Quest' estate dopo il 20 luglio nella biblioteca dove studio generalmente eravamo in tra massimo quattro persone di cui una ragazza, carina, mora fisico slanciato oltre 1,75m. La vedevo in biblio da Settembre, ma non le avevamo mai parlato io ho il mio gruppeto e lei il suo.
Fino a quando appunto eravamo praticamente soli e quindi abbiamo prima cominciato garbatamente a salutarci, poi a valutare assieme se fosse il caso di azionare i ventilatori e aprire le finestre, fino a che un giorno le chiesi di fare una pausa e prenderci un caff?.
pausa caff? parliamo del + e del meno, ci raccontimao i nostri percorsi universitari, si offre di farmi entrare nella biblioteca della Statale (io vado alla Cattolica) perch? non riuscivo a trovare dei testi che dovevo consultare.
Rifiuto garbatamente per non impegnarla oltremodo e cos? passiamo 3/4 gg durante i quali scopro che lei ha un bel po' di problemi e anche gravi. (di testa ovviamente) lei ? tutta contenta di parlare con qualcuno che capisca bene e che sia disposto ad ascoltarla, fino a ch? mi dice che la settimana successiva non ci sarebbe stata, ma che sarebbe passata a trovarmi in biblio... "settimana possima non ci sono, per? 6 stato cos? carino in questi gg che non posso non passare a trovarti" (cosa che poi non ha fatto).
Le propongo quindi, portandomi avanti per settembre, di invitarla con il mio gruppetto alle rassegne cinematografiche che fanno i cinema di zona.
Io a lei non sono interessato, ho la Raffaella e ad altre non ci penso proprio, per? mi sembrava garbato e corretto invitarla in un gruppo assolutamente sano e tranquillo, dato che anche lei ? molto tranquilla (siamo tutti gli educatori dei pre-adolescenti e degli adolescenti del decanato di Turro).
A ferragosto le ho inviato gli auguri, ma dall' ultimo saluto dove ha detto quella frase che ho riportato non ne ho saputo + nulla.
Chiss? che si aspettava?
a voi la palla, lamps guys!!
Fino a quando appunto eravamo praticamente soli e quindi abbiamo prima cominciato garbatamente a salutarci, poi a valutare assieme se fosse il caso di azionare i ventilatori e aprire le finestre, fino a che un giorno le chiesi di fare una pausa e prenderci un caff?.
pausa caff? parliamo del + e del meno, ci raccontimao i nostri percorsi universitari, si offre di farmi entrare nella biblioteca della Statale (io vado alla Cattolica) perch? non riuscivo a trovare dei testi che dovevo consultare.
Rifiuto garbatamente per non impegnarla oltremodo e cos? passiamo 3/4 gg durante i quali scopro che lei ha un bel po' di problemi e anche gravi. (di testa ovviamente) lei ? tutta contenta di parlare con qualcuno che capisca bene e che sia disposto ad ascoltarla, fino a ch? mi dice che la settimana successiva non ci sarebbe stata, ma che sarebbe passata a trovarmi in biblio... "settimana possima non ci sono, per? 6 stato cos? carino in questi gg che non posso non passare a trovarti" (cosa che poi non ha fatto).
Le propongo quindi, portandomi avanti per settembre, di invitarla con il mio gruppetto alle rassegne cinematografiche che fanno i cinema di zona.
Io a lei non sono interessato, ho la Raffaella e ad altre non ci penso proprio, per? mi sembrava garbato e corretto invitarla in un gruppo assolutamente sano e tranquillo, dato che anche lei ? molto tranquilla (siamo tutti gli educatori dei pre-adolescenti e degli adolescenti del decanato di Turro).
A ferragosto le ho inviato gli auguri, ma dall' ultimo saluto dove ha detto quella frase che ho riportato non ne ho saputo + nulla.
Chiss? che si aspettava?
a voi la palla, lamps guys!!
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