Mi sembra giusto ed ? rivolto a tutti....quindi in strada occhio, un consiglio visto che sono sempre in strada....in prossimit? degli incroci rallentate e fatevi vedere con un lampeggio e suonate pi? volte, non state troppo appicicati alla macchina e sopratutto non di fianco... e guidate sempre el centro della vettura, dove c'? lo specchietto...e lampeggiate insomma fatevi vedere, guidate sempre al centro della strada.... non troppo a destra.... potresti trovare un ciclista...purtroppo ? cosi.... e non sulla linea di mezzeria della strada con il rischio di invadere l'altra corsia, e fare un frontale!
Basta l'immagine del sole sull'Italia nelle previsioni del tempo per far dimenticare le temperature rigide dell'inverno e gi? da met? settimana gli amici (soprattutto chi vuole "conoscere" la moto nuova) iniziano a programmare le prime vere uscite sulle strade pi? belle della regione.
Un opportuno controllo preliminare (livello dei liquidi, freni e dischi, stato dei pneumatici, controllo e lubrificazione della catena!!!) poi una leggera pressione sullo starter... e la sentiamo "cantare". Un minuto di riscaldamento da fermo (il tempo di controllare se il casco ? ben allacciato, le luci accese, stop e frecce funzionanti) poi si pu? partire con l'accortezza di mantenere il motore a regimi (non r?gimi come spesso si sente dire) bassi e medi, nei primi 10 minuti (il motore e le altre parti meccaniche devono raggiungere la temperatura ottimale di esercizio gradualmente).
Prima di ruotare (sempre gradualmente !!!) la manopola del gas bisogna ricordare:
1) Le strade sono in condizioni pessime (umidit?, ghiaccio, sale, terra, fondo sconnesso).
2) La moto si comporta in modo "anomalo" (il freddo, aumentando la densit? dei fluidi, rende le sospensioni pi? rigide mentre in certe condizioni andrebbero ammorbidite come sul bagnato).
I pneumatici (soprattutto quelli "racing") non entrano in temperatura ottimale e possono perdere aderenza anche senza "avvertire" (fenomeno molto insidioso!) soprattutto se manopola del gas e freno anteriore vengono usati come l'interruttore della luce anzich? con gradualit? e sensibilit?.
In strada ? sempre consigliabile una guida "soft" anche viaggiando "allegramente"; un buon pilota ricerca sempre la gradualit? in tutte le manovre (accelerazioni, frenate, pieghe e "traiettorie di sicurezza"), utilizza opportunamente il freno posteriore (che avverte precocemente in caso di scarsa aderenza!) ed il freno anteriore (con molta accortezza!): la "pinzata" e la perdita di aderenza del pneumatico anteriore ? una delle cause pi? frequenti di caduta (? diffusa l'abitudine di utilizzare solo il freno anteriore anche in curva o addirittura per una uscita larga in curva)
Ricercare sempre delle "traiettorie di sicurezza".
Autocontrollo: anche se noi non lo percepiamo, in inverno perdiamo il feeling con la moto perch? la utilizziamo pi? raramente o soltanto per brevi tratti, perci? perdiamo la padronanza per accelerazioni, frenate e pieghe, insomma perdiamo l'occhio, l'orecchio, il tatto e soprattutto la precisione dei movimenti pi? fini, come accade ad un pianista o ad un atleta fuori allenamento.
Il cervello, gli organi dell'equilibrio e gli apparati neuro muscolari che insieme regolano la coordinazione necessaria alla guida (soprattutto la guida di una moto) sono complessi e delicati e possono "stararsi" anche per una banale influenza, una otite o per una labirintite e talvolta occorrono mesi per un completo recupero.
Massima attenzione nei primi 1000 km (i fine settimana di Marzo, Aprile, Maggio).
Quando viene ripresa la moto, dopo una "astinenza"di alcuni mesi, la voglia di dare gas ? talmente "prorompente" che spinge a mollare i freni... anche quelli del "buon senso"(prima di accendere il motore accendere il cervello!). L'euforia primaverile" non deve far dimenticare i fattori di rischio sopra elencati ai quali spesso si aggiunge la scarsa conoscenza di una moto nuova.
L'idea confortante di avere di fronte la primavera, l'estate e l'autunno, per viaggiare sulle strade pi? belle d'Italia aiuter? a ruotare il polso da piloti (con entusiasmo cosciente) e la voglia prorompente di dare gas... (che tutti abbiamo!!!) potr? essere sfogata al momento opportuno e nel posto opportuno... un autodromo dove vi ? una "riserva di sicurezza" (al contrario delle strade italiane). Se l'esuberanza non ? sotto il controllo del buon senso, le probabilit? di un crash divengono talmente concrete che la "bella stagione" rischia di essere impegnata con il meccanico o con il carrozziere... se va bene!
4) L'abbigliamento deve proteggere dal freddo e da eventuali cadute: ? consigliabile un abbigliamento invernale con protezioni (paraschiena, para gomiti, ecc.) oppure la tuta di pelle con giacchetto, una tuta impermeabile e, ovviamente, dei buoni guanti.
5) Un utile accorgimento ? quello di assicurarsi una buona idratazione generale, con assunzione di bevande calde (non alcoliche) anche con soste. L'organismo per mantenere costante la temperatura interna utilizza vari meccanismi, fra cui la vasodilatazione cutanea e la sudorazione quando ? caldo e la vasocostrizione cutanea quando ? freddo;
Basta l'immagine del sole sull'Italia nelle previsioni del tempo per far dimenticare le temperature rigide dell'inverno e gi? da met? settimana gli amici (soprattutto chi vuole "conoscere" la moto nuova) iniziano a programmare le prime vere uscite sulle strade pi? belle della regione.
Un opportuno controllo preliminare (livello dei liquidi, freni e dischi, stato dei pneumatici, controllo e lubrificazione della catena!!!) poi una leggera pressione sullo starter... e la sentiamo "cantare". Un minuto di riscaldamento da fermo (il tempo di controllare se il casco ? ben allacciato, le luci accese, stop e frecce funzionanti) poi si pu? partire con l'accortezza di mantenere il motore a regimi (non r?gimi come spesso si sente dire) bassi e medi, nei primi 10 minuti (il motore e le altre parti meccaniche devono raggiungere la temperatura ottimale di esercizio gradualmente).
Prima di ruotare (sempre gradualmente !!!) la manopola del gas bisogna ricordare:
1) Le strade sono in condizioni pessime (umidit?, ghiaccio, sale, terra, fondo sconnesso).
2) La moto si comporta in modo "anomalo" (il freddo, aumentando la densit? dei fluidi, rende le sospensioni pi? rigide mentre in certe condizioni andrebbero ammorbidite come sul bagnato).
I pneumatici (soprattutto quelli "racing") non entrano in temperatura ottimale e possono perdere aderenza anche senza "avvertire" (fenomeno molto insidioso!) soprattutto se manopola del gas e freno anteriore vengono usati come l'interruttore della luce anzich? con gradualit? e sensibilit?.
In strada ? sempre consigliabile una guida "soft" anche viaggiando "allegramente"; un buon pilota ricerca sempre la gradualit? in tutte le manovre (accelerazioni, frenate, pieghe e "traiettorie di sicurezza"), utilizza opportunamente il freno posteriore (che avverte precocemente in caso di scarsa aderenza!) ed il freno anteriore (con molta accortezza!): la "pinzata" e la perdita di aderenza del pneumatico anteriore ? una delle cause pi? frequenti di caduta (? diffusa l'abitudine di utilizzare solo il freno anteriore anche in curva o addirittura per una uscita larga in curva)
Ricercare sempre delle "traiettorie di sicurezza".
Autocontrollo: anche se noi non lo percepiamo, in inverno perdiamo il feeling con la moto perch? la utilizziamo pi? raramente o soltanto per brevi tratti, perci? perdiamo la padronanza per accelerazioni, frenate e pieghe, insomma perdiamo l'occhio, l'orecchio, il tatto e soprattutto la precisione dei movimenti pi? fini, come accade ad un pianista o ad un atleta fuori allenamento.
Il cervello, gli organi dell'equilibrio e gli apparati neuro muscolari che insieme regolano la coordinazione necessaria alla guida (soprattutto la guida di una moto) sono complessi e delicati e possono "stararsi" anche per una banale influenza, una otite o per una labirintite e talvolta occorrono mesi per un completo recupero.
Massima attenzione nei primi 1000 km (i fine settimana di Marzo, Aprile, Maggio).
Quando viene ripresa la moto, dopo una "astinenza"di alcuni mesi, la voglia di dare gas ? talmente "prorompente" che spinge a mollare i freni... anche quelli del "buon senso"(prima di accendere il motore accendere il cervello!). L'euforia primaverile" non deve far dimenticare i fattori di rischio sopra elencati ai quali spesso si aggiunge la scarsa conoscenza di una moto nuova.
L'idea confortante di avere di fronte la primavera, l'estate e l'autunno, per viaggiare sulle strade pi? belle d'Italia aiuter? a ruotare il polso da piloti (con entusiasmo cosciente) e la voglia prorompente di dare gas... (che tutti abbiamo!!!) potr? essere sfogata al momento opportuno e nel posto opportuno... un autodromo dove vi ? una "riserva di sicurezza" (al contrario delle strade italiane). Se l'esuberanza non ? sotto il controllo del buon senso, le probabilit? di un crash divengono talmente concrete che la "bella stagione" rischia di essere impegnata con il meccanico o con il carrozziere... se va bene!
4) L'abbigliamento deve proteggere dal freddo e da eventuali cadute: ? consigliabile un abbigliamento invernale con protezioni (paraschiena, para gomiti, ecc.) oppure la tuta di pelle con giacchetto, una tuta impermeabile e, ovviamente, dei buoni guanti.
5) Un utile accorgimento ? quello di assicurarsi una buona idratazione generale, con assunzione di bevande calde (non alcoliche) anche con soste. L'organismo per mantenere costante la temperatura interna utilizza vari meccanismi, fra cui la vasodilatazione cutanea e la sudorazione quando ? caldo e la vasocostrizione cutanea quando ? freddo;
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