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Vittime della droga,cosa ne pensate?

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    #211
    Originally posted by Giulius999 View Post
    in africa si tirano la colla perch? hanno fame Dani..ma fame fame..

    ovvio che la soluzione facile non esiste, ma sono e restano persone come noi
    Hanno fame e barattano / rubanop la colla per tirarsela????

    Se hai fame baratti ci? che hai per un tozzo di pane ... non per non fare un caxxo tutto il giorno, sballato dai vapori della colla

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      #212
      Originally posted by Giulius999 View Post
      in africa si tirano la colla perch? hanno fame Dani..ma fame fame..

      ovvio che la soluzione facile non esiste, ma sono e restano persone come noi
      Giulius ... fai un viaggio in un paese qualsiasi del terzo mondo ... capirai svariate cose . Credimi .

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        #213
        Originally posted by Toledo View Post
        Se hai fame baratti ci? che hai per un tozzo di pane ... non per non fare un caxxo tutto il giorno, sballato dai vapori della colla
        Sbagliato ... hai fame = LAVORI CAXXO!!

        Non c'? lavoro ? tutte palle ... coltivi la terra e vivi ugualmente !

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          #214
          Originally posted by Lele-R1-Crash View Post
          Giulius il fatto che uno di noi si faccia un giudizio non la vedo uan cosa negativa ... io per esempio giudico molto male i drogati , i gay (io uso solitamente altri termini ma poi arriva il moralista a menarla) ecc ecc . Questo pero' e' cosa mia che non si riflette in un comportamento scorretto verso loro . Anzi se un drogato mi chiedesse una mano e' anche facile che nel miopossibile gliela dia . Avere un giudizio per quanto estremamente negativo , non nuoce a nessuno ed e' mio diritto poter pensare ed avere valutazioni personali su cio' che mi circonda. Ed a questo diritto non e' giusto rinunciare ... significherebbe diventare automi .
          liberissimo di farlo, io personalmente preferisco conoscere, prima di giudicare.
          ma la libertà d'opinione mi sembra legittima.

          Io ho portato la mia esperienza e la mia opinione, e sinceramene sono rimasto molto deluso da alcuni modi di pensare..ma ognuno ha il suo

          se non altro ne abbiamo parlato in modo civile senza scannarci
          Last edited by Giulius999; 25-03-08, 10:13.

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            #215
            Originally posted by zoom View Post
            Beh sinceramente mi sento di quotare con tutto me stesso tutto il discorso fatto da Giuliuss, il quale stimo ancora di pi?.. anzi lo amo :giulius:

            Ci sono davvero tantissime..anzi troppe variabili che possono portare alla droga, ogni caso ? diverso dall'altro.. esistono mille sfacettature e mille casi.. dove magari una persona pu? reagire in maniera senza entrarci.. e un altra ci finisce dentro.. ma non per questo lo reputo una NON persona...

            Per quella ragazza.. mi spiace che sia morta cos? giovane

            Ettore.. solo una cosa.. conosco davvero tante persone che proprio alla naja hanno iniziato

            ciao caro LUCIO

            ? successo, non lo nego
            ma ? per questo che, non a caso, ho scritto naja COME e DOVE dico io

            ettore

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              #216
              Originally posted by Toledo View Post
              Hanno fame e barattano / rubanop la colla per tirarsela????

              Se hai fame baratti ci? che hai per un tozzo di pane ... non per non fare un caxxo tutto il giorno, sballato dai vapori della colla
              stai scherzando?

              Originally posted by Lele-R1-Crash View Post
              Giulius ... fai un viaggio in un paese qualsiasi del terzo mondo ... capirai svariate cose . Credimi .
              lele, abbiamo un villaggio in kenya, cosa dovrei capire?

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                #217
                quando andavo in universita' feci economia politica 1 e 2, venen a farci visita un missionario che ha passato 30 anni della sua vita in africa in varie zone ( non ricordo il nome del personaggio ma era uno abbastanza famoso)... beh il problema dei paesi del 3° mondo .. oltre agli ovvi limiti ambientali è la rassegnazione e la pigrizia. le loro opere di solidarieta' none rano piu' improntate sulla carita' pecuniaria che andava sperperata in cazzate, bensi l'educazione a produrre, coltivare, progredire.. anche con poco ma a tal punto da rendere ogni famiglia indipendente e solidale col prossimo... sembra assurdo ma in quei paesi la solidarieta' col vicino di casa è pari a zero.... ci faceva esempi di gente che amamzzava il vicino di casa per prenderglòi il denaro sufficiente ad acquistare qualche birra !

                il discorso dei drogati è al pari assurdo: ho dei problemi, li risolvo aumentando i problemi

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                  #218
                  Parla Charles, voce bassa, sguardo sguardo basso, una balbuzie timida: "A casa mia non c'era da mangiare, cos? incominciai ad andarmene per strada. Avevo 11 anni. Andavo al mercato, cercavo nei secchi: un mango, un cavolo. Me li mangiavo. Mi unii ad altri bambini, eravamo una decina. Vedevo gli altri sniffare la colla e presto mi fecero provare. Mi sentii bene: dai un gran respiro e poi ti senti bene. Vedi il mondo che gira (un altro bambino ha detto: "Senza colla hai freddo, hai fame, pensi troppo"). Poi, quando nella testa l'effetto della colla finisce, vai al mercato a cercare qualcosa da mangiare. Per comprare la colla vendevo ossa. Ossa che trovavo nei rifiuti e che servono per fare mangime oppure sapone. La colla ? cara, costa 5 scellini la bottiglietta (8 centesimi di euro). Vai da uno che te la vende, paghi e lui ti riempie la boccetta".

                  La strada, la fame, la colla, per letto un foglio di cartone e per scaldarsi i corpi degli altri bambini. La storia di Charles ? simile a quella di migliaia di altri. Decine di migliaia. Quanti sono in tutto il Kenya nessuno lo sa. Chi dice sessantamila nella sola capitale; chi il doppio o addirittura il triplo. Un gruppo di organizzazioni umanitarie sta tentando un censimento nazionale che non sar? finito prima di marzo. Per accorgersi che sono tanti basta girare il centro di Nairobi, fermarsi a un semaforo rosso e vedere la macchina subito circondata da mani tese. Qualcuno vende cartocci di noccioline sui marciapiedi. Altri, che non avranno dieci anni, portano sulle spalle un piccolo di pochi mesi, un fratellino, e chiedono l'elemosina. A sera, quando gli uffici si svuotano, i passanti scompaiono, le vie si fanno buie e pericolose e i guardiani notturni prendono posizione davanti agli ingressi con le loro grosse mazze di legno, i bambini di strada si accoccolano in un androne, gli uni addosso agli altri, la pancia vuota, le gambe fredde, i piedi nudi. E la colla nella testa: il loro modo di comprarsi un sogno.

                  Nessuno li ha ancora contati tutti, ma molte cose si sanno con certezza di loro. Per esempio che il loro numero non cessa di crescere. Spiega Charles Otieno, un giovane uomo che ha dedicato la sua vita all'educazione dei bambini di strada: "Il fenomeno, che prima era circoscritto ai grandi centri urbani, ? ormai nazionale. Gli street children sono anche nelle cittadine rurali. Aumentano perch? i fattori che li producono lavorano a pieno ritmo.

                  La societ? africana tradizionale si ? disintegrata. Dava sicurezza, perch? era la collettivit?, la comunit?, ad assumersi la responsabilit? per gli individui. I bambini non era soltanto figli dei loro genitori; erano figli del villaggio. Questo non esiste pi?: ciascuno ? costretto a badare a se stesso. Nessuno pu? pi? permettersi di pensare anche agli altri. Tre quarti degli abitanti di Nairobi vivono nelle baracche, e le baraccopoli scoppiano, sono ormai troppo piene. Non c'? casa; non c'? fogne n? salute; non c'? lavoro. Non ci sono soldi per il mangiare, la scuola, i vestiti. Se va bene puoi dare ai tuoi figli un pasto al giorno. La famiglia non regge a queste condizioni durissime". Un tempo i padri facevano di tutto per trattenere i figli a casa; adesso sono loro a spingerli sulla strada, dove hanno pi? possibilit? di sopravvivere che tra le pareti domestiche. "E poi c'? l'Aids", continua Charles Otieno. "Lo metto al secondo posto, ma i suoi effetti sono devastanti. Ci sono oggi in Kenya seicentomila orfani dell'Aids. Seicentomila. E il loro numero aumenta molto in fretta.

                  Orfani diversi da quelli di una volta, perch? la malattia non uccide soltanto un genitore. Muore uno, poi l'altro. Poi i parenti. L'infezione dilaga, le contrade vengono decimate, le comunit? distrutte. E questi bambini non hanno letteralmente pi? nessuno". Dieci anni fa, il Kenya ignorava cosa fossero i bambini di strada. Era un fenomeno sudamericano; l'Africa sapeva provvedere ai suoi piccoli. Se non c'era un padre o una madre c'era sempre uno zio, un vicino, un villaggio. A Nairobi c'erano tutt'al pi? i parking boys, che aiutavano gli automobilisti a trovare un parcheggio in cambio di una mancia. E poi, in pochi anni, in un arco di tempo che avrebbe trovato impreparato anche un governo meno inetto o corrotto di quello kenyano, hanno dilagato e sono presto diventati legione.

                  Oggi sono una generazione intera, che cresce senza educazione, senza norme, senza amore e annuncia un futuro terrificante. Le storie di Charles, di Samuel, Simon e delle loro migliaia di compagni di sventura si assomigliano tutte ma poi nelle pieghe della narrazione una frase colpisce e si scolpisce. Samuel per esempio racconta della morte del padre, della fuga della madre tornata al villaggio natale in Uganda, di come uno zio si occup? di lui e di due sue sorelle finch? si spos?, ebbe a sua volta quattro bambini e scacci? di casa i nipoti. Allora i tre reietti, guidati da Samuel quattordicenne, trovarono ospitalit? da un vicino, un "buon samaritano", che faceva il guardiano notturno e lasciava perci? vuoto il suo letto di notte. E per mangiare come facevate? Risposta: "Il mangiare era il solo problema". Il solo problema! Simon invece, quando il padre perse il lavoro di autista, si mise a raccogliere bottiglie di bibite vuote. In una giornata buona ne trovava una ventina, che a 3 scellini l'una faceva un totale di 60 (poco meno di un euro). Per? quando tornava a casa la sera il padre lo picchiava, perch? si vergognava di mandare quel figlio per strada.

                  Ma la storia non ? tutta qui. A dire intera la verit?, Charles, Samuel e Simon non sono pi? bambini di strada. Sono dei fortunati. Sono degli ex. Come nelle favole, davvero, la loro storia ha avuto un lieto fine. Hanno incontrato qualcuno che si ? preso cura di loro. Che d? loro una casa, cibo, vestiti, che gli paga la scuola. Hanno smesso di sniffare, hanno incominciato a studiare. Ricambiano con risultati meravigliosi: primi nella loro classe, primi dell'intera scuola (Samuel e Simon). Vogliono diventare dottori (Charles e Simon) o uomini politici (Samuel). Non dormono pi? al freddo, non si cibano frugando nei mucchi di rifiuti, non vendono i vuoti delle Fanta e delle CocaCola per comprarsi la colla, non girano pi? per la citt? in bande di cinque o dieci, vestiti di stracci e con la mano tesa per l'elemosina ai semafori. Ma i fortunati come loro sono pochi. Molto pochi. Il gran numero ? ancora l? fuori, nel freddo, nella fame, nel buio dove ? impossibile, anche aguzzando gli occhi, intravedere un futuro.

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                    #219
                    Originally posted by schwarz View Post
                    In ogni caso al di la delle variabili nessuna ne giustifica l'uso secondo me, se poi per sfuggire ai problemi preferisci l'autodistruzione non si pretenda di diventare "vittime" e creare problemi ad altri
                    Una vita che si spegne ? sempre grave, ma non si pu? nemmeno giustificare sempre tutto, io questa abitudine che la morte pulisca tutto non la capisco prorio
                    Se ha scelto di drogarsi (qualunque sia il problema e se non ? stata costretta) ? una decisione sua di cui ha pagato le conseguenze
                    Beh Io non ho detto che giustifico tutto..ma che sicuramente moltissime volte si parla senza sapere cosa c'? dietro.. (tante volte lo faccio anchio sbagliando)

                    Originally posted by Lele-R1-Crash View Post
                    Ecco ...

                    No perche' qui pare che e' colpa di tutti fuorche' dell'interessato se uno si droga ...

                    Secondo me nel momento in cui si e' capaci di intendere e volere e' legittimo pensare che ognuno si debba assumere le proprie responsabilit? e continuando a reputare normali persone che hanno deviazioni sessuali o che scelgono liberamente di buttare la propria vita nel cesso con la droga - Io posso sembrare crudo ed insensibile ma non e' cosi in quanto non negherei l'aiuto a nessuno di queste persone ... resta pero' che ho un cervello e reputo doveroso usarlo ... azione la quale mi suggerisce che queste persone sono su una via sbagliata.

                    Leggere che zoom dice che un drogato e' normale mi fa venire i brividi
                    Per me ? una persona normale.. come lo sono io.. come lo sei tu.. e come sono tutte le persone del mondo.
                    Io e te abbiamo sempre avuto idee molto diverse.. anche a me vengono i brividi a volte quando leggo altre cose.. ma ognuno alla fine ha le sue idee.. che siano giuste o sbagliate.. ovviamente per il giusto o sbagliato viene dato dalla persona e non in maniera oggettiva.

                    Originally posted by ett69 View Post
                    ciao caro LUCIO

                    ? successo, non lo nego
                    ma ? per questo che, non a caso, ho scritto naja COME e DOVE dico io

                    ettore
                    S? s? hai ragione Ettore, ? che riportavo solo alcune cose di persone che ci son state.. e diciamo che non erano proprio naje come le intendi tu

                    in quel caso magari sarebbe un altra cosa.

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                      #220
                      Originally posted by ponteHRC View Post
                      il discorso dei drogati ? al pari assurdo: ho dei problemi, li risolvo aumentando i problemi
                      il problema vero e' l'assistenzialismo e il giustificazionismo a tutti i costi
                      ormai c'e' tale e tanta informazione, che nessuno puo' dire di non sapere
                      ti droghi? k@zz1 tuoi
                      ci resti secco? leggi sopra

                      ovviamente, idem dicasi per il bere

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                        #221
                        Originally posted by |KC| View Post
                        il problema vero e' l'assistenzialismo e il giustificazionismo a tutti i costi
                        ormai c'e' tale e tanta informazione, che nessuno puo' dire di non sapere
                        ti droghi? k@zz1 tuoi
                        ci resti secco? leggi sopra

                        ovviamente, idem dicasi per il bere
                        per fortuna, e dico per fortuna, che non tutti la pensano come te

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                          #222
                          se l'assistenzialismo nn funziona, vedi la rassegnazione di cui ho letto prima, x' nn pensare che la soluzione sia effettivamente: aiutiamoli reinserendoli e seguendoli come dice giulio?

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                            #223
                            Ok , Quindi Solo Uccidendo Un Bambino Si Fa Un Errore, Il Resto è Tutto Lecito E Causato Per Lo Piu' Da Agenti Esterni.

                            Colpa Dello Stato, Della Famiglia E Delel Cattive Compagnie.

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                            • Font Size
                              #224
                              Originally posted by ponteHRC View Post
                              Ok , Quindi Solo Uccidendo Un Bambino Si Fa Un Errore, Il Resto è Tutto Lecito E Causato Per Lo Piu' Da Agenti Esterni.

                              Colpa Dello Stato, Della Famiglia E Delel Cattive Compagnie.
                              qualcuno ha detto che è lecito' dove lo hai letto?

                              colpa dello stato? dove l'hai letto?


                              riesci a fare un discorso che non sia estremista e consideri anche l'altra faccia della medaglia Fra?

                              trovmi anche dove è stato detto che drogarsi NON è un errore
                              Last edited by Giulius999; 25-03-08, 10:34.

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                                #225
                                Originally posted by Giulius999 View Post
                                allora non si pu? giustificare sempre tutto...mentre giudicare a priori persone di cui nion sappiamo NULLA..allora questo va bene?
                                Il giudizio deriva da un opinione personale, la giustificazione no

                                Io posso pensare di chi si droga quel che mi pare ma non per questo mi permetto di insultarli o di lodarli
                                La mia considerazione riprendeva l'origine del post
                                Ognuno ? liberissimo di far quel che gli pare drogarsi spararsi, in fondo ognuno affronta i problemi a modo suo io non giudico chi lo fa ne come lo fa o meglio me ne faccio un opinione che deriva dal mio modo di affrontare le cose ma di certo non lo devo insegnare agli altri perch? appunto ognuno affronta le cose a suo modo.
                                Il post denuncia invece una cosa "oggettiva" e cio? che chi si autolesione finisca per essere "vittima". Vittima significa appunto trovarsi in una situazione creata da altri e dalla quale non si pu? uscire, drogarsi ? una decisione personale (e ripeto dettata da qualsiasi voglia motivo che ne giustifico ne condanno) e come tale non determina un vittimismo.
                                Vuoi drogarti e muori perch? esageri? non sei vittima
                                Ti schianti su un pioppo ai 250 km/h strafatto di fumo? non sei vittima
                                Muori perch? un idiota a capodanno invece dei petardi spara con la magnum ? sei vittima

                                Direi che non c'? niente di oggettivo che dipenda dalle mie opinioni nei confronti di si fa uso di droghe o beve o altro

                                Mi ? sempre stato insegnato che delle proprie scelte si DEVE pagare il prezzo (giuste o sbagliate che siano), se decido di andare in piazza ad insultare gente e mi riempiono di botte sicuro non mi sento "vittima" ma "idiota"

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