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annullata la visita del papa all'universit?

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    #136
    ahah nono ma figurati, anzi mi sta piacendo questa discussione

    guarda, io non odio *** o la religione in quanto tali per carità, non sono un teenager ribelle che è stanco di andare in chiesa la domenica

    i miei pensieri scaturiscono da anni di letture, studi, viaggi e scambio di opinioni con gente di tutto il mondo, nonchè di profonde riflessioni personali.

    io do contro la chiesa e la religione e di conseguenza *** non perchè mi stiano antipatici, ma semplicemente perchè invenzione nostra, da millenni, è come se ti dicessi che odio la politica, nè più nè meno.

    cerco semplicemente di farvi capire il mio pensiero e di aprirvi un pochino la mente, perchè anche io la pensavo così, finchè non ho iniziato a farmi delle domande su cose che sembravano ovvie e scontate...

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      #137
      Originally posted by Dueruote_ View Post
      Il concetto ? giusto, ma non implica che le persone non debbano avere ideali. Le due cose non si escludono.
      Riguardo alla prima parte del tuo discorso, quella basata sul sarcasmo, mi sembra fuoriluogo nonch? indicativa di come ti sia difficile addurre motivazioni ragionevoli.

      Tu urli un tuo ideale in questo momento, mentre io discuto (anche con un buon lessico) dei miei pensieri. Paradossalmente sei tu che tendi a comportarti nello stesso modo di coloro che deplori.

      Tu hai un ideale. Quello di vivere semplcemente. Lo apprezzo e lo appoggio, ma ? un ideale e si vede dal modo in cui ti prende da dentro.

      proprio perch? io ne ho uno cerco di farvi capire che ? sbagliato! ahah

      sul serio! molte delle cose che sto scrivendo qui ve le dico perch? le ho capite da me stesso, mi sono accorto di quanti pregiudizi avessi, quanto fossi contorto e poco aperto.

      anche adesso, mi rendo conto di prendere troppo a cuore questa discussione e paradossalmente sbaglio perch? st? sbandierando anche io a spada tratta una mia idea, che ? proprio ci? che sto condannando! ma ? prprio questo che dovrebbe farvi riflettere e capire quello ch sto cercando di dirvi...

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        #138
        forse dipende anche il COME lo si dice e non solo il COSA si pensa

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          #139
          Il fatto che tu abbia letto parecchio, arte che ritengo nobile, ti rende sicuramente merito. Apprezzo quest'ultimo tono maggiormente pacato e te ne ringrazio.

          In ogni caso, volendo supporre che il tuo ragionamento sia giusto, dovrei considerare l'amicizia semplicemente come un rapporto vantaggioso e l'amore come qualcosa di basato sulla chimica.

          Entrambi sono concetti inventati dall'uomo. La mia complessa (la devo capire ancora anche io) posizione religiosa si basa sulla scarsit? di probabilit? che il creatore esista. Nonostante questo sento un immenso vuoto nell'immaginare il nulla a seguito della mia vita. Prima ancora di tale timore, esistono concetti di una bellezza cos? disarmante da farmi pensare che qualcosa oltre a noi possa, in fondo, esserci.
          L'amore, l'amicizia, l'immensa gioia che provo osservando gli alberi che rinascono in primavera... lo stesso concetto di infinito ? inspiegabile per la scienza.

          Sono idee...
          Last edited by Dueruote_; 16-01-08, 16:35.

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            #140
            oltretutto non capisco se il non credere a un *** sia basata sulla credenza o su una razionalizzazione scientifica..
            nel primo caso credere o non credere finiscono sullo stesso piano, nel secondo caso invece è come far parlare tra di loro due persone che non parlano la stessa lingua.

            ribadisco che è il "credo" a fare la differenza. e il significato del credo stesso.. ci sono persone che nel nome di un credo hanno fatto cose grandissime, che persone senza ideali non avrebbero mai nemmeno teorizzato possibili.

            ci sono persone che non hanno più niente o che si trovano sul fondo e si rifugiano nel credo... sono da biasimare anche loro?
            Last edited by AndreaRS250; 16-01-08, 16:32.

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              #141
              Originally posted by AndreaRS250 View Post
              forse dipende anche il COME lo si dice e non solo il COSA si pensa

              Saggia risposta Andrea....

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                #142
                Originally posted by Luckygio View Post
                ne parlavamo oggi con i colleghi

                perdonatemi...ma sono convinta che Papa Giovanni Paolo II l'avrebbero invitato...proprio come uomo prima ancora che Papa.
                Purtroppo l'uscita di Benedetto XVI in merito a Galileo non ? stata delle pi? felici e sinceramente condivido il disappunto.
                Concordo con te, ma Giovanni Paolo II, era su di un altro pianeta.....

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                  #143
                  Originally posted by Dueruote_ View Post
                  Il fatto che tu abbia letto, arte che ritengo nobile, ti rende merito. Apprezzo quest'ultimo tono maggiormente pacato e te ne ringrazio. In ogni caso, volendo supporre che il tuo ragionamento sia giusto, dovrei considerare l'amicizia semplicemente come un rapporto vantaggioso e l'amore come qualcosa di basato sulla chimica.
                  Entrambi sono concetti inventati dall'uomo. La mia complessa (la devo capire ancora anche io) posizione religiosa si basa sulla scarsit? di probabilit? che il creatore esista. Nonostante questo sento un immenso vuoto nell'immaginare il nulla a seguito della mia vita. Prima ancora di tale timore, esistono concetti di una bellezza cos? disarmante da farmi pensare che qualcosa oltre a noi possa, in fondo, esserci.
                  L'amore, l'amicizia, l'immensa gioia degli alberi che rinascono in primavera... lo stesso concetto di infinito ? inspiegabile per la scienza.

                  Sono idee...
                  semplicit?! semplicit?! ? una delle cose migliori che ho imparato da tutto ci? che ho letto, da krishnamurti, anthony de mello, ges?, buddha, neill, bruce lee ecc

                  il fatto ? che ci complichiamo troppo la vita, dobbiamo per forza trovare una spiegazione a tutto, un dopo a tutto, un senso a tutto altrimenti ci sentiamo vuoti, soli, quando invece basterebbe semplicemente ascoltare, guardare, godere ci? che ci ? intorno, senza fare domande, senza classificare e sezionare tutto, per riprendere il tuo esempio: siamo pi? preoccupati spesso di ci? che c'? dopo la morte invece di preoccparci di quello che c'? ora, ci sentiamo turbati se pensiamo al perch? esista la terra, l'universo le stelle e gli alberi piuttosto che godere della loro visione, del loro profumo e della loro bellezza, siamo preoccupati di capire se quello che c'? tra noi e un'altra persona ? un'amicizia, oppure amore, oppure attrazione, invece di goderci tutte quelle sensazioni liberamente senza dargli un nome, senza catalogarle e dargli pi? o meno importanza.

                  io non so se riesco a farv capire quello che intendo, per? somiglia molto alla canzone imagine di john lennon...

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                    #144
                    ok, direi che siamo andati oltre l'oltre

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                      #145
                      Originally posted by MANGUSTO View Post
                      ma infatti io ce l'ho con qualunque forma di fanatismo, sia esso chiamato comunismo, cattolicesimo, fascismo, anarchia o quant'altro.
                      Sono solo alla 6-7 pagina ma ti sto rivalutando Poi dopo cena leggo con calma ... ora vado a soccorrere un cliente

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                        #146
                        Originally posted by MANGUSTO View Post
                        io non so se riesco a farv capire quello che intendo, per? somiglia molto alla canzone imagine di john lennon...

                        Il punto dove non ci intendiamo ? solo quello dove tu escludi che un pensiero profondo elimini la semplicit?. Tutte le cose che hai detto le approvo e le applico ogni giorno della mia vita. Spesso mi trovo a discutere perch? si fanno troppi pensieri, lasciandosi sfuggire le cose belle dalle mani come fosse sabbia portata via dal vento... granello dopo granello.
                        La pensiamo, sotto questo profilo, nello stesso identico modo e ti prego di credermi quando dico di capirti pienamente. Non mi arrovello sul concetto di infinito oppure sulla relgione. Ci penso. Pensare mi piace. Imparare mi piace. Farmi domande. Sento il bisogno di confrontarmi con le idee degli altri e mi rende felice. Anche in questo momento.
                        E' piacevole anche scoprire qualcuno che la pensa in maniera molto simile alla mia, sebbene abbia una maniera di esprimere se stesso totalmente differente. Ogni giorno ? speciale e buttarlo sarebbe uno spreco. Pensare, immaginare e farsi domande (senza implodere) non ? necessariamente stressante e nemmeno preclude le piccole cose.
                        La mente umana deve essere (ora mi prenderete per pazzo) come la bocca di un coccodrillo. Pu? staccare la testa di netto ad un'antilope, ma pu? anche portare i piccoli "a spasso" senza ferirli. La mente umana deve essere flessibile. Essere grande per imparare e farsi domande, altrimenti non si cresce, ma anche saper godere delle piccole cose.

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                          #147
                          non escludo che un pensiero profondo elimini la semplicità, ma ti farò un esempio: se guardo un albero, senza pensare nulla, vedrò solo qualcosa di bello, grande, verde, sempre diverso, profumato, dinamico, nel momento in cui mi metto a pensare "è un albero" "è un abete, un pino" smetto di vedere l'albero e inizio a vedere l'idea che ho di esso e non è più la stessa cosa, questo può essere utile in ambito scientifico o per scopi ben precisi, ma la mente umana non può farne a meno e facciamo così con tutto, con i rapporti, con le persone, con noi stessi, vediamo tutto e tutti attraverso il nostro filtro.

                          se pensiero profondo significa maggiore consapevolezza di noi stessi e di ciò che ci circonda perfetto, ma se ciò significa iniziare a crearci problemi su dove veniamo, cosa facciamo, coa succederà quando morirò, se esiste un *** che ha creato il mondo in cui vivo, allora no.

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                            #148
                            il pensiero, la mente, l'intelletto, dovrebbero servirci solo a vivere in maniera semplice e serena con noi stessi, gli altri e ciò che ci circonda, cercando ogni giorno di "togliere" qualcosa dai nostri concetti, dai nostri giudizi, dalle nostre idee, rimanendo il più semplici possibili.

                            chi sbandiera ide politiche, religioni, dogmi e ideologie nel suo profondo è insicuro di se stesso ma soprattutto è alla costante ricerca di un motivo, di un qualcosa che lo porti avanti che gli faccia dire "sono vivo" ma finchè continuerà a cercarlo fuori non lo troverà mai, è come cercare il buio con una lanterna.

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                              #149
                              per ritornare al discorso religione...

                              ora cerchi di capire perchè scrivo quello che ho scritto?

                              per me credere in una religione o in una ideologia o in qualunque cosa è come castrarsi, è come accettare consapevolmente di chiudere gli occhi davanti al mondo, è rinunciare a vedere il mondo e la vita per ciò che sono realmente.

                              voglio continuare a sedermi in riva a un fiume e guardarlo senza la convinzione che l'abbia creato qualcuno, ma semplicemente che è lì per lo stesso e identico motivo per cui io sono li seduto a guardarlo.

                              voglio pensare che la morte sia parte della vita, che quando morirò non ci sarà un inferno, un paradiso o una luce bianca, ma semplicemente smetterò di esistere in quanto persona, il mio corpo farà di nuovo parte attiva della terra il mio pensiero, la mia anima, il mio essere al di la del corpo, la mia ragione, forse andranno da qualche parte, forse no, in fondo che importanza ha?

                              la natura è perfetta nella sua imperfezione e ha pensato a cosa succederà dopo la morte tanto quanto ha pensato a ciò che succede nella vita, perciò non ho paura e non ho motivo di pensare a cosa succederà dopo.

                              chi vuole credere creda, penso solo che però sarebbe molto più facile, semplice e sereno vivere senza tutto questo, senza tutto questo peso delle religioni, del potere, delle idee e dei concetti, vivere senza uno scopo, perchè lo scopo della vita è la vista stessa.

                              nella vita di tutti i giorni ci ribelliamo come leoni se qualcuno ci impone di fare qualcosa, ma quando invece andiamo in chiesa come pecore subendo la più colossale delle imposizioni, senza saperlo, non facciamo nulla, anzi ne siamo contenti.

                              tutto questo mi sembra assurdo e proprio per colpa di tutto questo il mondo oggi è quello che è.

                              si arrivano a fare guerre sante, contro gli infedeli, contro chi prega il *** sbagliato perchè non è il nostro, le donne accettano di farsi mutilare perchè la cultura e la religione lo impone, vivono come schiave per tutta la vita perchè così è scritto, non ci si può amare come si crede perchè *** dice che non va bene, dobbiamo adorare un *** che va temuto, dobbiamo lavare il peccato di essere nati... questa è follia organizzata.

                              preferisco farmi considerare ateo, anticristo, comunista o qualunque altra bella etichetta mi si possa attaccare e vivere tranquillamente e serenamente pse l'alternativa è quella

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                                #150
                                Originally posted by MANGUSTO View Post
                                per ritornare al discorso religione...

                                ora cerchi di capire perch? scrivo quello che ho scritto?

                                per me credere in una religione o in una ideologia o in qualunque cosa ? come castrarsi, ? come accettare consapevolmente di chiudere gli occhi davanti al mondo, ? rinunciare a vedere il mondo e la vita per ci? che sono realmente.

                                voglio continuare a sedermi in riva a un fiume e guardarlo senza la convinzione che l'abbia creato qualcuno, ma semplicemente che ? l? per lo stesso e identico motivo per cui io sono li seduto a guardarlo.

                                voglio pensare che la morte sia parte della vita, che quando morir? non ci sar? un inferno, un paradiso o una luce bianca, ma semplicemente smetter? di esistere in quanto persona, il mio corpo far? di nuovo parte attiva della terra il mio pensiero, la mia anima, il mio essere al di la del corpo, la mia ragione, forse andranno da qualche parte, forse no, in fondo che importanza ha?

                                la natura ? perfetta nella sua imperfezione e ha pensato a cosa succeder? dopo la morte tanto quanto ha pensato a ci? che succede nella vita, perci? non ho paura e non ho motivo di pensare a cosa succeder? dopo.

                                chi vuole credere creda, penso solo che per? sarebbe molto pi? facile, semplice e sereno vivere senza tutto questo, senza tutto questo peso delle religioni, del potere, delle idee e dei concetti, vivere senza uno scopo, perch? lo scopo della vita ? la vista stessa.

                                nella vita di tutti i giorni ci ribelliamo come leoni se qualcuno ci impone di fare qualcosa, ma quando invece andiamo in chiesa come pecore subendo la pi? colossale delle imposizioni, senza saperlo, non facciamo nulla, anzi ne siamo contenti.

                                tutto questo mi sembra assurdo e proprio per colpa di tutto questo il mondo oggi ? quello che ?.

                                si arrivano a fare guerre sante, contro gli infedeli, contro chi prega il *** sbagliato perch? non ? il nostro, le donne accettano di farsi mutilare perch? la cultura e la religione lo impone, vivono come schiave per tutta la vita perch? cos? ? scritto, non ci si pu? amare come si crede perch? *** dice che non va bene, dobbiamo adorare un *** che va temuto, dobbiamo lavare il peccato di essere nati... questa ? follia organizzata.

                                preferisco farmi considerare ateo, anticristo, comunista o qualunque altra bella etichetta mi si possa attaccare e vivere tranquillamente e serenamente pse l'alternativa ? quella

                                Ciao!
                                Io sono cattolico innanzitutto e rispetto tutto quello che hai detto, ma concedimi anche di dirti una cosa.
                                Arrivera' un giorno in cui, crescendo, comincierai a provare un malessere, senza riuscire a identificarlo.
                                Alla fine forse, ti renderai conto che manca qualcosa.
                                Ora vivi un eta' che definirei gli anni di grazia, perche' ti senti padrone del mondo, potente e padrone del tuo destino.
                                Crescendo, forse ti accorgerai di non essere solo e di non poter intervenire realmente su tutto.
                                Accadranno cose che non potrai fermare, alcune belle, altre no, a quel punto forse dirai "era destino".
                                Tutte le cose come anche la religione possono e vengono strumentalizzate.
                                Ti accorgerai anche col tempo che esistono realmente situazioni e fenomeni non sempre spiegabili tramite l'ausilio della scinza.
                                Allora forse vorrai andare piu' a fondo.
                                Qualsiasi cosa vedrai, ti auguro sia la cosa piu' bella per te

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