..............perch? lei non frequenta DDG . Per? mi ? venuta comunque la voglia di condividere con qualcuno di voi .........
Passano gli anni, i maledetti passi sulla strada del nostro invecchiare, quei passi che, anche volendo, non puoi fermare. (la rima non ? intenzionale)
E hai voglia a dirti che quegli occhi restano quelli della ragazzina sedicenne incontrata quarantaquattro anni fa, in un pomeriggio di una vigilia di festa. Lo sai benissimo che tutto intorno a quegli occhi, il tempo comincia lentamente, (molto lentamente, per fortuna) a lasciare i suoi segni. Chiss? perch?, quando il secondo numero ? uno zero, l?et? sembra assumere un?importanza maggiore? In fondo, zero o non zero, ? pur sempre un anno in pi?.
Se usassimo i numeri inglesi, potresti dirle che, per te, la differenza fra quando l?hai incontrata ed oggi, ? solo una differenza di accento sull?ultima sillaba. In fondo, sixteen lo si potrebbe anche confondere con sixty!
Se non fosse che, fra quei due diversi accenti vi ? passata addosso una vita intera: quarantaquattro anni in cui hai maledetto centinaia di volte il momento in cui, quel pomeriggio dopo il cinema, lei ? entrata in quella pizzeria e quegli occhi chiari ti hanno fulminato senza misericordia.
Quarantaquattro anni in cui, per altrettante volte quel momento l?hai benedetto.
Perch? hanno voglia a dire che l?amore, l?amore ??..
Ci sono momenti in cui l?amore conta poco, praticamente niente, travolto dalla rabbia che vi fa alzare la voce e vi fa dire parole che non pensavate vi saresti mai detti.
Per? lo stesso amore conta moltissimo un momento dopo, quando vi guardate ancora incazzati ma un pochino, solo un pochino, meno pronti a mandarvi affanculo a vicenda.
E conta tantissimo nel momento in cui vi ritrovate abbracciati senza il bisogno di una sola parola detta perch? ? pi? forte la voglia di dimenticare.
E quindi, buon compleanno Nives.
Chissenefrega se, davanti a quello zero, domani ci sar? un sei.
Per me quel sei rester? sempre dopo un uno.
enio
Passano gli anni, i maledetti passi sulla strada del nostro invecchiare, quei passi che, anche volendo, non puoi fermare. (la rima non ? intenzionale)
E hai voglia a dirti che quegli occhi restano quelli della ragazzina sedicenne incontrata quarantaquattro anni fa, in un pomeriggio di una vigilia di festa. Lo sai benissimo che tutto intorno a quegli occhi, il tempo comincia lentamente, (molto lentamente, per fortuna) a lasciare i suoi segni. Chiss? perch?, quando il secondo numero ? uno zero, l?et? sembra assumere un?importanza maggiore? In fondo, zero o non zero, ? pur sempre un anno in pi?.
Se usassimo i numeri inglesi, potresti dirle che, per te, la differenza fra quando l?hai incontrata ed oggi, ? solo una differenza di accento sull?ultima sillaba. In fondo, sixteen lo si potrebbe anche confondere con sixty!
Se non fosse che, fra quei due diversi accenti vi ? passata addosso una vita intera: quarantaquattro anni in cui hai maledetto centinaia di volte il momento in cui, quel pomeriggio dopo il cinema, lei ? entrata in quella pizzeria e quegli occhi chiari ti hanno fulminato senza misericordia.
Quarantaquattro anni in cui, per altrettante volte quel momento l?hai benedetto.
Perch? hanno voglia a dire che l?amore, l?amore ??..
Ci sono momenti in cui l?amore conta poco, praticamente niente, travolto dalla rabbia che vi fa alzare la voce e vi fa dire parole che non pensavate vi saresti mai detti.
Per? lo stesso amore conta moltissimo un momento dopo, quando vi guardate ancora incazzati ma un pochino, solo un pochino, meno pronti a mandarvi affanculo a vicenda.
E conta tantissimo nel momento in cui vi ritrovate abbracciati senza il bisogno di una sola parola detta perch? ? pi? forte la voglia di dimenticare.
E quindi, buon compleanno Nives.
Chissenefrega se, davanti a quello zero, domani ci sar? un sei.
Per me quel sei rester? sempre dopo un uno.
enio
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