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Benzina, nuova impennata prezzi

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    #1

    Benzina, nuova impennata prezzi

    Record per il gasolio a 1,311 euro

    Aumentano di continuo i prezzi dei carburanti e in particolare del gasolio, che ha raggiunto un nuovo record a quota 1,311 euro al litro in base ai listini consigliati ai gestori della rete Agip. Gioved? l'asticella si era fermata a 1,304. Secondo fonti di settore, hanno rivisto i listini del diesel anche Shell, Tamoil, Api e Ip. Ritocchi al rialzo per la benzina nei distributori Total, Api, Ip e Tamoil.

    Il caro-petrolio continua dunque a incidere pesantemente sui prezzi della benzina alla pompa, che infatti dall'inizio dell'anno registra rincari a due cifre. In particolare il gasolio ? aumentata del 14% rispetto a gennaio e del 3% nell'ultimo mese, mentre la verde oggi ? pi? cara del 10% rispetto all'inizio dell'anno e del 2% rispetto a un mese fa.

    Sul fronte Opec ancora sembra non si sia presa una decisione sull'eventuale aumento della produzione per contenere il ribasso dei prezzi. Resta comunque certo che buona parte dei rialzi sulle quotazioni dell'oro nero sia dovuta alle speculazioni. Il capo economista dell'Aie, l'Agenzia internazionale dell'energia, Faith Birlo, ha detto al giornale tedesco "Die Welt" che gli attuali prezzi sono cinque volte pi? alti di quanto dovrebbero realmente essere. "Al massimo - spiega Birol - il petrolio dal Medio Oriente dovrebbe costare 20 dollari al barile". "Oggi - aggiunge - ne costa quasi 100 e non ci sono molte commodity per le quali si riceve 5 volte il prezzo reale". Secondo Birol ? difficile che il petrolio possa in breve tornare a 50 dollari, la quotazione dell'inizio dell'anno. "Non possiamo sperare che accada presto - dice Birol - i mercati sono molto nervosi... Se dovesse esserci una guerra con l'Iran il prezzo potrebbe esplodere".

    Ed ecco una fotografia aggiornata dei prezzi consigliati, comprensivi del servizio. Tra parentesi sono riportati gli aumenti.


    BENZINA GASOLIO
    ================================================== ======
    AGIP 1,379 1,311 (+0,012)
    API 1,381 (+0,002) 1,304 (+0,005)
    ERG 1,379 1,299
    ESSO 1,381 1,304
    IP 1,381 (+0,002) 1,304 (+0,005)
    SHELL 1,384 1,309 (+0,010)
    TAMOIL 1,381 (+0,002) 1,304 (+0,005)
    TOTAL 1,381 (+0,003) 1,299

    ecco perch? c'? sempre coda alla dogana x andare in svizzera

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    #2
    sti caxxi se costa

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      #3
      eh già

      infatti i benzinai qui non mi vedono +

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        #4
        vergognoso....

        oramai diesel costa quasi come benza....

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          #5
          maledetto te che abiti al confine...

          io per andare in slovenia ne ho parecchi di più....

          porca *****....

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            #6
            che si accoppino tutti va

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              #7
              Originally posted by GT-V7 View Post
              vergognoso....

              oramai diesel costa quasi come benza....
              b? vale.. togli pure il quasi...

              per? scusate.. CHECCAZZO... le auto diesel al momento dell'acquisto continui a pagarle mediamente 2/3000 euro in pi? rispetto alle gemelle a benzina.. per? il diesel mi costa tanto quanto la benza e oltretutto inquina ben di pi?...

              stan cominciando a girarmi i coglioni davvero.. adoro la mia macchina e il fatto che sia diesel va a mio favore in quanto ha consumi davvero contenuti... per? cacchio non si pu? far pagare cos? tanto il diesel.. in italia son tutti fuori di testa...

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                #8
                Originally posted by benjofactory View Post
                maledetto te che abiti al confine...

                io per andare in slovenia ne ho parecchi di pi?....

                porca *****....
                vacci con le damigiane e quando torni in italia dici in frontiera che ? vino al massimo gliene dai da bere un po'

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                  #9
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                    #10
                    fanculo a quelli che abitano nel friuli a 10 km da casa mia e hanno lo sconto sulla benzina..

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                      #11
                      Originally posted by GT-V7 View Post
                      vergognoso....

                      oramai diesel costa quasi come benza....

                      questo ? lo vero scandalo...

                      letto ieri ..

                      dal 2002 il gasolio ? aumentato del 50% ... 20?in + a pieno..
                      benzina .. 30% in + ... 15 ?in + a pieno in 5 anni..

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                        #12
                        mi hanno rotto le palle
                        adesso che ho preso il diesel ..costa come la benza?

                        ma baff :computer:

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                          #13
                          sul gasolio prodi ci ha messo nuove tasse .. idem il nano .. una nuova accisa per il rinnovo del contratto degli autotrasportatori...

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                            #14
                            Originally posted by nicoss View Post
                            vacci con le damigiane e quando torni in italia dici in frontiera che ? vino al massimo gliene dai da bere un po'
                            con la spider la vedo dura mettere le damigiane in bagagliaio

                            Originally posted by Giulius999 View Post
                            mi hanno rotto le palle
                            adesso che ho preso il diesel ..costa come la benza?

                            ma baff :computer:
                            vero ma ricordati cmq che fai pi? km/l che con il cacatore

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                            • Font Size
                              #15


                              23/11/2007
                              Pane e certificati: aumenti record

                              Tutti i rincari dell'ultimo mese


                              Pane e ortaggi, ma anche i certificati anagrafici: sono tra i prodotti che nell'ultimo mese hanno registrato i maggiori rincari secondo la Newsletter del ministero dello Sviluppo economico. I rincari a due cifre in poche settimane hanno riguardato molti beni alimentari di largo consumo, tra cui pane e limoni, mentre per le certificazioni anagrafiche il costo ? salito del 26%. In flessione le tlc e gli aerei.
                              Rincari vicini al 10% hanno colpito anche tassa sui rifiuti, biglietti ferroviari e persino partite di calcio. Insomma, sono davvero tanti i prezzi caldi con cui le famiglie italiane hanno dovuto fare i conti nell'ultimo mese, solo parzialmente controbilanciati dai risultati positivi ottenuti nei settori toccati dalle liberalizzazioni, che, dalle medicine agli aerei, hanno invece contenuto l'inflazione.

                              Il ministero, comunicando questi dati poco confortanti, ha per? anche precisato che, nonostante l'incertezza del contesto economico, il clima di fiducia dei consumatori ? a novembre in recupero.

                              MAGLIA NERA A PANE E CERTIFICATI
                              In ottobre i prezzi sono aumentati soprattutto per i beni alimentari di largo consumo: cipolle (+14,9%), limoni (+13,4%), patate (+11,7%), pane (+10,3%), farina (+9,7%) e burro (+8,8%). Vere impennate ci sono state anche per i servizi con in testa i certificati anagrafici (+26%). Seguono le partite di calcio (+9,2%), la tassa sui rifiuti (+9,7%) e i biglietti dei treni (+9,5%).

                              SVETTA IL PREZZO DELLA FARINA, MA I NEGOZI CONTENGONO I RIALZI
                              Nonostante i rincari del pane, il ministero sottolinea come in realt? gli esercizi commerciali abbiamo contribuito a contenere parzialmente i rialzi. Secondo le rilevazioni dell'Istat, i prezzi alla produzione delle farine a settembre sono aumentati del 21%, mentre al dettaglio il prezzo del pane ? aumentato a settembre del 7,7% e a ottobre di circa il 10%.

                              CON LE LIBERALIZZAZIONI GIU' LE TLC E I VIAGGI AEREI
                              "L'impatto economico di alcune misure di liberalizzazione"- sottolinea il ministero "mostra risultati incoraggianti. Biglietti aerei, farmaci e servizi di telefonia mobile stanno attraversando una fase virtuosa di riduzione dei prezzi". In particolare, le tariffe aeree nazionali sono diminuite del 9,6% a settembre e del 5,4% ad ottobre, e quelle europee del 2,8% lo scorso mese. Le tariffe di telefonia mobile sono in calo del 15,5%.

                              BENZINA A +2% IN UN MESE, GASOLIO A +3%
                              I dati sui carburanti, aggiornati fino alla seconda met? di novembre, mostrano un aumento del 2% rispetto a ottobre e del 10% rispetto all'inizio dell'anno. Per il gasolio l'aumento mensile ? del 3% e del 14% rispetto a gennaio. E' comunque in calo per entrambi il differenziale con il prezzo medio dell'area euro.

                              CALANO LE VENDITE, MA RECUPERA LA FIDUCIA
                              L'evoluzione contenuta degli ultimi mesi della domanda delle famiglie, evidenziata dalle statistiche sulle vendite al dettaglio, scrive il ministero, "? legata prevalentemente a un contesto economico caratterizzato da una elevata e diffusa incertezza che non sembra, per?, essere catturata dal clima di fiducia dei consumatori che registra in novembre un lieve recupero".

                              TLC: FISSO ANCORA CARO, CONVIENE IL CELLULARE
                              Ma se anche i prezzi delle tlc sono tra le poche voci che in Italia risulta in discesa, l'Ofcom, l'Autorit? inglese per le tlc, sottolinea che proprio il nostro Paese si ritrova al top dei prezzi nelle telefonate su rete fissa, mentre ? tra i Paesi in cui costa meno usare il cellulare, specie se con una scheda pre-pagata. Per stabilirlo l'Ofcom ha messo a confronto Italia, Francia, Germania, Regno Unito e Stati Uniti considerando i prezzi di telefonate, banda larga, televisione digitale e Iptv (tv sul web).

                              Per uniformare le mille tariffe presenti sui mercati dei vari Paesi e consentire cos? un confronto obiettivo, l'Ofcom ha messo a punto un paniere di 430 minuti di conversazione che comprende chiamate urbane, nazionali, internazionali, verso i cellulari, in orario di punta e nella fascia ridotta, per una durata media di 3 minuti a telefonata, prendendo in considerazione le tariffe piu' basse dei tre operatori pi? grandi sul mercato. Dal confronto emerge che per gli italiani chiamare ? un bel salasso, con una spesa media mensile di 37,27 euro (26,85 sterline). A seguire c'? la Francia con 34,7 euro, poi gli Stati Uniti e la Germania con 31,9 euro e infine il Regno Unito con 31,2 euro.

                              Vanno meglio le cose per i portafogli degli italiani sul fronte dei cellulari, soprattutto in caso di schede pre-pagate. Anche in questo caso l'Ofcom ha messo a punto una combinazione di chiamate possibili, Sms e tipo di cellulare utilizzato. Nel caso di "post-pay", vale a dire di pagamento a consumo e quindi con abbonamento e bolletta mensile, il Paese pi? caro risulta invece la Germania, con 65 euro (60,6 euro per il servizio e 4,4 come valore dell'apparecchio). La spesa in Italia, gravata anche della tassa sui telefonini, ? invece pari a 46,6 euro (rispettivamente 42,90 e 3,7). Maggiori economie sono possibili negli Stati Uniti (42,3 euro), nel Regno Unito (41,2 euro) e in Francia (41,1 euro). La condizione pi? favorevole, per gli italiani, ? comunque quella dei milioni di persone che hanno scelto l'ormai diffusissima formula della carta pre-pagata: l'Italia nel quintetto dei Paesi ? quello pi? economico, con 30 euro per un paniere di servizi predefinito. I tedeschi ne pagano invece 31,5, gli inglesi 36,6, gli americani 41,4 e i francesi addirittura 54.

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