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Ipiu' Grandi Cantautori/trici Italiani
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Originally posted by Dueruote_ View PostEl Pube e' un pilota piazzista volante. Quando atterra e' felice, quando vola e' un signor pilota.
Il pueblo lo nota che e' ancora distante; corre voce - si dice - che c'e' El Pube che perde quota.
Vien giu' in picchiata col suo aliante stupendo, emozionando al suolo si spetascia ferisce il pueblo col suo aliante mediocre, il pueblo unido lo estrae dal suo aliante del ***** e lo conduce in trionfo alla plazza.
Ay ay ay, e atterrato El Pube.
"Sento carenza d'amor: vi servirebbe un prodotto".
Cacchio vuoi? Hai tu forse un sesto senso?
"Vi mostro un bel necessaire per le esigenze di coppia".
La plazza l'osserva con fare normale mentre El Pube sfodera il suo leggendano anal lube ; denuda sua moglie papale papale, con l'unguento modera l'attrito del suo carrube.
Il pueblo in festa vuole fare lo stesso, e acquista in blocco el pomatone anal. La moglie pensa: "Mica male, 'sto pueblo". Miracolo commercial: tutti dentro alla moglie che rilascia scontrino fiscal.
Ay ay ay, milionario Pube; baratta in plaza l'onor della mugliera bisunta. Dai e dai la mugliera orgasma; lui ci rimane un po' mal quand'ecco orgasma anche il pueblo.
Ahhhh il pueblo eiacula.
El Pube in festa sta esaurendo le scorte, ma la mugliera non lo vuole piu'. Questa e' la storia del piazzista provetto che rinnego' la moral pur di vendere il lube , e ci rimise l'anello nuzial.
Ay ay ay, solitario Pube. Ancora un triste final per un rapporto di coppia. Come stai? "Lievemente scosso, ma e' sempre bello veder la propria moglie che orgasma.
E' molto bello veder la propria moglie che orgasma. E' sempre bello veder la propria donna che si spoglia, pero' alla fine rimane solo la sua vestaglia ; e' un po' macchiata se vuoi, ma e' sempre la sua vestaglia ".
La sua vestaglia !
Ay Ay Ay Aya Ay. El pube!
Ay Ay Ay Aya Ay. El pube!
Ay Ay Ay Aya Ay. El pube!
Grandissimi gli Elio e le storie tese.
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Artista: Fabrizio De Andr?
Album: Anime Salve
Titolo: Ho Visto Nina Volare
Mastica e sputa
da una parte il miele
mastica e sputa
dall'altra la cera
mastica e sputa
prima che venga neve
luce luce lontana
pi? bassa delle stelle
quale sar? la mano
che ti accende e ti spegne
ho visto Nina volare
tra le corde dell'altalena
un giorno la prender?
come fa il vento alla schiena
e se lo sa mio padre
dovr? cambiar paese
se mio padre lo sa
mi imbarcher? sul mare
Mastica e sputa
da una parte il miele
mastica e sputa
dall'altra la cera
mastica e sputa
prima che faccia neve
stanotte ? venuta l'ombra
l'ombra che mi fa il verso
le ho mostrato il coltello
e la mia maschera di gelso
e se lo sa mio padre
mi metter? in cammino
se mio padre lo sa
mi imbarcher? lontano
Mastica e sputa
da una parte il miele
mastica e sputa
dall'altra la cera
mastica e sputa
prima che metta neve
ho visto Nina volare
tra le corde dell'altalena
un giorno la prender?
come fa il vento alla schiena
luce luce lontana
che si accende e si spegne
quale sar? la mano
che illumina le stelle
mastica e sputa
prima che venga neve
Testi di Fabrizio De Andr?
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Io avrei aggiunto Guccini (mancanza imperdonabile) e Rino Gaetano.
Ma avrei anche tolto Mina perché Mina, per quanto sia forse la più grande interprete della musica italiana, non è una cantautrice...
P.S.: Cmq. per la cronaca ho votato De André, tra l'atro in questi giorni sto ri-ascoltando la raccolta "in direzione ostinata e contraria", uno dei regali di Natale della mia consorte, che è anche un piccolo capolavoro di tecnica di masterizzazione, oltre che un grande capolavoro artistico...Last edited by giova3419; 11-01-08, 18:23.
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Fabrizio De Andrè
Non Al Denaro Non All'amore Nè Al Cielo (1971)
Il Suonatore Jones
In un vortice di polvere
gli altri vedevan siccità,
a me ricordava
la gonna di Jenny
in un ballo di tanti anni fa.
Sentivo la mia terra
vibrare di suoni, era il mio cuore
e allora perché coltivarla ancora,
come pensarla migliore.
Libertà l'ho vista dormire
nei campi coltivati
a cielo e denaro,
a cielo ed amore,
protetta da un filo spinato.
Libertà l'ho vista svegliarsi
ogni volta che ho suonato
per un fruscio di ragazze
a un ballo,
per un compagno ubriaco.
E poi se la gente sa,
e la gente lo sa che sai suonare,
suonare ti tocca
per tutta la vita
e ti piace lasciarti ascoltare.
Finii con i campi alle ortiche
finii con un flauto spezzato
e un ridere rauco
ricordi tanti
e nemmeno un rimpianto
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Fabrizio De Andrè
In Direzione Ostinata E Contraria (2005)
Il Testamento Di Tito
Tito:
"Non avrai altro *** all'infuori di me,
spesso mi ha fatto pensare:
genti diverse venute dall'est
dicevan che in fondo era uguale.
Credevano a un altro diverso da te
e non mi hanno fatto del male.
Credevano a un altro diverso da te
e non mi hanno fatto del male.
Non nominare il nome di ***,
non nominarlo invano.
Con un coltello piantato nel fianco
gridai la mia pena e il suo nome:
ma forse era stanco, forse troppo occupato,
e non ascoltò il mio dolore.
Ma forse era stanco, forse troppo lontano,
davvero lo nominai invano.
Onora il padre, onora la madre
e onora anche il loro bastone,
bacia la mano che ruppe il tuo naso
perché le chiedevi un boccone:
quando a mio padre si fermò il cuore
non ho provato dolore.
Quanto a mio padre si fermò il cuore
non ho provato dolore.
Ricorda di santificare le feste.
Facile per noi ladroni
entrare nei templi che rigurgitan salmi
di schiavi e dei loro padroni
senza finire legati agli altari
sgozzati come animali.
Senza finire legati agli altari
sgozzati come animali.
Il quinto dice non devi rubare
e forse io l'ho rispettato
vuotando, in silenzio, le tasche già gonfie
di quelli che avevan rubato:
ma io, senza legge, rubai in nome mio,
quegli altri nel nome di ***.
Ma io, senza legge, rubai in nome mio,
quegli altri nel nome di ***.
Non commettere atti che non siano puri
cioè non disperdere il seme.
Feconda una donna ogni volta che l'ami
così sarai uomo di fede:
Poi la voglia svanisce e il figlio rimane
e tanti ne uccide la fame.
Io, forse, ho confuso il piacere e l'amore:
ma non ho creato dolore.
Il settimo dice non ammazzare
se del cielo vuoi essere degno.
Guardatela oggi, questa legge di ***,
tre volte inchiodata nel legno:
guardate la fine di quel nazzareno
e un ladro non muore di meno.
Guardate la fine di quel nazzareno
e un ladro non muore di meno.
Non dire falsa testimonianza
e aiutali a uccidere un uomo.
Lo sanno a memoria il diritto divino,
e scordano sempre il perdono:
ho spergiurato su *** e sul mio onore
e no, non ne provo dolore.
Ho spergiurato su *** e sul mio onore
e no, non ne provo dolore.
Non desiderare la roba degli altri
non desiderarne la sposa.
Ditelo a quelli, chiedetelo ai pochi
che hanno una donna e qualcosa:
nei letti degli altri già caldi d'amore
non ho provato dolore.
L'invidia di ieri non è già finita:
stasera vi invidio la vita.
Ma adesso che viene la sera ed il buio
mi toglie il dolore dagli occhi
e scivola il sole al di là delle dune
a violentare altre notti:
io nel vedere quest'uomo che muore,
madre, io provo dolore.
Nella pietà che non cede al rancore,
madre, ho imparato l'amore".
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Fabrizio De Andrè
Fabrizio De André (Indiano) (1981)
Hotel Supramonte
E se vai all'Hotel Supramonte e guardi il cielo
tu vedrai una donna in fiamme e un uomo solo
e una lettera vera di notte falsa di giorno
poi scuse accuse e scuse senza ritorno
e ora viaggi vivi ridi o sei perduta
col suo ordine discreto dentro il cuore
ma dove dov'è il tuo amore, ma dove è finito il tuo amore.
Grazie al cielo ho una bocca per bere e non è facile
grazie a te ho una barca da scrivere ho un treno da perdere
e un invito all'Hotel Supramonte dove ho visto la neve
sul tuo corpo così dolce di fame così dolce di sete
passerà anche questa stazione senza far male
passerà questa pioggia sottile come passa il dolore
ma dove dov'è il tuo amore, ma dove è finito il tuo amore.
E ora siedo sul letto del bosco che ormai ha il tuo nome
ora il tempo è un signore distratto è un bambino che dorme
ma se ti svegli e hai ancora paura ridammi la mano
cosa importa se sono caduto se sono lontano
perché domani sarà un giorno lungo e senza parole
perché domani sarà un giorno incerto di nuvole e sole
ma dove dov'è il tuo cuore, ma dove è finito il tuo cuore.
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Fabrizio De Andrè
Non Al Denaro Non All'amore Nè Al Cielo (1971)
Un Chimico
Solo la morte m'ha portato in collina
un corpo fra i tanti a dar fosforo all'aria
per bivacchi di fuochi che dicono fatui
che non lasciano cenere, non sciolgon la brina.
Solo la morte m'ha portato in collina.
Da chimico un giorno avevo il potere
di sposare gli elementi e di farli reagire,
ma gli uomini mai mi riuscì di capire
perché si combinassero attraverso l'amore.
Affidando ad un gioco la gioia e il dolore.
Guardate il sorriso guardate il colore
come giocan sul viso di chi cerca l'amore:
ma lo stesso sorriso lo stesso colore
dove sono sul viso di chi ha avuto l'amore.
Dove sono sul viso di chi ha avuto l'amore.
È strano andarsene senza soffrire,
senza un voto di donna da dover ricordare.
Ma è fosse diverso il vostro morire
vuoi che uscite all'amore che cedete all'aprile.
Cosa c'è di diverso nel vostro morire.
Primavera non bussa lei entra sicura
come il fumo lei penetra in ogni fessura
ha le labbra di carne i capelli di grano
che paura, che voglia che ti prenda per mano.
Che paura, che voglia che ti porti lontano.
Ma guardate l'idrogeno tacere nel mare
guardate l'ossigeno al suo fianco dormire:
soltanto una legge che io riesco a capire
ha potuto sposarli senza farli scoppiare.
Soltanto la legge che io riesco a capire.
Fui chimico e, no, non mi volli sposare.
Non sapevo con chi e chi avrei generato:
Son morto in un esperimento sbagliato
proprio come gli idioti che muoion d'amore.
E qualcuno dirà che c'è un modo migliore.
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Scusate, ma basta postare i testi, Kaciaro ha gi? messo il link alla pagine dei testi di De Andr?; chi vuole pu? andarseli a vedere...senza rendere meno leggibile il thread, no?
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Fabrizio De Andrè
In Direzione Ostinata E Contraria (2005)
Amore Che Vieni, Amore Che Vai
Quei giorni perduti a rincorrere il vento
a chiederci un bacio e volerne altri cento
un giorno qualunque li ricorderai
amore che fuggi da me tornerai
un giorno qualunque ti ricorderai
amore che fuggi da me tornerai
e tu che con gli occhi di un altro colore
mi dici le stesse parole d'amore
fra un mese fra un anno scordate le avrai
amore che vieni da me fuggirai
fra un mese fra un anno scordate le avrai
amore che vieni da me fuggirai
venuto dal sole o da spiagge gelate
venuto in novembre o col vento d'estate
io t'ho amato sempre, non t'ho amato mai
amore che vieni, amore che vai
io t'ho amato sempre, non t'ho amato mai
amore che vieni, amore che vai
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Originally posted by stradivari View PostFabrizio De Andr?
Fabrizio De Andr? (Indiano) (1981)
Hotel Supramonte
E se vai all'Hotel Supramonte e guardi il cielo
tu vedrai una donna in fiamme e un uomo solo
e una lettera vera di notte falsa di giorno
poi scuse accuse e scuse senza ritorno
e ora viaggi vivi ridi o sei perduta
col suo ordine discreto dentro il cuore
ma dove dov'? il tuo amore, ma dove ? finito il tuo amore.
Grazie al cielo ho una bocca per bere e non ? facile
grazie a te ho una barca da scrivere ho un treno da perdere
e un invito all'Hotel Supramonte dove ho visto la neve
sul tuo corpo cos? dolce di fame cos? dolce di sete
passer? anche questa stazione senza far male
passer? questa pioggia sottile come passa il dolore
ma dove dov'? il tuo amore, ma dove ? finito il tuo amore.
E ora siedo sul letto del bosco che ormai ha il tuo nome
ora il tempo ? un signore distratto ? un bambino che dorme
ma se ti svegli e hai ancora paura ridammi la mano
cosa importa se sono caduto se sono lontano
perch? domani sar? un giorno lungo e senza parole
perch? domani sar? un giorno incerto di nuvole e sole
ma dove dov'? il tuo cuore, ma dove ? finito il tuo cuore.
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A me no, ma m'? capitato di ascoltare il brano presente nell'album "in direzione ostinata e contraria" riprodotto da un lettore in serie limitata a valvole con pre valvolare e due finali mono in classe A a valvole, tutto senza controreazione ed ? stata comunque una grande emozione...anche se pure a casa mia non posso lamentarmi pi? di tanto...
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