Ho appena finito di leggere aperta da Ace, che purtroppo ? sfociata in una bolgia nord vs sud, anche se le intenzioni erano certamente di discutere intorno ai manifestanti, piuttosto che riguarda agli stessi luoghi comuni che abbiamo in Italia da oltre 40anni. ( e poi nn siamo tradizionalisti...
)
Io sono un cittadino del "nord" di seconda generazione, nel senso che i miei nonni materni giunsero a milano ed ebbero a Milano mia madre, mentre il babbo ? 100% cremonese.
Allora di tutta la discussione, che rimprendo solo per citazione e nn per riaprirla sotto altra veste, 3 sono i fatti incontestabili:
a) la gente manifesta, perch? nn vuole le discariche
b) vi ? un'emergenza da risolvere comunque
c) al di fuori da dove accadono questi eventi, le informazioni giungono in maniera filtrata e fanno si che ci si faccia un'idea propbabilmente nn corrispondente alla relat?.
L'italia e il libano sono sostanzialmente uguali: vi ? un nord nel quale la presenza dello Stato ? attiva, e dal tenore di molti post di utenti veneti, trentini e firulani, pare pure che siano "ob torto collo" nel controllo stradale fin troppo zelanti, mentre vi ? una situazione differente al sud di questi due paesi:
Nel sud del libano difatti, comandano gli jesbollah, nel nostro mezzogiorno, la Mafia (che prende poi nomi diversi a seconda della regione, ma di fatto sono sempre criminali radicati su un territorio di cui sono abitanti indegeni).
Il problema ? realmente comune: sia nel Sud d'Italia che nel sud del Libano lo Stato ? assente, in maniere differenti ma ? assente e chi sostiene il contrario o ? miope, o in malafede. Questo nn lo dico come se fosse un'assioma totalizzante, ma come una realt? evidente, che poi nulla d'altro ?, che per? da fastidio a coloro che subiscono perch? si sparge sale su una ferita aperta, e infastidice chi nn vive quelle situazioni perch? nn riesce a capacitarsi che accadano cose cos? lontane da quello a cui ? abituato a vivere e a sentire, che altro nn pu? fare che dire: "alzatevi, svegliatevi, ribellatevi!!"
Ne sud del Libano gli jesbollah, comandano nn percH? vi sia una regione a statuto particolare che ha un proprio parlamento, proprie regole come pu? accadere nei Land tedeschi o nei cantoni svizzeri, ma perch? fisicamente lo Stato libanese nn c'?: e chi fa le veci dello Stato, senza peraltro alcuna investiture ufficiale, sono gli jesbollah. Loro organizzano il sistema sanitario, quello scolastico, il sistema di polizia, amministrano la giustizia, e hanno un piccolo esercito. Loro sono lo Stato per il sud del libano, e datoc he sono quellic he fattivamente si occupano delle persone e dei loro bisogni quando lanciano i razzi contro Israele, sono assecondati dalla popolazione, non eprch? quella popolazione sia cattiva, o deviata, ma semplcemenet eprch? quella popolazione si pu? relazionare solo con quel para-stato pleniponteziario, proprio perch? lo Stato vero l? non c'?, ce n'? un altro.
In maniera simile la situazione ? nel sud-italia: anche l? lo Stato non ? assente nel senso di inesistente, ma ? latitante, si proprio l'aggetivo dei boss mafiosi che nn sono catturati, latitante perch? lo Stato li nn pu? comandare, l? comanda altra gente, gente che si insinua negli apparati Statali e li paralizza, cos? da potere a loro piacimento operare perch? quella ? casa loro e l? comandano loro.
Quando per lavorare o si passa per l'intercessione di qualcuno oppure si emigra, l? nasce la mafia, il rapporto dei favoritismi e dello scambio, quando nelle aziende municipalizzate il controllo ? solo a favore di pochi, questi si fanno le discariche dove vogliono, pur non potendo secondo le leggi dello Stato, per? loro le vogliono e le fanno perch? coster? meno a loro non smaltire regolarmente un rifiuto, ma coster? di pi? epr lo Stato Paralizzato, e il maggior guadagno ripetto una impresa regolare? In parte in tasca e in parte per creare consenso, per dare quel po' di lavoro che fa si che si accettino quelle situazioni pur di non andare via dalla propria terra, dalle proprie madri, dai propri fartelli dai luoghi dove si ? nati e cresciuti.
Anche io sono favorevole che sia dia una brusca sterzata gi?, che si metta anche l'esercito: non lo si fece gi? dopo le stragi di Capaci e via D'amelio? e i suoi frutti in 15 anni sono stati copiosi, lo Stato, quello vero, faccia la sua parte con i maroni quadrati.
Molti razzisti li conobbi proprio del sud sia nei confronti degli stranieri che dei "nordisti..", quelli che dicevano "voi milanesi di m... siete razzisti..." erano cos? stolti da non accorgersi che con quel loro assioma, affrancavano noi milanesi dal vizio imputatoci facendolo ricadere tutto, il suo peso e il suo schifo su loro stessi.
Se lo stato (volutamente minuscolo) latita, altri prendono il suo posto e se creano consenso con le opere buone o con le botte verrano sempre sostenuti da chi beneficia e/o subisce, fosse solo con il silenzio omertoso del "io nn so", sta allo Stato tirare fuori gli attributi e fare il suo dovere, e noi che siamo pi? fortunati dobbiamo essere vigili, ma accogliere ed aiutare chi vive suo malgrado in questo racket permanente e invischiante, non dandogli le soluzioni come nel compito di matematica, ma sostenendolo nella lotta per la sua libert?.
![rolleyes](https://www.daidegasforum.com/core/images/smilies/rolleyes.png)
Io sono un cittadino del "nord" di seconda generazione, nel senso che i miei nonni materni giunsero a milano ed ebbero a Milano mia madre, mentre il babbo ? 100% cremonese.
Allora di tutta la discussione, che rimprendo solo per citazione e nn per riaprirla sotto altra veste, 3 sono i fatti incontestabili:
a) la gente manifesta, perch? nn vuole le discariche
b) vi ? un'emergenza da risolvere comunque
c) al di fuori da dove accadono questi eventi, le informazioni giungono in maniera filtrata e fanno si che ci si faccia un'idea propbabilmente nn corrispondente alla relat?.
L'italia e il libano sono sostanzialmente uguali: vi ? un nord nel quale la presenza dello Stato ? attiva, e dal tenore di molti post di utenti veneti, trentini e firulani, pare pure che siano "ob torto collo" nel controllo stradale fin troppo zelanti, mentre vi ? una situazione differente al sud di questi due paesi:
Nel sud del libano difatti, comandano gli jesbollah, nel nostro mezzogiorno, la Mafia (che prende poi nomi diversi a seconda della regione, ma di fatto sono sempre criminali radicati su un territorio di cui sono abitanti indegeni).
Il problema ? realmente comune: sia nel Sud d'Italia che nel sud del Libano lo Stato ? assente, in maniere differenti ma ? assente e chi sostiene il contrario o ? miope, o in malafede. Questo nn lo dico come se fosse un'assioma totalizzante, ma come una realt? evidente, che poi nulla d'altro ?, che per? da fastidio a coloro che subiscono perch? si sparge sale su una ferita aperta, e infastidice chi nn vive quelle situazioni perch? nn riesce a capacitarsi che accadano cose cos? lontane da quello a cui ? abituato a vivere e a sentire, che altro nn pu? fare che dire: "alzatevi, svegliatevi, ribellatevi!!"
Ne sud del Libano gli jesbollah, comandano nn percH? vi sia una regione a statuto particolare che ha un proprio parlamento, proprie regole come pu? accadere nei Land tedeschi o nei cantoni svizzeri, ma perch? fisicamente lo Stato libanese nn c'?: e chi fa le veci dello Stato, senza peraltro alcuna investiture ufficiale, sono gli jesbollah. Loro organizzano il sistema sanitario, quello scolastico, il sistema di polizia, amministrano la giustizia, e hanno un piccolo esercito. Loro sono lo Stato per il sud del libano, e datoc he sono quellic he fattivamente si occupano delle persone e dei loro bisogni quando lanciano i razzi contro Israele, sono assecondati dalla popolazione, non eprch? quella popolazione sia cattiva, o deviata, ma semplcemenet eprch? quella popolazione si pu? relazionare solo con quel para-stato pleniponteziario, proprio perch? lo Stato vero l? non c'?, ce n'? un altro.
In maniera simile la situazione ? nel sud-italia: anche l? lo Stato non ? assente nel senso di inesistente, ma ? latitante, si proprio l'aggetivo dei boss mafiosi che nn sono catturati, latitante perch? lo Stato li nn pu? comandare, l? comanda altra gente, gente che si insinua negli apparati Statali e li paralizza, cos? da potere a loro piacimento operare perch? quella ? casa loro e l? comandano loro.
Quando per lavorare o si passa per l'intercessione di qualcuno oppure si emigra, l? nasce la mafia, il rapporto dei favoritismi e dello scambio, quando nelle aziende municipalizzate il controllo ? solo a favore di pochi, questi si fanno le discariche dove vogliono, pur non potendo secondo le leggi dello Stato, per? loro le vogliono e le fanno perch? coster? meno a loro non smaltire regolarmente un rifiuto, ma coster? di pi? epr lo Stato Paralizzato, e il maggior guadagno ripetto una impresa regolare? In parte in tasca e in parte per creare consenso, per dare quel po' di lavoro che fa si che si accettino quelle situazioni pur di non andare via dalla propria terra, dalle proprie madri, dai propri fartelli dai luoghi dove si ? nati e cresciuti.
Anche io sono favorevole che sia dia una brusca sterzata gi?, che si metta anche l'esercito: non lo si fece gi? dopo le stragi di Capaci e via D'amelio? e i suoi frutti in 15 anni sono stati copiosi, lo Stato, quello vero, faccia la sua parte con i maroni quadrati.
Molti razzisti li conobbi proprio del sud sia nei confronti degli stranieri che dei "nordisti..", quelli che dicevano "voi milanesi di m... siete razzisti..." erano cos? stolti da non accorgersi che con quel loro assioma, affrancavano noi milanesi dal vizio imputatoci facendolo ricadere tutto, il suo peso e il suo schifo su loro stessi.
Se lo stato (volutamente minuscolo) latita, altri prendono il suo posto e se creano consenso con le opere buone o con le botte verrano sempre sostenuti da chi beneficia e/o subisce, fosse solo con il silenzio omertoso del "io nn so", sta allo Stato tirare fuori gli attributi e fare il suo dovere, e noi che siamo pi? fortunati dobbiamo essere vigili, ma accogliere ed aiutare chi vive suo malgrado in questo racket permanente e invischiante, non dandogli le soluzioni come nel compito di matematica, ma sostenendolo nella lotta per la sua libert?.
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