di LUCA LIPPERA
I piccoli gesti dicono quasi sempre pi? di tante parole. I romeni di Roma ieri hanno fornito la prova che le polemiche degli ultimi mesi non hanno incrinato i rapporti con gli italiani. Tanti di loro di primo mattino si sono messi in fila al Colosseo, davanti a due autoemoteche dell?Avis, e hanno cominciato a donare sangue che verr? usato in tutti gli ospedali della Capitale.
La giornata ? nata da un?idea dell?Ambasciata di Romania in Italia (sede ai Parioli), della Regione e del Comune. Uno dei primi a sottoporsi al prelievo ? stato Radu Horumba, il vice ambasciatore di Bucarest. Una presenza simbolo: Horumba ? il diplomatico che nei giorni della crisi di Tor di Quinto ha fatto di tutto, insieme al primo segretario dell?ambasciata, Maria Artene, perch? il delitto dello zingaro Mailat non ricadesse su un intero popolo. Davanti al Colosseo c?erano anche tantissimi semplici immigrati, gente che in Italia ha trovato un?occasione di crescita e di lavoro.
I romeni, per Jean Touad?, assessore alla Sicurezza del Comune, ?hanno compiuto un gesto nobile dando ulteriore prova di integrazione?. Simona Faracas, presidente della associazione Italia-Romania, ?l?iniziativa dimostra che i romeni qui si sentono a casa?. C?erano anche diversi impiegati della Tarom, la compagnia aerea che collega l?Italia alla Romania con un numero di voli sempre crescente. ?Gli italiani ha detto uno di loro per noi sono fratelli. Ecco perch? quello che ? accaduto a Tor di Quinto ha ferito anche noi?. Anche il sangue, non ? una novit?, pu? rinsaldare le amicizie.
I piccoli gesti dicono quasi sempre pi? di tante parole. I romeni di Roma ieri hanno fornito la prova che le polemiche degli ultimi mesi non hanno incrinato i rapporti con gli italiani. Tanti di loro di primo mattino si sono messi in fila al Colosseo, davanti a due autoemoteche dell?Avis, e hanno cominciato a donare sangue che verr? usato in tutti gli ospedali della Capitale.
La giornata ? nata da un?idea dell?Ambasciata di Romania in Italia (sede ai Parioli), della Regione e del Comune. Uno dei primi a sottoporsi al prelievo ? stato Radu Horumba, il vice ambasciatore di Bucarest. Una presenza simbolo: Horumba ? il diplomatico che nei giorni della crisi di Tor di Quinto ha fatto di tutto, insieme al primo segretario dell?ambasciata, Maria Artene, perch? il delitto dello zingaro Mailat non ricadesse su un intero popolo. Davanti al Colosseo c?erano anche tantissimi semplici immigrati, gente che in Italia ha trovato un?occasione di crescita e di lavoro.
I romeni, per Jean Touad?, assessore alla Sicurezza del Comune, ?hanno compiuto un gesto nobile dando ulteriore prova di integrazione?. Simona Faracas, presidente della associazione Italia-Romania, ?l?iniziativa dimostra che i romeni qui si sentono a casa?. C?erano anche diversi impiegati della Tarom, la compagnia aerea che collega l?Italia alla Romania con un numero di voli sempre crescente. ?Gli italiani ha detto uno di loro per noi sono fratelli. Ecco perch? quello che ? accaduto a Tor di Quinto ha ferito anche noi?. Anche il sangue, non ? una novit?, pu? rinsaldare le amicizie.
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