Proiettili a Bagnasco: denunciato
Ex carabiniere Cuneo,fini non politici
Il mittente della lettera con tre proiettili recapitata il 9 giugno scorso al presidente della Cei, mons. Angelo Bagnasco ? stato identificato e denunciato dalla Digos di Genova. Si tratta di un ex carabiniere di 43 anni residente a Cuneo che ha agito non per motivi politici, ma per vendetta nei confronti di una prostituta e del suo nuovo compagno albanese sui quali voleva far ricadere la colpa della lettera minatoria.
L'uomo all'inizio di maggio era finito in carcere in seguito ad un'estorsione che aveva messo in atto ai danni della "lucciola" 35enne di Ceva (CN) contro cui ha poi ordito la vendetta. Dopo avere ottenuto gli arresti domiciliari l'uomo ha architettato la ritorsione. Su un foglio aveva dattiloscritto la frase: "Monsignore, lei deve morire. Se non con questi che le mando lo far? di persona".
Aveva firmato la lettera imitando la firma della trentacinquenne cosicch? la polizia potesse risalire a lei. Aveva infilato 3 proiettili calibro 30 Winchester e la lettera in una busta commerciale e l'aveva spedita alla curia genovese. Dopo un'attenta analisi del materiale la Digos ? risalita ai tre soggetti implicati nella vicenda. All'interno dell'abitazione del 43enne ex carabiniere ? stato trovato e sequestrato il computer con cui aveva riprodotto la firma della donna.
L'uomo ? stato denunciato per calunnia, minacce gravi aggravate e detenzione abusiva di munizioni. La vicenda non sarebbe dunque legata al mondo dell'eversione. Il questore di Genova Salvatore Presenti ed il capo della Digos Giuseppe Gonan lo hanno ripetuto a pi? riprese, sottolineando che la lettera con i proiettili non ? correlata alla prima lettera minatoria contenete un bossolo inviata a monsignor Bagnasco il 27 aprile scorso.
...
aaaa zerozeroseteeeee... bella figura demmerd!!
Ex carabiniere Cuneo,fini non politici
Il mittente della lettera con tre proiettili recapitata il 9 giugno scorso al presidente della Cei, mons. Angelo Bagnasco ? stato identificato e denunciato dalla Digos di Genova. Si tratta di un ex carabiniere di 43 anni residente a Cuneo che ha agito non per motivi politici, ma per vendetta nei confronti di una prostituta e del suo nuovo compagno albanese sui quali voleva far ricadere la colpa della lettera minatoria.
L'uomo all'inizio di maggio era finito in carcere in seguito ad un'estorsione che aveva messo in atto ai danni della "lucciola" 35enne di Ceva (CN) contro cui ha poi ordito la vendetta. Dopo avere ottenuto gli arresti domiciliari l'uomo ha architettato la ritorsione. Su un foglio aveva dattiloscritto la frase: "Monsignore, lei deve morire. Se non con questi che le mando lo far? di persona".
Aveva firmato la lettera imitando la firma della trentacinquenne cosicch? la polizia potesse risalire a lei. Aveva infilato 3 proiettili calibro 30 Winchester e la lettera in una busta commerciale e l'aveva spedita alla curia genovese. Dopo un'attenta analisi del materiale la Digos ? risalita ai tre soggetti implicati nella vicenda. All'interno dell'abitazione del 43enne ex carabiniere ? stato trovato e sequestrato il computer con cui aveva riprodotto la firma della donna.
L'uomo ? stato denunciato per calunnia, minacce gravi aggravate e detenzione abusiva di munizioni. La vicenda non sarebbe dunque legata al mondo dell'eversione. Il questore di Genova Salvatore Presenti ed il capo della Digos Giuseppe Gonan lo hanno ripetuto a pi? riprese, sottolineando che la lettera con i proiettili non ? correlata alla prima lettera minatoria contenete un bossolo inviata a monsignor Bagnasco il 27 aprile scorso.
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