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Benigni e la Divina Commedia
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Originally posted by la Ila View Postnon ha bisogno della Divina Commedia per guadagnare soldi... il suo ? un lavoro di divulgazione di un'opera che spesso viene dimenticata... che tanti non apprezzano o ritengono noiosa... dai...
mi spiace quello che ha detto trottalemme (l'ultimo che mi ricordo)
forse giudicare una persona non ? giustissimo...magari avrei visto meglio il tuo commento se avessi detto: "secondo me...." oppure "per quanto mi riguarda...." ma nn prendertela nn voglio predicare.......
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Originally posted by la Ila View Postnon ha bisogno della Divina Commedia per guadagnare soldi... il suo ? un lavoro di divulgazione di un'opera che spesso viene dimenticata... che tanti non apprezzano o ritengono noiosa... dai...
ho ancora gli incubi dei commenti sulle allegorie di fubini croce e gli altri scassacazz di cui per forza di cose dovbevamo accettare le interpretazioni
dante era un babbo di minkia che non aveva il coraggio di reagire e chiedere, beatrice una **** di legno
e io devo passare la mia vita a commuovermi per ste cazzate ? uhm...
certo all'epoca doveva essere un'opera stratosferica... ma alla fin della fiera era troppo personale per stuzzicare la mia passione... troppi riferimenti personali, troppi punti di vista terribilmente soggettivi .. sia umanamente che politicamente
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che senso ha pavoneggiare versi che magari descrivono un semplice spostamento di dante soplo perchè detti in toscano antico quando ci sono mille mila poesie di magari pochi versi che racchiudono un mondo di riflessioni e verita' oggettive.
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Esco un poco fuori dal coro....colui che ha iniziato il topic e' evidentemente un tecnico e come tale si comporta....non c'e' da biasimar nessuno se ha idee diverse.....del resto se dovessimo tornare a scuola oggi andrei da quella St***za della insegnante di lettere che invece di fare educazione civica (cosa che oggi servirebbe a giorni alterni un po' a tutti, me incluso) si ostinava a portare avandi il programma delle Eneide e dell'Odissea (tra l'altro opere meravigliose!).....senza lesinare una pedata in chiul agli insegnanti di STORIA.....se si informassero e facessero studiare la storia vera (d'Italia sopratutto) saremmo un bel pezzo avanti....un libro per tutti...documentato come pochi... I vinti del Risorgimento. Storia e storie di chi combatt? per i Borbone di Napoli
di Gigi di Fiore
Tutti allora capiremmo un po' di piu' di questa giovane, fresca e allucinata ITALIA
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Francesco mi dispiace dovertelo dire : stavolta hai fatto una megapisciata fuori dal vaso.
E mi meraviglia che tu sia venuto a scrivere sul forum che ti eri commosso per un film come "La casa sul lago del tempo" e poi mi voglia ridurre il rapporto Dante -Beatrice a "lui segaiolo e lei f**a di legno.
Per quello che riguarda Benigni sono sicurissimo che avrebbe avuto comunque un grande successo se nella prima serata avesse eliminato la prima ora di satira politica e si fosse limitato semplicemente a commentare il canto dell'Inferno.
Ma anche qui, devo dire a Ponte che sarebbe bene separare l'aspetto politico da quello artistico.
Poi, per tornare all'argomento aperto dall'autore del 3d vorrei fargli una semplice domanda: secondo te, un operaio che si siede in poltrona dopo cena, si arricchisce di più leggendo un trattato scientifico di cui non capirà una cippa oppure ascoltando qualcuno che gli spiega un poema come nessun professore a scuola ha mai fatto e rendendoglielo perfettamente comprensibile?
Secondo me, la televisione - in particolare quella statale - ha anche un compito divulgativo che da tempo aveva dimenticato. Se Benigni mi apre la strada al ritorno del teatro e della musica classica (magari spiegata prima) in televisione (come accadeva anni fa) dovrà essere considerato un benemerito insieme a chi gli ha dato questa opportunità.Last edited by nonno enio; 15-12-07, 07:08.
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Originally posted by jetpipe View PostEsco un poco fuori dal coro....colui che ha iniziato il topic e' evidentemente un tecnico e come tale si comporta....non c'e' da biasimar nessuno se ha idee diverse.....del resto se dovessimo tornare a scuola oggi andrei da quella St***za della insegnante di lettere che invece di fare educazione civica (cosa che oggi servirebbe a giorni alterni un po' a tutti, me incluso) si ostinava a portare avandi il programma delle Eneide e dell'Odissea (tra l'altro opere meravigliose!).....senza lesinare una pedata in chiul agli insegnanti di STORIA.....se si informassero e facessero studiare la storia vera (d'Italia sopratutto) saremmo un bel pezzo avanti....un libro per tutti...documentato come pochi... I vinti del Risorgimento. Storia e storie di chi combatt? per i Borbone di Napoli
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Tutti allora capiremmo un po' di piu' di questa giovane, fresca e allucinata ITALIA
Vorrei solo chiederti di paragonare la scuola privata italiana a quella degli altri paesi occidentali. Da noi il 90% delle scuole private serve a dare un diploma (o una laurea) a quelli abbastanza imbecilli da non riuscire ad ottenerlo nella scuola pubblica ma con soldi a disposizione per "comprarsene" uno. Ovvio che in queste condizioni, le scuole private hanno solo bisogno di insegnanti che mettano i voti che servono e impartiscano quelle quattro nozioni sufficienti a superare l'esame di maturit?. Il compenso ovviamente ? proporzionato alla professionalit? richiesta.
Nelle altre nazioni, la scuola privata fornisce una preparazione superiore alla scuola pubblica grazie al fatto che paga gli insegnanti meglio e quindi seleziona i migliori fra quelli che si sono fatti le ossa nella scuola pubblica oppure sono usciti dall'universit? con risultati di eccellenza. Devo andare avanti oppure si ? capito dove ci guadagna anche l'insegnamento nella scuola pubblica?
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Ragazzi leggendo qua e là i commenti fatti in questo thread non mi stupisco se il livello culturale in Italia sta andando a farsi bededire, veramente sono sconvolto.....
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Originally posted by nonno enio View Postda qui bisognerebbe partire con un altro chilometrico 3d sulla scuola, sui suoi programmi e soprattutto sul reclutamento degli insegnanti.
?
poi sicuramente Enio ne sai molto pi? di me..
io nel mio piccolo fino a pochi mesi fa ero tentato...ora....
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Originally posted by nonno enio View PostPoi, per tornare all'argomento aperto dall'autore del 3d vorrei fargli una semplice domanda: secondo te, un operaio che si siede in poltrona dopo cena, si arricchisce di pi? leggendo un trattato scientifico di cui non capir? una cippa oppure ascoltando qualcuno che gli spiega un poema come nessun professore a scuola ha mai fatto e rendendoglielo perfettamente comprensibile?
Secondo me, la televisione - in particolare quella statale - ha anche un compito divulgativo che da tempo aveva dimenticato. Se Benigni mi apre la strada al ritorno del teatro e della musica classica (magari spiegata prima) in televisione (come accadeva anni fa) dovr? essere considerato un benemerito insieme a chi gli ha dato questa opportunit?.
Voglio invece farti io una domanda.
Tu hai letto questo libro? Lo hai letto tutto? Cosa ti ha lasciato?
Non voglio scadere nella sterile diatriba tra cultura scientifica e umanistica, anche se credo che dai miei interventi tu abbia gi? capito dove farei pendere il piatto della bilancia.
Ci? che mi da fastidio ? il fatto che si consideri cultura di serie A la letteratura, la musica classica, il teatro, che per me dovrebbero essere assimilati come intrattenimento, ma mi rendo conto che ci? non potr? essere accettato dalla maggior parte di voi, in quanto questo mio pensiero va contro il concetto precostituito che la societ? moderna ha assegnato alla cultura. Se in tv passa un pezzo di , viene definito cultura, mentre io gli assegnerei un pi? appopriato "intrattenimento impegnato".
Consideriamo poi che la DC assume anche un significato religioso, questo significa che essa acquista una forza ancora maggiore nella sua posizione di "oggetto di cultura". Che ne s?, se invece di Inferno,Purgatorio e Paradiso, avesse intitolato le tre cantiche Sotto, Centro e Sopra, sicuramente il valore dell'opera non sarebbe stato cos? esaltato.
Caro Nonno, se io vado a teatro, ascolto Benigni che mi recita l'Inferno, oppure ascolto il Concerto grosso fatto per la notte di Natale di Corelli (senza scomodare i soliti nomi noti con cui tutti si sciacquano la bocca, a volte senza nemmeno sapere di cosa stanno parlando), non posso dire che questi eventi mi stanno acculturando, bens? che mi stanno intrattenendo.
Comunque, sono convinto che il 90% di coloro che sono intervenuti in questo post non abbiano mai letto il libro in questione, e riterrebbero una noia mortale leggerlo. Sbaglio miei belli saputelli?
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Originally posted by essepizerouno View PostCaro Nonno Enio, io non credo che un operaio possa arricchirsi ascoltando la lettura del quinto canto. Sono per? d'accordo sul fatto che sia pi? utile leggere questo libro avendo una persona che ti spieghi i passaggi "criptici", piuttosto che ascoltare la tipica professoressa liceale che dall'altro del suo piedistallo cerca di inculcarti nozioni fini a loro stesse, tra l'altro spesso spiegate ed esposte male.
Voglio invece farti io una domanda.
Tu hai letto questo libro? Lo hai letto tutto? Cosa ti ha lasciato?
Non voglio scadere nella sterile diatriba tra cultura scientifica e umanistica, anche se credo che dai miei interventi tu abbia gi? capito dove farei pendere il piatto della bilancia.
Ci? che mi da fastidio ? il fatto che si consideri cultura di serie A la letteratura, la musica classica, il teatro, che per me dovrebbero essere assimilati come intrattenimento, ma mi rendo conto che ci? non potr? essere accettato dalla maggior parte di voi, in quanto questo mio pensiero va contro il concetto precostituito che la societ? moderna ha assegnato alla cultura. Se in tv passa un pezzo di , viene definito cultura, mentre io gli assegnerei un pi? appopriato "intrattenimento impegnato".
Consideriamo poi che la DC assume anche un significato religioso, questo significa che essa acquista una forza ancora maggiore nella sua posizione di "oggetto di cultura". Che ne s?, se invece di Inferno,Purgatorio e Paradiso, avesse intitolato le tre cantiche Sotto, Centro e Sopra, sicuramente il valore dell'opera non sarebbe stato cos? esaltato.
Caro Nonno, se io vado a teatro, ascolto Benigni che mi recita l'Inferno, oppure ascolto il Concerto grosso fatto per la notte di Natale di Corelli (senza scomodare i soliti nomi noti con cui tutti si sciacquano la bocca, a volte senza nemmeno sapere di cosa stanno parlando), non posso dire che questi eventi mi stanno acculturando, bens? che mi stanno intrattenendo.
Comunque, sono convinto che il 90% di coloro che sono intervenuti in questo post non abbiano mai letto il libro in questione, e riterrebbero una noia mortale leggerlo. Sbaglio miei belli saputelli?
Per? a questo punto dovresti dirmi che cosa significa per te "cultura".
Per me ? la somma delle espressioni artistiche che si sono accumulate nel corso dei tempi. Mi pare che invece per te sia la somma delle nozioni scientifiche (a meno che io non abbia frainteso il tuo pensiero)
Se rimaniamo al mio concetto di cultura, la Divina Commedia ? il lavoro stupefacente di uno che ? riuscito a concentrare in un "racconto" il sunto di quasi tutte le conoscenze del tempo.
Shakespeare riusc? a mettere nelle sue opere tutti i sentimenti e le pulsioni del genere umano del suo tempo ma li colse talmente a fondo che ancora oggi alcuni suoi lavori sono attualissimi.
E nessuno ? mai riuscito a creare tanta musica di qualit? in un tempo relativamente breve come c'? riuscito Mozart.
Ma se ci si ferma ai grandi io non credo che si possa dire di essersi fatti una cultura. Il mio insegnante di Italiano degli ultimi due anni di scuola superiore magistrali) era incredibilmente bravo e devo ringraziare lui se non ho mandato affanc.. la letteratura, la musica, la storia, la pittura ed il teatro proprio perch? lui ci faceva lezioni di letteratura agganciandola anche alle altre forme d'arte.
E lui ripeteva in continuazione che non si pu? vivere al decimo piano dimenticandosi dei nove che ci sono sotto. Ecco, per me quei nove piani sono cultura, non passatempo.
Scusate la lunghezza della risposta ma da vecchi si diventa logorroici, lo so.
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