CHE NE PENSATE???
ILANO (Reuters) - Il legale di Bruno Contrada, l'avvocato Giuseppe Lipera, ha detto stasera che il Quirinale ha revocato l'avvio dell'iter per l'eventuale concessione della grazia all'ex numero tre del Sisde, che sta scontando in carcere una condanna a 10 anni per concorso esterno in associazione mafiosa.
"E' una cosa scandalosa - ha detto al telefono a Reuters l'avvocato Lipera - Mi hanno detto che loro avevano interpretato la mia lettera come una domanda di grazia, quando invece già dal 24 dicembre sapevano benissimo che era una supplica. E dicono che avendo appreso adesso che era una supplica, e con la richiesta di revisione del processo annunciata sarebbero venute meno le condizioni per fare proseguire l'iter per la grazia".
Non è stato al momento possibile ottenere un commento dal Quirinale.
"La grazia può essere concessa anche a chi non la chiede - ha proseguito al telefono il legale - Io non ho mai chiesto la grazia, ma ho sollecitato il presidente della Repubblica ad avviare un procedimento di sua iniziativa".
"La realtà è che hanno cambiato parere. Cosa legittima anche se non condivisibile - conclude l'avvocato - Ma mi dicano chiaramente che hanno cambiato opinione".
Contrada, 76 anni, è stato ricoverato nei giorni scorsi presso l'ospedale Cardarelli di Napoli per un peggioramento delle sue condizioni di salute, per tornare poi nel carcere militare di San Maria Capua Vetere.
L'avvocato Lipera aveva inviato prima di Natale al presidente della Repubblica una "accorata supplica" affinché considerasse l'ipotesi di concedere la grazia, anche in assenza di una domanda in tal senso.
Oggi infine si è svolta l'udienza davanti al Tribunale di sorveglianza di Napoli sulla richiesta di differimento della pene per "gravissimi motivi di salute". La decisione è attesa domani.
ILANO (Reuters) - Il legale di Bruno Contrada, l'avvocato Giuseppe Lipera, ha detto stasera che il Quirinale ha revocato l'avvio dell'iter per l'eventuale concessione della grazia all'ex numero tre del Sisde, che sta scontando in carcere una condanna a 10 anni per concorso esterno in associazione mafiosa.
"E' una cosa scandalosa - ha detto al telefono a Reuters l'avvocato Lipera - Mi hanno detto che loro avevano interpretato la mia lettera come una domanda di grazia, quando invece già dal 24 dicembre sapevano benissimo che era una supplica. E dicono che avendo appreso adesso che era una supplica, e con la richiesta di revisione del processo annunciata sarebbero venute meno le condizioni per fare proseguire l'iter per la grazia".
Non è stato al momento possibile ottenere un commento dal Quirinale.
"La grazia può essere concessa anche a chi non la chiede - ha proseguito al telefono il legale - Io non ho mai chiesto la grazia, ma ho sollecitato il presidente della Repubblica ad avviare un procedimento di sua iniziativa".
"La realtà è che hanno cambiato parere. Cosa legittima anche se non condivisibile - conclude l'avvocato - Ma mi dicano chiaramente che hanno cambiato opinione".
Contrada, 76 anni, è stato ricoverato nei giorni scorsi presso l'ospedale Cardarelli di Napoli per un peggioramento delle sue condizioni di salute, per tornare poi nel carcere militare di San Maria Capua Vetere.
L'avvocato Lipera aveva inviato prima di Natale al presidente della Repubblica una "accorata supplica" affinché considerasse l'ipotesi di concedere la grazia, anche in assenza di una domanda in tal senso.
Oggi infine si è svolta l'udienza davanti al Tribunale di sorveglianza di Napoli sulla richiesta di differimento della pene per "gravissimi motivi di salute". La decisione è attesa domani.
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