
Quando,con la moto,lascio la citta' di notte per andare a vedere cosa c'e' oltre.
E l'aria si fa piu' fredda.
Umida.
E appaiono i profumi.
Profumi che non so dire,che attraversano l'universo davanti al mio naso.
E mi avvolgono in un mondo piu' tranquillo.
Nel quale entro sereno,guidato dalla luce innocente del mio piccolo faro.
La linea adesso e' lontana.
I chilometri si arrotolano pigramente nell'orologione illuminato appena.
La lancetta si muove,oscilla ed indica una velocita' come indecisa.
Ma fuori dalla linea la velocita' non conta piu'.
Nessuno ha fretta.
Nessuno aspetta.
Con gli occhi,distrattamente,seguo un pensiero.
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