MILANO - La bolla dei superstipendi a Piazza Affari continua a sfidare la forza di gravit?. La frenata degli indici (-7% l'S&P Mib nel 2007) e la bufera subprime non sono bastati a rallentare la corsa delle buste paga dei manager italiani. I 50 dirigenti pi? pagati del listino milanese si sono messi in tasca l'anno scorso quasi 300 milioni, il 29% in pi? del 2006 (le buste paga da lavoro dipendente sono cresciute del 2,3%). In dodici mesi la Borsa ha creato 150 nuovi milionari - nel 2003 erano "solo" 53 - con un boom che sembra in molti casi slegato dai risultati ottenuti sul campo dai Paperoni del mercato.
Il caso Telecom, da anni ? il Bengodi dei compensi made in Italy, ? emblematico. Il titolo ? in caduta libera (-7,8% nel 2007), gli utili frenano (-18%), il dividendo ? stato drasticamente tagliato. Eppure Riccardo Ruggiero, l'ad uscito di scena con una busta paga di oltre 17 milioni, si ? raddoppiato a 3,7 milioni il bonus per le performance aziendali. Benissimo ? andata anche a Giulia Ligresti, presidente e ad Premafin. La holding di famiglia, a dire il vero, non ha vissuto un 2007 particolarmente brillante: l'utile ? calato del 30%, le azioni del 22%. Lei per? si ? consolata con un congruo ritocco (+29%) alla busta paga, salita a 4,4 milioni di euro.
Dalle polizze al mattone, la musica non cambia. Prendiamo Luigi Zunino, numero uno e socio di controllo di Risanamento. I subprime e la crisi immobiliare hanno messo alle corde il suo gruppo. Il titolo ha lasciato sul terreno in 12 mesi pi? del 60%, il bilancio si ? chiuso con quasi 100 milioni di rosso. Lui stesso (pressato dalle banche creditrici) ha deciso di fare un passo indietro cercando un manager cui affidare le redini dell'impero. E lo stipendio? Quello non si tocca. Anzi. Nel 2007, malgrado tutto, ? stato rivisto al rialzo (+15%) a 4,5 milioni. La stessa busta paga, per dare un'idea di Jeroen Van Der Veer, numero uno di quella Shell che in Borsa capitalizza 2mila volte il valore di Risanamento.
L'elenco di compensi che si muovono in direzione opposta rispetto alle performance aziendali e ai titoli in Borsa potrebbe essere lunghissimo. Giampiero Pesenti ha guadagnato nel 2007 il 70% in pi? - 5,4 milioni - mentre le azioni e i conti della sua Italmobiliare hanno innestato la retromarcia. In casa Mediaset, invece, Fedele Confalonieri si ? regalato un aumento dell'8% malgrado Piazza Affari (-23%) non abbia proprio premiato il Biscione nel 2007. Piersilvio Berlusconi ? stato pi? discreto e ha mantenuto il suo aumento (+2,7% a 1,45 milioni) in linea con l'incremento del costo della vita.
La Cuccagna degli emolumenti made in Italy ? ancora pi? evidente se come pietra di paragone si utilizzano i "740" dei manager europei. Alessandro Profumo con i suoi 9,4 milioni (il 39% pi? del 2006 malgrado il titolo in frenata) ? il secondo banchiere pi? pagato d'Europa dopo Josef Ackermann (13,9) di Deutsche Bank. Una posizione forse meritata viste le dimensioni e il lavoro fatto da Unicredit. Stupisce invece un po' di pi? Aldo Bizzocchi, ad del Credito emiliano che con i suoi 4,7 milioni guadagna pi? di Francisco Gonzales (1,9) del Bbva e persino di Michael Geohegan della Hsbc (4,5). Il Belpaese monopolizza come accade ormai da anni la classifica delle tlc grazie alla generosit? di Telecom.
Ma si difende anche sul fronte assicurativo. Antoine Bernheim - contestato dagli hedge fund per la sua busta paga - con i suoi 5,2 milioni ? secondo in Europa solo a Don Shepard (7) della Ing. Ma surclassa i concorrenti pi? diretti Michael Dieckmann di Allianz (4,2) e Andrew Moss di Aviva (3,2), battuti anche da Jonella Ligresti (5) di Fondiaria. Tenendo conto anche dei bonus straordinari, poi, il tricolore torna a sventolare glorioso sul pennone pi? alto nel business delle polizze: Fondiaria ha premiato nel 2007 Fausto Marchionni per i suoi 40 anni in azienda con un superstipendio da 7,1 milioni.
(3 aprile 2008)
Il caso Telecom, da anni ? il Bengodi dei compensi made in Italy, ? emblematico. Il titolo ? in caduta libera (-7,8% nel 2007), gli utili frenano (-18%), il dividendo ? stato drasticamente tagliato. Eppure Riccardo Ruggiero, l'ad uscito di scena con una busta paga di oltre 17 milioni, si ? raddoppiato a 3,7 milioni il bonus per le performance aziendali. Benissimo ? andata anche a Giulia Ligresti, presidente e ad Premafin. La holding di famiglia, a dire il vero, non ha vissuto un 2007 particolarmente brillante: l'utile ? calato del 30%, le azioni del 22%. Lei per? si ? consolata con un congruo ritocco (+29%) alla busta paga, salita a 4,4 milioni di euro.
Dalle polizze al mattone, la musica non cambia. Prendiamo Luigi Zunino, numero uno e socio di controllo di Risanamento. I subprime e la crisi immobiliare hanno messo alle corde il suo gruppo. Il titolo ha lasciato sul terreno in 12 mesi pi? del 60%, il bilancio si ? chiuso con quasi 100 milioni di rosso. Lui stesso (pressato dalle banche creditrici) ha deciso di fare un passo indietro cercando un manager cui affidare le redini dell'impero. E lo stipendio? Quello non si tocca. Anzi. Nel 2007, malgrado tutto, ? stato rivisto al rialzo (+15%) a 4,5 milioni. La stessa busta paga, per dare un'idea di Jeroen Van Der Veer, numero uno di quella Shell che in Borsa capitalizza 2mila volte il valore di Risanamento.
L'elenco di compensi che si muovono in direzione opposta rispetto alle performance aziendali e ai titoli in Borsa potrebbe essere lunghissimo. Giampiero Pesenti ha guadagnato nel 2007 il 70% in pi? - 5,4 milioni - mentre le azioni e i conti della sua Italmobiliare hanno innestato la retromarcia. In casa Mediaset, invece, Fedele Confalonieri si ? regalato un aumento dell'8% malgrado Piazza Affari (-23%) non abbia proprio premiato il Biscione nel 2007. Piersilvio Berlusconi ? stato pi? discreto e ha mantenuto il suo aumento (+2,7% a 1,45 milioni) in linea con l'incremento del costo della vita.
La Cuccagna degli emolumenti made in Italy ? ancora pi? evidente se come pietra di paragone si utilizzano i "740" dei manager europei. Alessandro Profumo con i suoi 9,4 milioni (il 39% pi? del 2006 malgrado il titolo in frenata) ? il secondo banchiere pi? pagato d'Europa dopo Josef Ackermann (13,9) di Deutsche Bank. Una posizione forse meritata viste le dimensioni e il lavoro fatto da Unicredit. Stupisce invece un po' di pi? Aldo Bizzocchi, ad del Credito emiliano che con i suoi 4,7 milioni guadagna pi? di Francisco Gonzales (1,9) del Bbva e persino di Michael Geohegan della Hsbc (4,5). Il Belpaese monopolizza come accade ormai da anni la classifica delle tlc grazie alla generosit? di Telecom.
Ma si difende anche sul fronte assicurativo. Antoine Bernheim - contestato dagli hedge fund per la sua busta paga - con i suoi 5,2 milioni ? secondo in Europa solo a Don Shepard (7) della Ing. Ma surclassa i concorrenti pi? diretti Michael Dieckmann di Allianz (4,2) e Andrew Moss di Aviva (3,2), battuti anche da Jonella Ligresti (5) di Fondiaria. Tenendo conto anche dei bonus straordinari, poi, il tricolore torna a sventolare glorioso sul pennone pi? alto nel business delle polizze: Fondiaria ha premiato nel 2007 Fausto Marchionni per i suoi 40 anni in azienda con un superstipendio da 7,1 milioni.
(3 aprile 2008)
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