Leggete e esprimete il vostro pensiero in merito in modo costruttivo....
"TORINO - «Così non si può più andare avanti. Dall´inizio dell´anno in provincia di Cuneo sono morti per incidenti stradali almeno dieci motociclisti. Stiamo pensando di proporre per certe categorie di moto, quelle più potenti, il divieto di transito su alcune strade». È affranto il presidente della Provincia di Cuneo Raffaele Costa, ex ministro della Sanità ed ex censore dei fannulloni statali. Da quando è a capo dell´amministrazione provinciale di Cuneo ha cambiato prospettiva.
«Mi chiedo se dobbiamo accettare in maniera passiva un dramma destinato probabilmente a ripetersi nella stagione estiva. Questa è una strage continua. Le forze dell´ordine compiono attivamente il loro dovere di controllori ma non possono essere presenti dovunque. Gli uffici tecnici della Provincia, i cantonieri, e non solo, svolgono un lavoro attento di manutenzione, ma non possono fare di più. Occorre quantomeno una tregua che consenta di riflettere sulla opportunità o meno che le moto circolino, molto spesso a velocità elevatissime, su determinate strade».
Gli incidenti di moto in provincia di Cuneo avvengono quasi tutti lungo alcune statali, battezzate anche le "strade delle moto". L´ultimo incidente sabato mattina quando un impiegato torinese di 42 anni ha perso la vita sulla provinciale "Alba-Cortemilia", una delle strade che collegano il Piemonte alla Liguria e superano l´Appennino con una serie spettacolare di tornanti. L´uomo si è schiantato con la sua "Kawasaki Ninja" contro il guard rail. Altre arterie killer sono la Ceva-Garessio che attraversa la Val Tanaro e la statale del Col di Tenda che dal Basso Piemonte arriva a Ventimiglia.
«Giustamente - conclude Costa - lo Stato, e primo fra tutti il presidente della Repubblica, il governo, i ministri di ieri e di oggi e i sindacati si stanno impegnando nella lotta agli infortuni sul lavoro. Chiedo a tutti di interrogarsi se non sia il caso, di assumere altre iniziative salvavita per gli incidenti in moto che hanno una mortalità altissima tra i giovani». "
Ecco il link all'articolo (http://torino.repubblica.it/dettagli...strade/1476564)....dico io, ma attivarsi affinchè vi sia una educazione stradale fatta come si deve ora e per il futuro, per prevenire il problema, oppure per finanziare un piccolo autodromo dove liberare qualcuna di queste bestie ignoranti che scambia la strada per la pista no, eh???
"TORINO - «Così non si può più andare avanti. Dall´inizio dell´anno in provincia di Cuneo sono morti per incidenti stradali almeno dieci motociclisti. Stiamo pensando di proporre per certe categorie di moto, quelle più potenti, il divieto di transito su alcune strade». È affranto il presidente della Provincia di Cuneo Raffaele Costa, ex ministro della Sanità ed ex censore dei fannulloni statali. Da quando è a capo dell´amministrazione provinciale di Cuneo ha cambiato prospettiva.
«Mi chiedo se dobbiamo accettare in maniera passiva un dramma destinato probabilmente a ripetersi nella stagione estiva. Questa è una strage continua. Le forze dell´ordine compiono attivamente il loro dovere di controllori ma non possono essere presenti dovunque. Gli uffici tecnici della Provincia, i cantonieri, e non solo, svolgono un lavoro attento di manutenzione, ma non possono fare di più. Occorre quantomeno una tregua che consenta di riflettere sulla opportunità o meno che le moto circolino, molto spesso a velocità elevatissime, su determinate strade».
Gli incidenti di moto in provincia di Cuneo avvengono quasi tutti lungo alcune statali, battezzate anche le "strade delle moto". L´ultimo incidente sabato mattina quando un impiegato torinese di 42 anni ha perso la vita sulla provinciale "Alba-Cortemilia", una delle strade che collegano il Piemonte alla Liguria e superano l´Appennino con una serie spettacolare di tornanti. L´uomo si è schiantato con la sua "Kawasaki Ninja" contro il guard rail. Altre arterie killer sono la Ceva-Garessio che attraversa la Val Tanaro e la statale del Col di Tenda che dal Basso Piemonte arriva a Ventimiglia.
«Giustamente - conclude Costa - lo Stato, e primo fra tutti il presidente della Repubblica, il governo, i ministri di ieri e di oggi e i sindacati si stanno impegnando nella lotta agli infortuni sul lavoro. Chiedo a tutti di interrogarsi se non sia il caso, di assumere altre iniziative salvavita per gli incidenti in moto che hanno una mortalità altissima tra i giovani». "
Ecco il link all'articolo (http://torino.repubblica.it/dettagli...strade/1476564)....dico io, ma attivarsi affinchè vi sia una educazione stradale fatta come si deve ora e per il futuro, per prevenire il problema, oppure per finanziare un piccolo autodromo dove liberare qualcuna di queste bestie ignoranti che scambia la strada per la pista no, eh???
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