annullata la visita del papa all'universit?

[AndreaRS250]

non ? anticlericalismo, ? ANTIFANATISMO che ? ben diverso.

i missionari fanno ci? che fanno in quanto persone valide e non perch? cristiani o appartenenti a una religione.
se vogliamo parlare di cosa ha fatto la chiesa nel mondo ci sarebbe da vergognarsi.

mi sa che hai le idee un po' confuse

ti ricordo che se la chiesa non facesse opere di questo tipo, chi si accollerebbe le spese e la responsabilit?? tu?

[edorsv99]

Sulla famosa citazione - dal sito del Corriere della Sera:

La frase contestata - 1990: Ratzinger e il brano del filosofo contro lo scienziato. Quella citazione di Feyerabend l'epistemologo che smitizz? Galileo

Paul K. Feyerabend, lo studioso citato dal Papa, prendeva di mira il metodo galileiano perch? non riconosceva alla rivoluzione scientifica un valore oggettivo. Era convinto che si fosse imposta non per la sua razionalit?, ma per via delle ?macchinazioni propagandistiche di Galileo?. A suo dire, Galileo non si basa su evidenze empiriche, ma ?inventa un'esperienza che contiene ingredienti metafisici?.

Si spiega cos?, con lo spirito dissacratore del filosofo della scienza nato in Austria e affermatosi nel mondo anglosassone, la citazione che l'allora cardinale Joseph Ratzinger fece in una conferenza del febbraio 1990 proprio alla Sapienza di Roma. ?La Chiesa all'epoca di Galileo si attenne alla ragione pi? che lo stesso Galileo, e prese in considerazione anche le conseguenze etiche e sociali della dottrina galileiana. La sua sentenza contro Galileo fu razionale e giusta, e solo per motivi di opportunit? politica se ne pu? legittimare la revisione ?: queste parole di Feyerabend, tratte dall'edizione tedesca del suo saggio Contro il metodo, sono la pietra dello scandalo.

L'epistemologo, allievo ribelle di Karl Popper, non stava per? tessendo l'elogio dell'Inquisizione. Si proponeva semmai di dimostrare che non esistono regole invariabili nello sviluppo della conoscenza scientifica e che in particolare Galileo vinse la sua battaglia per l'affermazione della cosmologia copernicana soprattutto ?grazie al suo stile e alle sue capacit? di persuasione?, ricorrendo ai ?mezzi della propaganda? e utilizzando anche ?trucchi psicologici?, perch? in realt? non disponeva di prove sufficienti ad affermare la propria tesi.

Il punto di partenza delle rivoluzione scientifica galileiana, secondo Feyrabend, ?? costituito da una forte convinzione, che contrasta con la ragione e l'esperienza contemporanee ?. Perci? il filosofo mostra comprensione per il cardinale Roberto Bellarmino, accusatore di Galileo, che suggeriva di considerare l'eliocentrismo solo una congettura, anche per non compromettere ?la pace sociale? con teorie capaci di turbare la fede dei semplici.

C'? anche un elemento provocatorio nelle affermazioni di Feyerabend, che nega l'esistenza di un confine netto tra ci? che ? scientifico e ci? che non lo ?, giungendo a rivalutare stregoneria e astrologia, fino a reclamare una ?separazione fra Stato e scienza? simile a quella fra Stato e Chiesa. La sua polemica contro l'oggettivit? della conoscenza scientifica ? peraltro condivisa da un pensatore assai lontano da Ratzinger, Gianni Vattimo, secondo il quale il valore delle teorie dipende soprattutto dal fatto che riescano a convincere, a trovare consenso nella comunit? degli studiosi. Viceversa Marcello Pera, oggi grandissimo ammiratore del Papa, da filosofo della scienza avanzava precise riserve in materia, nell'introduzione scritta nel 1984 per il libro di Feyerabend.

Scienza come arte, difendendo l'idea di un ?progresso cumulativo? nella conoscenza scientifica, pur consapevole che le sue tesi potevano ?apparire conservatrici?.
Quanto a Ratzinger, ? evidente dal contesto della citazione che il Papa non sposa la visione di Feyerabend, n? intende usarla retrospettivamente per giustificare la condanna di Galileo (questo lo pensa l'articolista, vorrei sapere su quali basi concrete - n.d.r.). Ma vuole affermare che la razionalit? scientifica ha dei limiti, posti in rilievo dalla critica pi? spregiudicata, e quindi va ricompresa ?in una ragionevolezza pi? grande? di carattere filosofico e aperta alla trascendenza.

Antonio Carioti
16 gennaio 2008

[macicca]

pensa a quelli che continuano essere comunisti anche finito il liceo

ma infatti io ce l'ho con qualunque forma di fanatismo, sia esso chiamato comunismo, cattolicesimo, fascismo, anarchia o quant'altro.

L'Anarchia e' l'utopia piu' bella che ci sia

[M0T0M@N!@c0]

SI io il Papa lo spodesterei in seduta stante ... pero' lui porello segue alla lettera il vangelo e cio' che predica ..."vestitevi ed agghindatevi di oro e lusso sfarzoso"

no lele ,a parte il fatto dell'incongruenza tra fatti e pugnette del clero,il problema di fondo sta nel fatto che secondo me il papato vuole arrivare a "controllare e dominare temporalmente" i paesi Cattolici,vuole governare le masse...non pu? farlo con guerre perch? capirai...hanno i lanzichenecchi con alabarda ed elmetto...e non ce li vedo a combattere contro un M15,perci? tenta di farlo politicando...tralasciando completamente l'aspetto teologico della religione...
quindi io mi chiedo se il papato non fa uello per cui dovrebbe esistere..mancano i presupposti per la sua esistenza...

[MiKiFF]

Fantastico, bravo edo, veramente meschini quegli pseudodocenti...

[serio]

Sulla famosa citazione - dal sito del Corriere della Sera:

La frase contestata - 1990: Ratzinger e il brano del filosofo contro lo scienziato. Quella citazione di Feyerabend l'epistemologo che smitizz? Galileo

Paul K. Feyerabend, lo studioso citato dal Papa, prendeva di mira il metodo galileiano perch? non riconosceva alla rivoluzione scientifica un valore oggettivo. Era convinto che si fosse imposta non per la sua razionalit?, ma per via delle ?macchinazioni propagandistiche di Galileo?. A suo dire, Galileo non si basa su evidenze empiriche, ma ?inventa un'esperienza che contiene ingredienti metafisici?.

Si spiega cos?, con lo spirito dissacratore del filosofo della scienza nato in Austria e affermatosi nel mondo anglosassone, la citazione che l'allora cardinale Joseph Ratzinger fece in una conferenza del febbraio 1990 proprio alla Sapienza di Roma. ?La Chiesa all'epoca di Galileo si attenne alla ragione pi? che lo stesso Galileo, e prese in considerazione anche le conseguenze etiche e sociali della dottrina galileiana. La sua sentenza contro Galileo fu razionale e giusta, e solo per motivi di opportunit? politica se ne pu? legittimare la revisione ?: queste parole di Feyerabend, tratte dall'edizione tedesca del suo saggio Contro il metodo, sono la pietra dello scandalo.

L'epistemologo, allievo ribelle di Karl Popper, non stava per? tessendo l'elogio dell'Inquisizione. Si proponeva semmai di dimostrare che non esistono regole invariabili nello sviluppo della conoscenza scientifica e che in particolare Galileo vinse la sua battaglia per l'affermazione della cosmologia copernicana soprattutto ?grazie al suo stile e alle sue capacit? di persuasione?, ricorrendo ai ?mezzi della propaganda? e utilizzando anche ?trucchi psicologici?, perch? in realt? non disponeva di prove sufficienti ad affermare la propria tesi.

Il punto di partenza delle rivoluzione scientifica galileiana, secondo Feyrabend, ?? costituito da una forte convinzione, che contrasta con la ragione e l'esperienza contemporanee ?. Perci? il filosofo mostra comprensione per il cardinale Roberto Bellarmino, accusatore di Galileo, che suggeriva di considerare l'eliocentrismo solo una congettura, anche per non compromettere ?la pace sociale? con teorie capaci di turbare la fede dei semplici.

C'? anche un elemento provocatorio nelle affermazioni di Feyerabend, che nega l'esistenza di un confine netto tra ci? che ? scientifico e ci? che non lo ?, giungendo a rivalutare stregoneria e astrologia, fino a reclamare una ?separazione fra Stato e scienza? simile a quella fra Stato e Chiesa. La sua polemica contro l'oggettivit? della conoscenza scientifica ? peraltro condivisa da un pensatore assai lontano da Ratzinger, Gianni Vattimo, secondo il quale il valore delle teorie dipende soprattutto dal fatto che riescano a convincere, a trovare consenso nella comunit? degli studiosi. Viceversa Marcello Pera, oggi grandissimo ammiratore del Papa, da filosofo della scienza avanzava precise riserve in materia, nell'introduzione scritta nel 1984 per il libro di Feyerabend

Scienza come arte, difendendo l'idea di un ?progresso cumulativo? nella conoscenza scientifica, pur consapevole che le sue tesi potevano ?apparire conservatrici?.
Quanto a Ratzinger, ? evidente dal contesto della citazione che il Papa non sposa la visione di Feyerabend, n? intende usarla retrospettivamente per giustificare la condanna di Galileo. Ma vuole affermare che la razionalit? scientifica ha dei limiti, posti in rilievo dalla critica pi? spregiudicata, e quindi va ricompresa ?in una ragionevolezza pi? grande? di carattere filosofico e aperta alla trascendenza.

Antonio Carioti
16 gennaio 2008

Ha ha ha...!
Praticamente gli studentelli disoBBBBedienti figli di pap? hanno fatto la protesta perch? non ci hanno capito una mazza! E non solo loro ma pure i loro "maestri"!
Ma l'hanno letto il discorso o solo i trafiletti dei titoli dell'unit????

Mamma che vergogna...

[flavietto155]

Ha ha ha...!
Praticamente gli studentelli disoBBBBedienti figli di pap? hanno fatto la protesta perch? non ci hanno capito una mazza! E non solo loro ma pure i loro "maestri"!
Ma l'hanno letto il discorso o solo i trafiletti dei titoli dell'unit????
Mamma che vergogna...

? proprio questo il punto.....l'ignoranza de sti studentelli che sono come percoroni......

[edorsv99]

no lele ,a parte il fatto dell'incongruenza tra fatti e pugnette del clero,il problema di fondo sta nel fatto che secondo me il papato vuole arrivare a "controllare e dominare temporalmente" i paesi Cattolici (e non solo...), vuole governare le masse (occhio a quando parlano del "RUOLO PASTORALE DELLA CHIESA": quello ? il momento in cui ce lo stanno mettendo nel c**o)...non pu? farlo con guerre perch? capirai...hanno i lanzichenecchi con alabarda ed elmetto...e non ce li vedo a combattere contro un M15,perci? tenta di farlo politicando...tralasciando completamente l'aspetto teologico della religione...
quindi io mi chiedo se il papato non fa uello per cui dovrebbe esistere..mancano i presupposti per la sua esistenza...

Quoto al 100%.
Detto questo per? aggiungo che la Chiesa ne combina di cotte e di crude, per? fa anche molte cose buone e giuste. Tra le altre cose, prima di tutti gli altri, ha inventato IL MARKETING, proponendo il proprio messaggio proprio come fosse un prodotto da vendere al pubblico (poveri americani, che pensano di averlo inventato loro...).
Infine, il confronto con le religioni orientali mi pare improponibile. Alla base di quelle religioni c'? un pensiero troppo "debole". La gente la convinci con le idee forti e di quelle il Cristianesimo ne ha parecchie, di cui molte ampiamente condivisibili.

[MANGUSTO]

mi sa che hai le idee un po' confuse

ti ricordo che se la chiesa non facesse opere di questo tipo, chi si accollerebbe le spese e la responsabilità? tu?

forse le hai tu.
sai quante persone al mondo ci sono che fanno aiuti umanitari che non c'entrano nulla con la chiesa sia dal punto di vista ideologico che economico?
direi che è ora di smettere di guardare i tiggì con tette culi e grande fratello

[LASTMINUTE]

Secondo me in questo caso non ha perso la chiesa ma il mondo laico.
La chiesa viene sempre criticata e da ogni punto di vista e' sempre in primo piano quando viene attaccata ma nn quando magari fa' qualcosa di buono.
L'atteggiamento sembra quello tipico di chi teme qualcosa e per difesa allora attacca.
Ammesso che a chiesa nella figura del papa qualche errore lo fa', alcuni anche gravi, dov'e' in questi momenti lo stato laico basato sulla ragione sul rispetto e sul confronto?
Alla fine e' chiuso,bigotto e classista molto piu' di quanto la chiesa non sia.
Ricordiamoci infine che i media spingono sempre all'ossessio certe notizie, a volte distorcendo anche la verita' quindi non prendiamo sempre tutto per oro colato.
Noi abbiamo la fortuna di avere lo stato pontifico e la chiesa in suolo italiano (per quanto sia stato a parte) e gia' questo e' motivo d'invidia ed orgoglio da e per gli altri paesi.
Se ci priviamo anche di questo cosa ci resta, i nostri politici? i marchi di moda e di auto?
Mi pare un po' poco a livello culturale, non trovate?

[AndreaRS250]

forse le hai tu.
sai quante persone al mondo ci sono che fanno aiuti umanitari che non c'entrano nulla con la chiesa sia dal punto di vista ideologico che economico?
direi che è ora di smettere di guardare i tiggì con tette culi e grande fratello

non mi sembra che al tiggigrandefratelloculitette facciano vedere quello che la chiesa fa veramente se non dar risalto a boiate come quella successa ora...

chi sposa la causa anticlericale semplicemente si schiera in un ben definito movimento di pensiero che sinceramente trovo ridicolo e anacronistico all'alba del 2008... ribadisco che esser comunisti anticlericali anche dopo il periodo del liceo, fa quasi tenerezza.

atei e anticlericali non sono la stessa cosa. almeno in uno dei due casi potrebbe spuntare un barlume di razionalità in mezzo a maree di analisi che passano dal fastidio al fantasy di dan brown.


oltretutto riprendo il commento che hai messo riguardo ai missionari...
se secondo te essere credenti è da sfigati, allora come fai a definire persone in gamba i missionari, e quindi persone che fanno quel che fanno solo per la loro intelligenza? c'è qualcosa che non torna nel ragionamento. La fede, il credo, non è un libro scritto.

[Everluk]

Mammamia ragazzi vi state arrovellando su questa discussione del papa e degli universitari... mà...

...da quanto vedo sembra essere un discorso che tocca abbastanza...

[Dueruote_]

mi sa che hai le idee un po' confuse

ti ricordo che se la chiesa non facesse opere di questo tipo, chi si accollerebbe le spese e la responsabilit?? tu?

Se volessimo parlare del volontariato verso i paesi poveri, ci sarebbe da discutere per milioni di pagine. Si potrebbe cinicamente dimostrare la completa inutilit? del fenomeno oppure lodare le vite rese migliori dalla chiesa.

Insomma... mi pare che si sia usciti dalla strada maestra del tema iniziale.

[AndreaRS250]

forse perchè invece che parlare di questa notizia si finisce sempre a doversi confrontare con i vari gruppetti che ripetono le solite tiritere "e il papa è ricco, e la chiesa ha fatto stragi, e la chiesa non paga le tasse.." ecc ecc.

[AndreaRS250]

Se volessimo parlare del volontariato verso i paesi poveri, ci sarebbe da discutere per milioni di pagine. Si potrebbe cinicamente dimostrare la completa inutilit? del fenomeno oppure lodare le vite rese migliori dalla chiesa.

Insomma... mi pare che si sia usciti dalla strada maestra del tema iniziale.

sono assolutamente d'accordo. ? un discorso ampio, ma che regolarmente viene tirato fuori come prova accusatoria verso un mondo che forse non vogliamo comprendere.