? di ieri la notizia... fonte corriere della sera..
Roma, assalto ai negozi degli immigrati
In azione 20 giovani. Urla, spranghe e vetri infranti: ?Bastardi, andate via?. Alemanno: gravit? inaudita
ROMA ? Cappucci, bandane, qualche casco in testa. Un paio di spranghe. E soprattutto traverse di legno. Quindici, venti quanti i giovani che le impugnavano. Alla testa, per?, un quarantenne con una vistosa maglietta rossa. Gente del Prenestino con un secco messaggio per i tre piccoli commercianti immigrati dall'India e dal Bangladesh presi di mira, due alimentari e un call center: offese tipo ?Bastardi? e l'ingiunzione ?Andatevene via da qui?. Intanto, a sprangate, venivano infrante vetrine e colpiti interni di negozio, ferito lievemente a uno zigomo un bengalese che era in una cabina del call center. Un raid antimmigrati durato pochi minuti, in pieno pomeriggio, sabato nel popolare quartiere del Pigneto, tra la Casilina e Porta Maggiore. E qualche ora prima, nel corso della notte, aggredito, a poche centinaia di metri, di fronte alla sua abitazione sulla Casilina, Christian Floris, giornalista del portale Deegay. it a Roma.
Il primo negozio assalito, poco dopo le 17, ? stato un alimentari di via Macerata, piccolo piccolo, scaffalature di metallo, ritrovo di indiani del Punjab. ?Sono arrivati, hanno spaccato le vetrine e anche una porta accanto...?, spiega trafelato Sat Paul, 42 anni, da quattro a Roma, la famiglia ad Amritsar. ?C'era anche lui, quello con la maglia rossa, e altri due con il tatuaggio sulle braccia?. L'immigrato, scosso, ha riferito a caldo all'equipaggio del 113, arrivato per primo, che al negozio quel trio era gi? venuto tre giorni prima, a reclamare i soldi scippati a una donna del quartiere. ?Avevo detto che non ne sapevo nulla, ma quelli ribattevano che il ladro si era rifugiato da me...?. Cinque minuti dopo il gruppo, percorsa via del Pigneto, sbuca in via Ascoli Piceno. Simona Zappulla, giornalista dell'Agi che sta aspettando il suo turno da un parrucchiere all'angolo, li descrive cos?: ?Si incitavano a vicenda, avevano quelle traverse in mano, su una bandana ho visto una svastica...?.
Viene infranta la vetrata dell'alimentari di Kabir Nahayun, un bengalese di 48 anni, sposato con due figli. Bottiglie di vino rotte, preso di mira anche un frigo. ?Io mi sono riparato sotto il bancone?, spiega l'uomo. Nassim Gani, che telefona l? accanto nel call center, viene colpito in faccia. Anche l?, nel negozio di Istlam Seajaul, stessa scena: vetri infranti e minacce. Poi se ne vanno e un'abitante li fotografa. E le foto finiscono in mano al Commissariato di Porta Maggiore e alla Digos. ?Atto di gravit? inaudita che mi lascia sdegnato e che non passer? sotto silenzio?, dice il sindaco Gianni Alemanno. ?Xenofobia che suscita orrore?, insiste Piero Fassino mentre si aggiungono via via le proteste di Piero Marrazzo, presidente della Regione Lazio, e Nicola Zingaretti presidente della Provincia. Al Pigneto intanto si forma un piccolo corteo di protesta, luned? alle 18 seguir? un'altra manifestazione.
Roma, assalto ai negozi degli immigrati
In azione 20 giovani. Urla, spranghe e vetri infranti: ?Bastardi, andate via?. Alemanno: gravit? inaudita
ROMA ? Cappucci, bandane, qualche casco in testa. Un paio di spranghe. E soprattutto traverse di legno. Quindici, venti quanti i giovani che le impugnavano. Alla testa, per?, un quarantenne con una vistosa maglietta rossa. Gente del Prenestino con un secco messaggio per i tre piccoli commercianti immigrati dall'India e dal Bangladesh presi di mira, due alimentari e un call center: offese tipo ?Bastardi? e l'ingiunzione ?Andatevene via da qui?. Intanto, a sprangate, venivano infrante vetrine e colpiti interni di negozio, ferito lievemente a uno zigomo un bengalese che era in una cabina del call center. Un raid antimmigrati durato pochi minuti, in pieno pomeriggio, sabato nel popolare quartiere del Pigneto, tra la Casilina e Porta Maggiore. E qualche ora prima, nel corso della notte, aggredito, a poche centinaia di metri, di fronte alla sua abitazione sulla Casilina, Christian Floris, giornalista del portale Deegay. it a Roma.
Il primo negozio assalito, poco dopo le 17, ? stato un alimentari di via Macerata, piccolo piccolo, scaffalature di metallo, ritrovo di indiani del Punjab. ?Sono arrivati, hanno spaccato le vetrine e anche una porta accanto...?, spiega trafelato Sat Paul, 42 anni, da quattro a Roma, la famiglia ad Amritsar. ?C'era anche lui, quello con la maglia rossa, e altri due con il tatuaggio sulle braccia?. L'immigrato, scosso, ha riferito a caldo all'equipaggio del 113, arrivato per primo, che al negozio quel trio era gi? venuto tre giorni prima, a reclamare i soldi scippati a una donna del quartiere. ?Avevo detto che non ne sapevo nulla, ma quelli ribattevano che il ladro si era rifugiato da me...?. Cinque minuti dopo il gruppo, percorsa via del Pigneto, sbuca in via Ascoli Piceno. Simona Zappulla, giornalista dell'Agi che sta aspettando il suo turno da un parrucchiere all'angolo, li descrive cos?: ?Si incitavano a vicenda, avevano quelle traverse in mano, su una bandana ho visto una svastica...?.
Viene infranta la vetrata dell'alimentari di Kabir Nahayun, un bengalese di 48 anni, sposato con due figli. Bottiglie di vino rotte, preso di mira anche un frigo. ?Io mi sono riparato sotto il bancone?, spiega l'uomo. Nassim Gani, che telefona l? accanto nel call center, viene colpito in faccia. Anche l?, nel negozio di Istlam Seajaul, stessa scena: vetri infranti e minacce. Poi se ne vanno e un'abitante li fotografa. E le foto finiscono in mano al Commissariato di Porta Maggiore e alla Digos. ?Atto di gravit? inaudita che mi lascia sdegnato e che non passer? sotto silenzio?, dice il sindaco Gianni Alemanno. ?Xenofobia che suscita orrore?, insiste Piero Fassino mentre si aggiungono via via le proteste di Piero Marrazzo, presidente della Regione Lazio, e Nicola Zingaretti presidente della Provincia. Al Pigneto intanto si forma un piccolo corteo di protesta, luned? alle 18 seguir? un'altra manifestazione.
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