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Rapporto Annuale Ecomafia

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    Rapporto Annuale Ecomafia

    Il Rapporto Ecomafia 2008 di Legambiente.
    sabato 14 giugno 2008

    Legambiente presenta l'annuale rapporto sulla criminalit? ambientale. Aumentano i reati contro l'ambiente crescono gli incendi dolosi e i clan e nei terreni agricoli spunta il seme dell'illegalit?. Il volume ? edito da Edizioni Ambiente.

    Aumentano i reati, le persone denunciate, i sequestri effettuati e i clan: nel 2007 tutti i numeri dell'illegalit? ambientale in Italia crescono in maniera preoccupante. Crescono in particolare gli incendi boschivi dolosi e gli illeciti accertati nei cicli del cemento e dei rifiuti. Sparisce nel nulla una montagna di rifiuti speciali alta poco meno di 2000 metri.

    Cosa nostra entra a pieno titolo nella gestione del ciclo dei rifiuti ed emerge la "multifunzionalit?" del clan dei Casalesi, capace di spaziare dal ciclo del cemento a quello dei rifiuti, dall'agricoltura al racket degli animali. I clan dell'ecomafia salgono a 239 (36 in pi? rispetto allo scorso anno) e il loro giro d'affari stimato per il 2007 si attesta sui 18 miliardi e 400 milioni di euro (quasi un quinto del business totale annuo delle mafie) pur contraendosi rispetto all'anno precedente di circa 4,4 miliardi di euro.

    Il bilancio dell'anno appena trascorso descritto nel Rapporto Ecomafia di Legambiente ? di 83 reati contro l'ambiente al giorno: oltre 3 reati all'ora. Gli illeciti accertati dalle forze dell'ordine nel corso del 2007 sono 30.124, il 27,3% in pi? rispetto al 2006; le persone denunciate 22.069, con un incremento del 9,7%; i sequestri effettuati 9.074 (pi? 19% rispetto al 2006). La Campania occupa stabilmente il primo posto nella classifica dell'illegalit? ambientale, seguita dalla Calabria. In queste due regioni si concentra il 30% degli illeciti registrati in tutta Italia. Al terzo posto si trova la Puglia, seguita dal Lazio e dalla Sicilia. La prima regione del Nord come numero di infrazioni ? la Liguria. Alla dimensione globale dell'ecomafia ? dedicata un'ampia sezione del Rapporto: dall'Italia escono rifiuti verso Hong Kong, la Tunisia, il Pakistan, il Senegal, la Cina, ed entrano rifiuti dalla Croazia, dalla Serbia, dall'Albania.

    Per divulgare il rapporto Ecomafia e portarlo in mezzo alla gente, parte quest'anno da Riccione il 6 giugno in occasione del premio Ilaria Alpi il No Ecomafia tour. 12 tappe in giro per l'Italia (e una a Bruxelles) per parlare di criminalit? ambientale e sollecitare una sempre maggiore collaborazione di cittadini e istituzioni.

    (da www.legambiente.eu)
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