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Anniversario Del Tragico Terremoto Del Belice...

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    #1

    Anniversario Del Tragico Terremoto Del Belice...

    NON SI E' MAI BEN CAPITO COSA SUCCESSE IN QUEI TRAGICI GIORNI

    Nella notte tra il 14 e il 15 gennaio 1968 un violento terremoto colpì una vasta area della Sicilia occidentale compresa tra la Provincia di Agrigento, quella di Trapani e quella di Palermo.
    Lo stesso 15 gennaio, dato che la zona interessata non era considerata critica dal punto di vista sismico, il terremoto venne trascurato nella sua entità, tant'è che molti quotidiani dello stesso giorno, riportarono la notizia di pochi feriti e qualche casa lesionata.
    La realtà si fece terribile allorquando i primi soccorsi arrivarono in prossimità del triangolo dell'epicentro, idealmente formatosi tra Gibellina, Salaparuta e Poggioreale: le strade erano praticamente state risucchiate dalla terra e molti collegamenti con i paesi colpiti furono praticamente impossibili sino alla notte tra il 15 e 16 gennaio, ovvero ventiquattro ore dopo il violento sisma. Tutto ciò creò ancora più confusione in quelli che erano soccorsi già poco coordinati e frammentari.

    Leggendarie sono le frasi scritte da Danilo Dolci sui muri dei ruderi,[citazione necessaria] quali ad esempio "La burocrazia uccide più del terremoto", "Qui la gente è stata uccisa nelle fragili case e da chi le ha impedito di riappropriarsi della vita col lavoro", "Governanti burocrati: si è assassini anche facendo marcire i progetti".

    FONTE



    Last edited by kaciaro; 15-01-08, 07:18.

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    #2
    ciao

    bravo KAC

    un ricordo a tutte le vittime ed ha chi ha subito lutti e distruzione

    ettore

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      #3

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        #4
        Qualcosa di decente per fortuna, ricostruendo ? stato fatto.

        Distrutta dal sisma del 1968, Gibellina insieme agli altri paesi della Valle del Belice ha rischiato che un progetto del governo la facesse diventare un unico grande agglomerato industriale. L? a 18 chilometri dai ruderi della vecchia citt? sorge Gibellina "nuova", un grande museo all?aperto ricco di opere d?arte e di cultura, si assiste infatti al cambiamento di una societ? rurale che ha dimostrato di sapere interagire ed interessarsi all?arte e all?architettura contemporanea.
        Alla sua ricostruzione hanno partecipato architetti di grande talento (Vittorio Gregotti, Giuseppe Samon?), che gli hanno conferito un aspetto urbanistico delle New Towns inglesi.
        Percorrendo Gibellina un affascinante spettacolo si presenta alla vista dei visitatori, entrando in paese una porta a forma di Stella si erge maestosa, alta 24 m ? realizzata in acciaio inox da Pietro Consagra, in viale degli Elimi si trova il palazzo Di Lorenzo (Francesco Venezia), una particolare casa ? museo in cui si sovrappongono stili antichi e moderni.
        Andando oltre si pu? ammirare il Meeting (Pietro Consagra), il teatro (Pietro Consagra) la Chiesa Madre di Ludovico Quaroni, il Sistema delle piazze, (di Laura Thermes e Franco Purini).
        In piazza XV Gennaio 1968 vi ? il Municipio progettato da Vittorio Gregotti e Giuseppe Samon?, sotto si possono ammirare i pannelli in ceramica di Carla Accardi e Pietro Consagra e i carri scenici di Arnaldo Pomodoro. Da non dimenticare il ?Cretto? di Alberto Burri, un candido sudario steso sulle rovine della vecchia citt?, per conservare le memorie del passato nella nuova realt? che ogni estate si trasforma nel palcoscenico delle Orestiadi.

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          #5
          Originally posted by edorsv99 View Post
          Qualcosa di decente per fortuna, ricostruendo ? stato fatto.

          Distrutta dal sisma del 1968, Gibellina insieme agli altri paesi della Valle del Belice ha rischiato che un progetto del governo la facesse diventare un unico grande agglomerato industriale. L? a 18 chilometri dai ruderi della vecchia citt? sorge Gibellina "nuova", un grande museo all?aperto ricco di opere d?arte e di cultura, si assiste infatti al cambiamento di una societ? rurale che ha dimostrato di sapere interagire ed interessarsi all?arte e all?architettura contemporanea.
          Alla sua ricostruzione hanno partecipato architetti di grande talento (Vittorio Gregotti, Giuseppe Samon?), che gli hanno conferito un aspetto urbanistico delle New Towns inglesi.
          Percorrendo Gibellina un affascinante spettacolo si presenta alla vista dei visitatori, entrando in paese una porta a forma di Stella si erge maestosa, alta 24 m ? realizzata in acciaio inox da Pietro Consagra, in viale degli Elimi si trova il palazzo Di Lorenzo (Francesco Venezia), una particolare casa ? museo in cui si sovrappongono stili antichi e moderni.
          Andando oltre si pu? ammirare il Meeting (Pietro Consagra), il teatro (Pietro Consagra) la Chiesa Madre di Ludovico Quaroni, il Sistema delle piazze, (di Laura Thermes e Franco Purini).
          In piazza XV Gennaio 1968 vi ? il Municipio progettato da Vittorio Gregotti e Giuseppe Samon?, sotto si possono ammirare i pannelli in ceramica di Carla Accardi e Pietro Consagra e i carri scenici di Arnaldo Pomodoro. Da non dimenticare il ?Cretto? di Alberto Burri, un candido sudario steso sulle rovine della vecchia citt?, per conservare le memorie del passato nella nuova realt? che ogni estate si trasforma nel palcoscenico delle Orestiadi.
          QUALCHE FOTINA NON L'ABBIAMO ???

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            #6
            Originally posted by kaciaro View Post
            QUALCHE FOTINA NON L'ABBIAMO ???
            Prova a mettercele tu, sicuramente sei molto pi? veloce ed efficiente del sottoscritto!

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              #7

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                #8
                cavolo ora capisco, perche' vennero abbandonati alla loro sorte quei paesi non si ricorda di niente nessuno

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                  #9
                  Gibellina

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