tempo fa, evidentemente in preda ad una crisi mistico-religiosa, avevo deciso di dover compiere tutti i giorni una buona azione.
in epoca successiva, probabilmente influenzato dal concetto di ying e yang del taoismo e del confucianesimo mi ero convinto, pi? prudentemente, che era meglio compiere ogni giorno una buona ed una cattiva azione (costituita per lo pi? da piccoli peccati veniali).
mi sono per? accorto, da l? a poco, che se il compiere una buona azione necessitava un certo sforzo e preparazione (e talvolta persino l?occasione), al contrario il peccatuccio veniale sgorgava liberamente come acqua sorgiva.
al che mi sono domandato se ci? sia dovuto al fatto che sebbene nessuno (o quasi nessuno) di noi professi il peccato in verit? ne siamo tutti siamo ferventi praticanti e quindi avvezzi, oppure vi sia qlc altra oscura ragione che mi sfugge..
inoltre mi sono chiesto se la pratica del peccato ? di per s? perfezionativa dello stesso, quanto meno in termini qualitativi, oppure ci? dipenda dalla naturale inclinazione di ognuno?.
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in epoca successiva, probabilmente influenzato dal concetto di ying e yang del taoismo e del confucianesimo mi ero convinto, pi? prudentemente, che era meglio compiere ogni giorno una buona ed una cattiva azione (costituita per lo pi? da piccoli peccati veniali).
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mi sono per? accorto, da l? a poco, che se il compiere una buona azione necessitava un certo sforzo e preparazione (e talvolta persino l?occasione), al contrario il peccatuccio veniale sgorgava liberamente come acqua sorgiva.
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al che mi sono domandato se ci? sia dovuto al fatto che sebbene nessuno (o quasi nessuno) di noi professi il peccato in verit? ne siamo tutti siamo ferventi praticanti e quindi avvezzi, oppure vi sia qlc altra oscura ragione che mi sfugge..
inoltre mi sono chiesto se la pratica del peccato ? di per s? perfezionativa dello stesso, quanto meno in termini qualitativi, oppure ci? dipenda dalla naturale inclinazione di ognuno?.
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