e spesso ne avete a male se un Mod vi da un cosniglio
Blitz antipirateria, multe milionarie nel Milanese
?Quattro persone denunciate per attivit? illecite legate alla condivisione in rete di materiale protetto da diritto d'autore senza autorizzazione. Molta confusione e poche certezze.?
La notizia sta facendo il giro della rete, come spesso accade quando i temi trattati riguardano lo scambio di materiale attraverso le reti peer-to-peer e reati ad esso connessi. Ad essere denunciati, questa volta, sono quattro persone di et? compresa fra i 30 ed i 45 anni, accusate, secondo molte fonti, di essere "uploader" di prima grandezza, ovvero di aver condiviso con tutti gli utenti connessi alle reti peer-to-peer oltre 120.000 opere coperte da copyright senza averne autorizzazione.
La notizia, in ogni caso, non ? cos? chiara come pu? apparire. Il Corriere, giusto per citare una delle molte fonti che riportano la notizia in questi termini, afferma che i quattro rischiano di dover pagare delle maxi-multe che vanno dai 12 ai 125 milioni di Euro, calcolati ovviamente in base ad una certa cifra riferibile ad un contenuto e moltiplicata per 121.566, ovvero il numero dei file condivisi.
Fin qui nulla di poco chiaro. Ad essere poco chiaro ? il termine "uploader", ripreso da molte fonti e che, a nostro avviso, non ? l'unico elemento che ha portato a sanzionare in modo cos? severo le quattro persone coinvolte. Repubblica cita per esempio altri elementi, che non sono assolutamente trascurabili, fra cui il tanto dibattuto "fini di lucro". Sembra quindi che ad attirare l'attenzione della Guardia di Finanza sia stata anche la vendita di materiale procuratosi illegalmente dalla rete, un'aggravante non da poco rispetto a chi scarica e mette a disposizione file illegali.
Torniamo dunque alla notizia del Corriere, nella quale si cita infatti un sequestro di hard disk, memory card e 2377 fra CD-ROM e DVD. In un mondo in cui gli hard disk, interni ed esterni, possono sicuramente venire incontro ad esigenze di back-up molto pi? comode rispetto alla masterizzazione manuale di migliaia di CD o DVD, viene da pensare che questi supporti fossero di fatto destinati alla vendita (ecco il "fine di lucro").
Una situazione quindi ben diversa dalla semplice condivisione di materiale protetto da copyright, pur rimanendo questo un atto illecito. Si troverebbe inoltre giustificazione ad una mano cos? pesante in termine di sanzioni, anche se, ? bene ripeterlo, queste sono considerazioni che facciamo mettendo insieme pi? elementi, mancando informazioni precise e complete in merito da parte degli organi ufficiali.
?Quattro persone denunciate per attivit? illecite legate alla condivisione in rete di materiale protetto da diritto d'autore senza autorizzazione. Molta confusione e poche certezze.?
La notizia sta facendo il giro della rete, come spesso accade quando i temi trattati riguardano lo scambio di materiale attraverso le reti peer-to-peer e reati ad esso connessi. Ad essere denunciati, questa volta, sono quattro persone di et? compresa fra i 30 ed i 45 anni, accusate, secondo molte fonti, di essere "uploader" di prima grandezza, ovvero di aver condiviso con tutti gli utenti connessi alle reti peer-to-peer oltre 120.000 opere coperte da copyright senza averne autorizzazione.
La notizia, in ogni caso, non ? cos? chiara come pu? apparire. Il Corriere, giusto per citare una delle molte fonti che riportano la notizia in questi termini, afferma che i quattro rischiano di dover pagare delle maxi-multe che vanno dai 12 ai 125 milioni di Euro, calcolati ovviamente in base ad una certa cifra riferibile ad un contenuto e moltiplicata per 121.566, ovvero il numero dei file condivisi.
Fin qui nulla di poco chiaro. Ad essere poco chiaro ? il termine "uploader", ripreso da molte fonti e che, a nostro avviso, non ? l'unico elemento che ha portato a sanzionare in modo cos? severo le quattro persone coinvolte. Repubblica cita per esempio altri elementi, che non sono assolutamente trascurabili, fra cui il tanto dibattuto "fini di lucro". Sembra quindi che ad attirare l'attenzione della Guardia di Finanza sia stata anche la vendita di materiale procuratosi illegalmente dalla rete, un'aggravante non da poco rispetto a chi scarica e mette a disposizione file illegali.
Torniamo dunque alla notizia del Corriere, nella quale si cita infatti un sequestro di hard disk, memory card e 2377 fra CD-ROM e DVD. In un mondo in cui gli hard disk, interni ed esterni, possono sicuramente venire incontro ad esigenze di back-up molto pi? comode rispetto alla masterizzazione manuale di migliaia di CD o DVD, viene da pensare che questi supporti fossero di fatto destinati alla vendita (ecco il "fine di lucro").
Una situazione quindi ben diversa dalla semplice condivisione di materiale protetto da copyright, pur rimanendo questo un atto illecito. Si troverebbe inoltre giustificazione ad una mano cos? pesante in termine di sanzioni, anche se, ? bene ripeterlo, queste sono considerazioni che facciamo mettendo insieme pi? elementi, mancando informazioni precise e complete in merito da parte degli organi ufficiali.
Comment