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Cose che non capisco dell'Italia.. [Padre Bossi]

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    #1

    Cose che non capisco dell'Italia.. [Padre Bossi]

    Come mai nessuno si caga questa cosa? Il governo tace.

    ?Padre Bossi ? ancora vivo? Sicuro il comandante dell?esercito delle Filippine, Hermogenes Esperon: ?Abbiamo indicazioni in questo senso?
    (Filippine) - Il missionario italiano Giancarlo Bossi, rapito lo scorso 10 giugno nella provincia meridionale di Zamboanga nelle Filippine, ? ancora vivo. A rivelarlo ? il comandante dell?esercito delle Filippine, generale Hermogenes Esperon, che ha anche sottolineato l?impegno delle autorit? locali e precisato che sono state inviate pi? truppe per le ricerche. ?Siamo sicuri sia ancora vivo - ha detto Esperon all?Associated Press - abbiamo indicazioni in questo senso, ma non vogliamo entrare nei dettagli per non rivelare il luogo. Se rivelassimo il luogo, sveleremmo anche l?identit? delle persone che vi lavorano?.
    Last edited by AndreaRS250; 04-07-07, 13:00.

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    #2
    ciao caro ANDREA

    meno male che il governo tace anche perchè il nemico lo ascolta

    detto ciò evidentemente ci sono ostaggi di serie A, B, C, D fino alla terza categoria dei dilettanti

    comunque molto a malincuore xchè vorreri vedere ben altro spessore in chi ci governa spero continuino a tacere
    è davvero meglio per tutti, specie gli ostaggi; ogni volta che parlano e cercano di fare qualche cosa, andiamo indietro di un passo

    lasciamo l'esercito delle Filippine a dirimere la questione, faranno meno danni di sicuro

    ettore
    Last edited by ett69; 04-07-07, 14:04.

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      #3
      Domanda essendo un religioso e quindi cittadino del vaticano perch? il vaticano non dice nulla???

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        #4
        articolo su Famiglia Cristiana...


        IL SILENZIO SUL RAPIMENTO DEL MISSIONARIO DEL PIME
        NELLE FILIPPINE

        MA ANCHE PADRE BOSSI
        È CITTADINO D’ITALIA



        Qualcuno lo tiene in ostaggio laggiù in fondo alle Filippine, sull’isola di Mindanao, terra di sangue e di impegno della Chiesa cattolica. L’hanno preso appena finito di celebrare la Messa, padre Giancarlo Bossi, missionario del Pime nella provincia di Zamboanga Sibugay.

        Era il 10 giugno e da allora è sparito nel nulla. Anche i guerriglieri del Fronte Moro, che combattono contro il Governo centrale di Manila, rivendicando un’impossibile indipendenza per l’isola più meridionale delle Filippine, hanno detto di non sapere nulla del missionario. Ma lì operano diversi gruppi ribelli e poi ci sono banditi e pirati che assaltano le navi nelle rotte degli stretti e hanno basi sulle coste.


        Padre Giancarlo Bossi, rapito a Mindanao (foto AP/La Presse).

        Sono tre settimane ormai che si rincorrono false notizie, una messa in scena, per alzare il prezzo politico, e forse, economico del riscatto.

        Ma laggiù è quasi la fine del mondo. E poi padre Giancarlo Bossi è un missionario, uno che, nella logica perversa dell’oblio dei mass media, aveva messo in conto il martirio. Il silenzio è totale sulla sua sorte in questa Italia, che s’è appassionata ad altri sequestri a diverse latitudini. Non c’è stata alcuna riunione del Governo per padre Giancarlo. Non c’è stato un sottosegretario alla Presidenza del Consiglio che ha convocato un vertice segreto.

        Il sottosegretario si chiama Enrico Letta ed è nipote di un altro sottosegretario, Gianni, che s’era dannato per i ragazzi che vendevano servizi in armi, rapiti nell’Irak del dopo Saddam Hussein, per le due Simone, per Giuliana Sgrena, giornalista del Manifesto, liberata dal capo dei nostri 007, Nicola Calipari, poi ammazzato dagli americani sulla via verso l’aeroporto di Baghdad.

        Non si è mossa la Croce rossa, non si è fatto sentire Scelli, l’ex capo dell’ente umanitario, che ha sempre buoni consigli da offrire, né Gino Strada, né qualche altro guru con i contatti giusti. Invece si son mosse polemiche e allora il Governo ha deciso di «accogliere la disponibilità del sottosegretario agli Esteri Margherita Boniver di recarsi nelle Filippine». Come fosse un’azione di volontariato. Dopo tutto, le Filippine e la guerra dimenticata di Mindanao hanno rilevanza geopolitica pari a zero.

        E poi quel Giancarlo Bossi è un prete. Quasi che la Chiesa ci sia abituata alle persecuzioni. Diventano martiri, vanno in paradiso. Perché mobilitare servizi segreti e spendere denaro per ottenere la loro liberazione? Perché cercare di capire cosa sta accadendo in una provincia lontana persa nel Mar della Cina? Ci sono solo due grandi foto che ricordano il rapimento. Una l’ha messa il sindaco Walter Veltroni sul Campidoglio a Roma. L’altra l’ha appesa don Luigi Ciotti sul palazzo torinese del Gruppo Abele. Poca cosa, pochissima.

        Neppure nel suo paese natale, Abbiategrasso, in provincia di Milano, hanno attaccato una foto di padre Giancarlo Bossi al municipio.

        Ma che faceva padre Giancarlo? Ha costruito una chiesa sulla roccia, letteralmente. Aveva comprato la roccia laggiù a Mindanao con l’accordo di tutti, musulmani e cattolici. L’aveva un po’ spianata e poi con le assi di legno ha costruito una chiesa di fronte al mare.

        Lo raccontano i suoi amici, che hanno aperto un blog sul sito del Pime, la congregazione dei missionari delle Pontificie missioni estere: www.pime.org.

        Tipo tosto, padre Giancarlo. Aiutava la gente con il Vangelo sotto braccio. Troppo per l’entusiasmo di D’Alema, che in occasione del sequestro di Daniele Mastrogiacomo ha messo in pista il migliore mediatore sulla piazza afghana? Troppo per i grandi giornali?

        I missionari comboniani di Nigrizia hanno ricordato che quando i talebani presero l’inviato di Repubblica il Paese rischiò «l’infarto collettivo» e che allora «ogni italiano si sentiva in dovere di fare la sua fiaccolata».

        I missionari, si sa, lavorano in silenzio. Li ammazzano e nessun presidente dà loro una medaglia.

        Non ne hanno bisogno. Ma forse ne abbiamo bisogno noi, per ricordare che andare in giro a raccontare il Vangelo non è un sopruso. E per convincerci che se uno ci va di mezzo è uno di noi, cittadino d’Italia, fratello nostro.

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          #5
          Originally posted by alegsx View Post
          Domanda essendo un religioso e quindi cittadino del vaticano perch? il vaticano non dice nulla???
          basta cercare... di certo non lo sbattono in prima pagina.

          Il Pime: ?Strumentalizzazioni controproducenti, bene il governo italiano? Vaticano: padre Bossi, basta alle polemiche ?Al momento ? ingiustificato parlare di rapimento per il conflitto cristiani-musulmani. Non sappiamo chi siano i rapitori?

          CITT? DEL VATICANO - Basta alle polemiche e alle strumentalizzazioni politiche, grazie al governo italiano per quanto sta facendo. ? l'intervento ufficiale del Vaticano, tramite il Pontificio istituto per le missioni estere (Pime), a cui appartiene padre Giancarlo Bossi, rapito nel sud delle Filippine il 10 giugno. In una nota il superiore generale del Pime, padre Gian Battista Zanchi, ringrazia quanti lavorano per la liberazione di padre Bossi e riconosce l'impegno del governo italiano. ?Il Pime non ha ricevuto alcuna rivendicazione, n? ? a conoscenza di chi siano i rapitori?, afferma la nota. ?Guardare all'accaduto come a un conflitto fra cristiani e musulmani ? al momento ingiustificato. Il Pime non vuole essere coinvolto in polemiche politiche e spiace che la vita di una persona venga strumentalizzata. Secondo i responsabili del Pime nelle Filippine, le polemiche di questi giorni in Italia rischiano di essere controproducenti, rendendo ancora pi? difficile la liberazione del nostro confratello?. Il Pime, infine, ringrazia ?tutti coloro che pregano e lavorano per la liberazione di padre Bossi. Fin dai primi giorni il governo italiano si ? mobilitato nelle Filippine con l'ambasciatore, in Italia con l'unit? di crisi del ministero degli Esteri. Da marted? una delegazione dell'unit? di crisi giunger? a Mindanao per lavorare con le autorit? locali politiche ed ecclesiali, insieme ai missionari del Pime?. Al fine di ?evitare qualsiasi illazione?, d'ora in poi il Pime esprimer? le sue posizioni ?attraverso comunicati ufficiali?.
          POLEMICHE - Ma le polemiche politiche in Italia non sembrano affatto diminuire. ?La sensazione ? che il ministero degli Esteri abbia fatto poco, o molto poco. Comunque ? in ritardo?, ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni. ?? gravissimo che per padre Bossi non ci sia stata la mobilitazione che c'? stata per altri?. Secondo Mario Landolfi (An), presidente della commissione parlamentare di vigilanza sulla Rai, ?ha ragione chi denuncia una scarsa mobilitazione degli organi d'informazione rispetto alle persecuzioni dei cristiani nel mondo. Sarebbe ora che la Rai marcasse una presenza pi? attiva in questo campo?. Aggiunge Isabella Bertolini, vice presidente dei deputati di Forza Italia: ?La sinistra ha in mano l'informazione in Italia. Se sei di sinistra e vieni rapito dai fondamentalisti islamici hai diritto alle prime pagine. Se sei un umile padre missionario rapito nelle Filippine, ? preferibile il silenzio?.
          Risponde il deputato dei Ds Giuseppe Lumia: ?Irresponsabili, ingenerose e ingiustificate le critiche riguardo alla liberazione di padre Bossi. Un'opposizione responsabile eviterebbe in un momento cos? delicato di strumentalizzare la vicenda per fini di bottega politica?.
          Replica Enrico Micheli, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega ai servizi segreti: ?Prendo atto con sorpresa e rammarico che, nonostante l'appello lanciato domenica dalla sorella di padre Bossi in cui s'invitava tutti a evitare inutili polemiche, si moltiplicano le dichiarazioni critiche?.
          03 luglio 2007

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            #6
            Originally posted by alegsx View Post
            Domanda essendo un religioso e quindi cittadino del vaticano perch? il vaticano non dice nulla???
            Veramente si pu? avere una unica nazionalit? ed ? prima di tutto cittadino italiano...

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