Il popolo "nordista" ? accorso in massa nel centro padovano: ?Bellissima manifestazione: dobbiamo continuare cos??. Da Massanzago: ?Nel nostro paese ormai c?? paura?
Zakaria, marocchino ?Non voglio pi? la cittadinanza italiana?
Cittadella
NOSTRO INVIATO
Quello che ha detto ieri dal palco di piazza Pierobon a Cittadella Zakaria Naijb, 49 anni, immigrato in Veneto dal Marocco da quando ne aveva 18, doppia cittadinanza, ? pesante: ?Caro Presidente della Repubblica - ? il testo della lettera che ha letto - voglio rinunciare alla cittadinanza italiana. Voglio tornare extracomunitario: a loro vengono dati casa e lavoro, per me invece solo tasse e le difficolt? di arrivare a fine mese. Ho ricevuto la cittadinanza italiana anni fa. Ma ora non la voglio pi? - ha spiegato Naijb - Nel 1999 sono stato consigliere comunale nelle file della Lega Nord per il comune di Cadoneghe. Ma adesso sono stanco: i cittadini italiani hanno meno diritti dei fratelli extracomunitari, quindi rinuncio alla cittadinanza italiana. Molti miei ex connazionali che non lavorano hanno il diritto alla casa e ottengono contributi assistenziali. Per un italiano come me, invece, la strada resta chiusa?
Applausi, citazioni. Un "italiano" importato ieri ? diventato il simbolo del disagio del Veneto e di Cittadella. Altri leghisti hanno manifestato umori, malumori e passioni mentre riecheggiavano le parole di Zaia, vice governatore del Veneto: ?Una festa di popolo, un popolo che si ? riappropriato di alcuni temi importanti quali la sicurezza e l'ordine pubblico: ? stata la dimostrazione del fallimento di questo governo, che addita a fuorilegge sindaci che emettono ordinanze in perfetta sintonia con leggi nazionali ed europee. Questa area resta un importante laboratorio socio-politico?.
Quelli che guardano ancora stupiti la manifestazione sono quattro-cinque ragazzi arrivati da Prato con le loro bandiere. ?Si doveva venire - spiega Claudio Morganti, segretario della Lega Nord di Prato - dobbiamo dare solidariet? a queste iniziative?. Pi? distante ci sono i leghisti mestrini, da sempre minoranza in territorio veneziano. Dice Alessandro Vianello segretario della terraferma veneziana, arrivato con Mauro Zuanich; ?Fanno bene a manifestare cos?: chi vive in Veneto deve dimostrare di avere reddito e casa?. Gli fa eco Alvise Simion: ?C'? un degrado generale con tutti questi extracomunitari. Dov'? l'Italia per la quale mio padre ? finito in campo di concentramento? Quello che accade ? colpa di Bruxelles?. Tante voci critiche per la realt? ed entusiaste per la manifestazione. Come il gruppo che ? arrivato da Massanzago, 5 mila abitanti. ?Una volta - assicura Loris Falasco - i nostri vecchi vivevano sicuri, adesso nella paura?. L'amico Lino Carraro insiste: ?Bisogna applicare ovunque l'ordinanza Bitonci: ? quello che serve?. E Sabrina Cervesan conclude: ?Alcune nostre frazioni sono diventate un ghetto. Danno gli alloggi agli extracomunitari e la gente che sta l? vicino ? costretta ad andarsene?. C'? un Veneto vibrante, addolorato e spesso affaticato in piazza. Compare Enzo Flego, veronese, consigliere comunale nella giunta Tosi, gi? capo della Camicie Verdi, pi? volte deputato: ?Meravigliosa manifestazione - dice - Dobbiamo continuare a dare messaggi chiari. La nostra cultura non pu? essere invasa?. Massimo Beroncello sta smontando i gazebo mentre passano quelli di Piovene Rocchette, il sindaco Ripolti con Gianfranco Busatto e altri amici: ?Una lamentela contro questa societ? costruita male che ha bisogno di esser raddrizzata?. Verso le 14 hanno gi? smontato il loro gazebo quelli di "raixe venete". ?Non apparteniamo ad alcun partito - spiega Davide Guiotto, mentre parla con un gruppo di amici - vogliamo solo recuperare le nostre tradizioni?.
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