Come sprecare 45 milioni di euro???
Prendete un sito, Italia.it, affidatene la realizzazione ad una societ? di incapaci incompetenti ma raccomandati, tirate su il prezzo in modo da ricavarne qualche mazzetta da dare ai politici bisognosi, fatelo uscire in ritardo, pieno di difetti e senza nessuna trasparenza... Il gioco ? fatto...
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Costi alti e scarsi risultati, il ministro non ci sta pi?
Rutelli pronto a chiudere il portale Italia
Pochi accessi e informazioni sbagliate sul sito creato per lanciare il turismo internazionale nel nostro Paese
L'home page del portale italia.it, creato per promuovere l'immagine turistica del Paese ROMA ? Questa volta sembra davvero deciso a dare una svolta a quello che viene considerato da pi? parti una macchina improduttiva: ?Quel sito o cambia oppure ? meglio chiuderlo?. La sintesi dello sfogo di Francesco Rutelli al Comitato nazionale per il turismo ? amara per il ?portale Italia?. Ma, dai racconti di chi ieri mattina era presente alla riunione, non solo nel tono, ma anche nei contenuti il Ministro per i Beni Culturali ? stato a dir poco impietoso nei confronti del gran portale del turismo italiano: ?Facciano qualcosa, altrimenti ? meglio lasciar perdere?. In altre parole un aut-aut deciso e netto.
Lanciato nel marzo del '94 dall'allora ministro per l'Innovazione e la Tecnologia, Lucio Stanca, come la pagina web che avrebbe rivoluzionato l'immagine del Bel Paese rendendola fruibile a tutti coloro che vogliono visitarla, italia.it non ha mai cessato di incassare critiche. E anche piuttosto robuste, visto che i costi del sito, stanziati solo per l'avvio dell'operazione, corrispondono a 45 milioni di euro.
Francesco Rutelli, con il governo Prodi, eredita il portale non appena nominato ministro e cerca di rilanciarlo come pu?. Ad un certo punto si mette anche a fare un discorso sulla ?destagionalizzazione ?, vale a dire l'idea di vacanze italiane non pi? concentrate nel periodo estivo, magari ad agosto, ma distribuite lungo tutto l'anno. Come ad esempio avviene in Francia. E dice al ?portale Italia? di studiare il progetto, senza, a quanto pare, ricevere risposte soddisfacenti. Ma, soprattutto, italia.it non riesce a decollare.
*
Criticato per lo stile vecchio e gli stessi contenuti, resta paurosamente indietro nella classifica degli accessi: nel maggio di quest'anno era ancora al 2.539˚ posto nella classifica dei web nazionali e al 579.039˚ in quelli degli Stati Uniti. Vale a dire un sito pressoch? invisibile. Tra le ultime critiche incassate c'? quella di Gian Franco Fisanotti, presidente nazionale dell'Unionturismo: ?Siamo preoccupati per il contenuto fuorviante del portale: contiene errori madornali nelle informazioni sul Molise, sulle Marche, sulla Liguria e sull'Abruzzo. Il governo deve intervenire?. In realt? Rutelli sta meditando di farlo. E ieri mattina ha detto semplicemente ci? che pensava ormai da tanto tempo. Tempo che forse ormai ? scaduto o sta per scadere per italia.it.
Roberto Zuccolini
18 ottobre 2007
Prendete un sito, Italia.it, affidatene la realizzazione ad una societ? di incapaci incompetenti ma raccomandati, tirate su il prezzo in modo da ricavarne qualche mazzetta da dare ai politici bisognosi, fatelo uscire in ritardo, pieno di difetti e senza nessuna trasparenza... Il gioco ? fatto...
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Costi alti e scarsi risultati, il ministro non ci sta pi?
Rutelli pronto a chiudere il portale Italia
Pochi accessi e informazioni sbagliate sul sito creato per lanciare il turismo internazionale nel nostro Paese
L'home page del portale italia.it, creato per promuovere l'immagine turistica del Paese ROMA ? Questa volta sembra davvero deciso a dare una svolta a quello che viene considerato da pi? parti una macchina improduttiva: ?Quel sito o cambia oppure ? meglio chiuderlo?. La sintesi dello sfogo di Francesco Rutelli al Comitato nazionale per il turismo ? amara per il ?portale Italia?. Ma, dai racconti di chi ieri mattina era presente alla riunione, non solo nel tono, ma anche nei contenuti il Ministro per i Beni Culturali ? stato a dir poco impietoso nei confronti del gran portale del turismo italiano: ?Facciano qualcosa, altrimenti ? meglio lasciar perdere?. In altre parole un aut-aut deciso e netto.
Lanciato nel marzo del '94 dall'allora ministro per l'Innovazione e la Tecnologia, Lucio Stanca, come la pagina web che avrebbe rivoluzionato l'immagine del Bel Paese rendendola fruibile a tutti coloro che vogliono visitarla, italia.it non ha mai cessato di incassare critiche. E anche piuttosto robuste, visto che i costi del sito, stanziati solo per l'avvio dell'operazione, corrispondono a 45 milioni di euro.
Francesco Rutelli, con il governo Prodi, eredita il portale non appena nominato ministro e cerca di rilanciarlo come pu?. Ad un certo punto si mette anche a fare un discorso sulla ?destagionalizzazione ?, vale a dire l'idea di vacanze italiane non pi? concentrate nel periodo estivo, magari ad agosto, ma distribuite lungo tutto l'anno. Come ad esempio avviene in Francia. E dice al ?portale Italia? di studiare il progetto, senza, a quanto pare, ricevere risposte soddisfacenti. Ma, soprattutto, italia.it non riesce a decollare.
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Criticato per lo stile vecchio e gli stessi contenuti, resta paurosamente indietro nella classifica degli accessi: nel maggio di quest'anno era ancora al 2.539˚ posto nella classifica dei web nazionali e al 579.039˚ in quelli degli Stati Uniti. Vale a dire un sito pressoch? invisibile. Tra le ultime critiche incassate c'? quella di Gian Franco Fisanotti, presidente nazionale dell'Unionturismo: ?Siamo preoccupati per il contenuto fuorviante del portale: contiene errori madornali nelle informazioni sul Molise, sulle Marche, sulla Liguria e sull'Abruzzo. Il governo deve intervenire?. In realt? Rutelli sta meditando di farlo. E ieri mattina ha detto semplicemente ci? che pensava ormai da tanto tempo. Tempo che forse ormai ? scaduto o sta per scadere per italia.it.
Roberto Zuccolini
18 ottobre 2007
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