Vercelli, indagati la moglie e un amico
Nel Vercellese è stato riaperto il caso della morte di un uomo, Federico Zollner, vittima di un incidente stradale quasi un anno fa. Secondo gli inquirenti, però, non si trattò di una tragica fatalità. Per questo sono stati indagati la moglie e un amico della vittima, entrambi denunciati a piede libero. Sono state inoltre disposte la riesumazione del cadavere e nuove perizia, che non dovrebbero arrivare prima di luglio.
Oltre alla esumazione della salma, i carabinieri hanno anche eseguito il sequestro della casa in cui l'uomo, 58 anni, viveva con la moglie a Villarboit.
Secondo la prima ricostruzione della morte, avvenuta il 28 giugno 2006, Zollner rimase intrappolato nella sua Renault Megane che uscì di strada, appena dopo l'uscita del casello autostradale di Balocco (Vercelli), finendo in un fossato che costeggia la curva del ponte sul canale Cavour. Il suo corpo privo di vita fu rinvenuto intorno alle 6 del mattino da un agricoltore dato che gli arbusti e il dislivello tra la carreggiata e le risaie non rendevano visibile l'auto in quella zona, che sorge a poche centinaia di metri dalla casa dell'uomo, alla periferia di Villarboit. L'ipotesi che quello possa non essere stato un incidente deriva da una ferita nella parte superiore della nuca che, secondo gli investigatori, sembrerebbe non compatibile con la dinamica dell'incidente stesso.
Nel corso delle indagini gli indagati erano stati sentiti già diverse volte e dopo la loro denuncia hanno respinto ogni tipo di accusa.
L'iscrizione da parte della Procura è avvenuta oltre un mese fa, ma la notizia è trapelata soltanto ora.
Nel Vercellese è stato riaperto il caso della morte di un uomo, Federico Zollner, vittima di un incidente stradale quasi un anno fa. Secondo gli inquirenti, però, non si trattò di una tragica fatalità. Per questo sono stati indagati la moglie e un amico della vittima, entrambi denunciati a piede libero. Sono state inoltre disposte la riesumazione del cadavere e nuove perizia, che non dovrebbero arrivare prima di luglio.
Oltre alla esumazione della salma, i carabinieri hanno anche eseguito il sequestro della casa in cui l'uomo, 58 anni, viveva con la moglie a Villarboit.
Secondo la prima ricostruzione della morte, avvenuta il 28 giugno 2006, Zollner rimase intrappolato nella sua Renault Megane che uscì di strada, appena dopo l'uscita del casello autostradale di Balocco (Vercelli), finendo in un fossato che costeggia la curva del ponte sul canale Cavour. Il suo corpo privo di vita fu rinvenuto intorno alle 6 del mattino da un agricoltore dato che gli arbusti e il dislivello tra la carreggiata e le risaie non rendevano visibile l'auto in quella zona, che sorge a poche centinaia di metri dalla casa dell'uomo, alla periferia di Villarboit. L'ipotesi che quello possa non essere stato un incidente deriva da una ferita nella parte superiore della nuca che, secondo gli investigatori, sembrerebbe non compatibile con la dinamica dell'incidente stesso.
Nel corso delle indagini gli indagati erano stati sentiti già diverse volte e dopo la loro denuncia hanno respinto ogni tipo di accusa.
L'iscrizione da parte della Procura è avvenuta oltre un mese fa, ma la notizia è trapelata soltanto ora.
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