Molto spesso incontro qui (negli USA) persone che si dichiarano italiane pur non parlando una parola della lingua, non essendo mai state nel nostro paese ma grazie alla condizione Jure Sanguinis, che fa si che basti avere un bisnonno italiano per poter conseguire la cittadinanza.
Se da un lato fa piacere sapere che ci sono cosi' tante persone che ostentano con orgoglio la loro origine italiana, dall'altro devo ammettere, mio malgrado, che la cosa mi da un po' fastidio, soprattutto abitando in un paese dove la condizione Jure Sanguinis e' limitata ai genitori e non ai bisnonni.
Al di la dei vincoli legali, quali sono le caratteristiche "morali" o "etiche" minime che secondo voi dovrebbero qualificare la definizione di "italiano"?
Se da un lato fa piacere sapere che ci sono cosi' tante persone che ostentano con orgoglio la loro origine italiana, dall'altro devo ammettere, mio malgrado, che la cosa mi da un po' fastidio, soprattutto abitando in un paese dove la condizione Jure Sanguinis e' limitata ai genitori e non ai bisnonni.
Al di la dei vincoli legali, quali sono le caratteristiche "morali" o "etiche" minime che secondo voi dovrebbero qualificare la definizione di "italiano"?
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