PISA. Per la cosiddetta pillola del giorno dopo non c'? obiezione di coscienza che tenga. Non ? un farmaco abortivo ma un anticoncezionale e perci? nessun medico pu? rifiutarsi di prescriverlo. Lo ha ribadito a chiare lettere anche il consiglio regionale toscano appena un mese fa con una delibera che avverte i medici che non fornire la pillola a chi la chiede si configura come un reato: quello di interruzione di pubblico servizio. Ci? nonostante a Pisa ci sono dottori che quella pasticca non la vogliono dare. Adesso rischiano grosso: una sanzione disciplinare dell'azienda sanitaria locale e soprattutto una denuncia alla magistratura. Sono i dottori della guardia medica e del pronto soccorso in cui si sono imbattute due ragazze che, dopo rapporti sessuali a rischio, avevano bisogno di quel tipo di anticoncenzionale. Le loro esperienze - una risale alla vigilia di Pasqua, l'altra alla notte tra mercoled? e gioved? scorso - sono state segnalate all'Asl 5 che ha immediatamente avviato un'indagine interna. La prima storia vede protagonista una studentessa poco pi? che ventenne.
? la vigilia di Pasqua, la ragazza insieme al fidanzato si reca alla guardia medica del villaggio "I Passi" ma davanti al portone trova un cartello che dice pi? o meno cos?: "Presso questo ufficio non viene prescritta la cosiddetta pillola del giorno dopo". ?Erano le 2 di notte - racconta la giovane - non potevo trovare n? il mio medico n? la mia ginecologa. Allora siamo corsi al pronto soccorso ma anche l? ci ? stata chiusa la porta in faccia: ci hanno spiegato che avremmo dovuto aspettare le sei di mattina perch? il medico di guardia a quell'ora era anche lui un obiettore di coscienza e non ci avrebbe mai prescritto la pillola?. Cos? solo all'alba la ragazza riesce a ricevere il farmaco, per il quale tra l'altro deve pagare un ticket di 25 euro che non sarebbe stato necessario se avesse potuto ottenere la pillola presso la guardia medica. La pillola - come dimostra uno studio dell'Organizzazione mondiale della sanit? - ? tanto pi? efficace quanto prima viene assunta. Dieci ore sono un periodo ancora sufficiente a garantire un'efficacia adeguata da parte dell'anticoncezionale. Ma per la ragazza le ore trascorse sono state comunque troppe e la paura continua ad angosciarla. Il secondo caso segnalato all'Asl ? di pochi giorni dopo.
Stavolta la ragazza si fa accompagnare da un'amica: arrivano di sera al pronto soccorso dove per? c'? una serie di emergenze che hanno la precedenza. Un'infermiera suggerisce alla giovane di fare riferimento alla guardia medica, in modo da non perdere tempo. ?Abbiamo telefonato alla guardia medica - ricorda la giovane - ma la risposta ? stata agghiacciante: ci hanno risposto di restare pure al pronto soccorso perch? tanto l? nessuno dei medici ci avrebbe prescritto la pillola?. Anche l'infermiera del Santa Chiara, a quel punto, non ha potuto fare altro che consigliare di attendere o risolvere il problema autonomamente. Un parente, medico, dell'amica, svegliato in piena notte, risolve il problema prima che sia troppo tardi. Sui due episodi l'azienda sanitaria locale ha avviato un'indagine interna. ? lo stesso responsabile del servizio Guardie mediche Mauro Maccari a seguirla personalmente. Primo obiettivo ? identificare con certezza i medici che si sono rifiutati di prescrivere la pillola e chiarire i vari aspetti della vicenda, a cominciare dal cartello che la ragazza ha visto sulla porta della guardia medica (l'azienda tra l'altro vieta l'apposizione di cartelli se non autorizzati).
C'? un fatto che potrebbe risultare decisivo nella definizione delle responsabilit? su quello che ? successo. Da poco pi? di un anno, come ricorda il presidente dell'ordine dei medici di Pisa Giuseppe Figlini, il comitato di bioetica ha introdotto la possibilit? di una cosiddetta clausola di coscienza: ovvero - fermo restando che la pillola del giorno non ? un farmaco abortivo e perci? appellarsi all'obiezione di coscienza non ? consentito - chi proprio non se la sente di prescriverla pu? non farlo purch? metta in condizione il paziente di ottenere quello che chiede nei tempi e nei termini stabiliti. Ma questo presuppone una preventiva comunicazione all'azienda. Nessun medico per? - spiegano dall'Asl - ha mai comunicato ufficialmente il suo disagio rispetto a questo tipo di prescrizione n? tantomeno si ? appellato alla clausola di coscienza.(01 aprile 2008)
LaRepubblica
Spero che se li inculino pesantemente a sti due medici qua.....mi si buca un preservativo e per colpa di un imbecille rischio di dover far abbortire la mia donna? che non e' una passeggiata di salute, da un punto di vista fisico ed emotivo...
? la vigilia di Pasqua, la ragazza insieme al fidanzato si reca alla guardia medica del villaggio "I Passi" ma davanti al portone trova un cartello che dice pi? o meno cos?: "Presso questo ufficio non viene prescritta la cosiddetta pillola del giorno dopo". ?Erano le 2 di notte - racconta la giovane - non potevo trovare n? il mio medico n? la mia ginecologa. Allora siamo corsi al pronto soccorso ma anche l? ci ? stata chiusa la porta in faccia: ci hanno spiegato che avremmo dovuto aspettare le sei di mattina perch? il medico di guardia a quell'ora era anche lui un obiettore di coscienza e non ci avrebbe mai prescritto la pillola?. Cos? solo all'alba la ragazza riesce a ricevere il farmaco, per il quale tra l'altro deve pagare un ticket di 25 euro che non sarebbe stato necessario se avesse potuto ottenere la pillola presso la guardia medica. La pillola - come dimostra uno studio dell'Organizzazione mondiale della sanit? - ? tanto pi? efficace quanto prima viene assunta. Dieci ore sono un periodo ancora sufficiente a garantire un'efficacia adeguata da parte dell'anticoncezionale. Ma per la ragazza le ore trascorse sono state comunque troppe e la paura continua ad angosciarla. Il secondo caso segnalato all'Asl ? di pochi giorni dopo.
Stavolta la ragazza si fa accompagnare da un'amica: arrivano di sera al pronto soccorso dove per? c'? una serie di emergenze che hanno la precedenza. Un'infermiera suggerisce alla giovane di fare riferimento alla guardia medica, in modo da non perdere tempo. ?Abbiamo telefonato alla guardia medica - ricorda la giovane - ma la risposta ? stata agghiacciante: ci hanno risposto di restare pure al pronto soccorso perch? tanto l? nessuno dei medici ci avrebbe prescritto la pillola?. Anche l'infermiera del Santa Chiara, a quel punto, non ha potuto fare altro che consigliare di attendere o risolvere il problema autonomamente. Un parente, medico, dell'amica, svegliato in piena notte, risolve il problema prima che sia troppo tardi. Sui due episodi l'azienda sanitaria locale ha avviato un'indagine interna. ? lo stesso responsabile del servizio Guardie mediche Mauro Maccari a seguirla personalmente. Primo obiettivo ? identificare con certezza i medici che si sono rifiutati di prescrivere la pillola e chiarire i vari aspetti della vicenda, a cominciare dal cartello che la ragazza ha visto sulla porta della guardia medica (l'azienda tra l'altro vieta l'apposizione di cartelli se non autorizzati).
C'? un fatto che potrebbe risultare decisivo nella definizione delle responsabilit? su quello che ? successo. Da poco pi? di un anno, come ricorda il presidente dell'ordine dei medici di Pisa Giuseppe Figlini, il comitato di bioetica ha introdotto la possibilit? di una cosiddetta clausola di coscienza: ovvero - fermo restando che la pillola del giorno non ? un farmaco abortivo e perci? appellarsi all'obiezione di coscienza non ? consentito - chi proprio non se la sente di prescriverla pu? non farlo purch? metta in condizione il paziente di ottenere quello che chiede nei tempi e nei termini stabiliti. Ma questo presuppone una preventiva comunicazione all'azienda. Nessun medico per? - spiegano dall'Asl - ha mai comunicato ufficialmente il suo disagio rispetto a questo tipo di prescrizione n? tantomeno si ? appellato alla clausola di coscienza.(01 aprile 2008)
LaRepubblica
Spero che se li inculino pesantemente a sti due medici qua.....mi si buca un preservativo e per colpa di un imbecille rischio di dover far abbortire la mia donna? che non e' una passeggiata di salute, da un punto di vista fisico ed emotivo...
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