Come molti di voi potranno notare l'ora...sono all'incirca le 4.40...
si è conclusa in maniera "anomala e fortunata" l'ennesima giornata di lavoro per me...come molti di voi sanno sono gestore di un bar/locale al Circolo, sito qui in Rovigo...
i miei orari sono abbastanza bizzarri ovviamente...apro alle 16.00 circa ( salvo affitto delle sale per eventi "fuori orario") per chiudere all'incirca alle 2.00 ( che poi normalmente sono le 3.00 )...
vi chiedo soltanto un minimo di attenzione nel leggere ciò che forse potrebbe essere, oltre che un "breve" racconto, una sana riflessione...sulla feccia di società che ci circonda...
bene...martedì sera giornata normalmente ottima dal punto di vista lavorativa, infatti di norma si svolgono qui da me Tornei di Burraco, gioco di carte molto in voga fra signori e signore di una certa estrazione sociale..( gli SBURUN insomma )...e come ogni volta qualche cliente mi chiede se può rimanere qualche mezzoretta in + dopo il torneo per terminare qualche partitina fuori dal circolo del torneo stesso...
ovviamente ai clienti + affezionati dò il mio consenso...finchè finisco di sistemare in giro, chiudere tutto, e fra un bicchierino di prosecco ed un altro i signori terminano le loro partite...
allora il locale è molto grande...siamo nell'ordine dei 1000 metri quadri...il bar è sito in posizione centrale...la sala da gioco usata questa sera è ad una delle estremità...
ore 2.30... mi fermo con 4 clienti a sbirciare le ultime smazzate...quando ad un certo punto sento un rumore provenire dal bar...allungo il collo e fra le due sale e il vetro retrostante al bar scorgo un individuo che aveva fatto il suo ingresso nel locale...lì per lì non lo vedo...mi chiedo chi cavolo potesse essere a quell'ora, e mi dirigo verso la zona bar...al mio ingresso nella suddetta lo scenario che mi si apre davanti è a dir poco RACCAPRICCIANTE... ragazzo sui 25 anni, 1.80...trasandato, a torso nudo, incolto, sporco e puzzolente, pantaloni con fibie nere e stivali in pelle stile dark, bracciale con borchie, una chitarra con custodia sulle spalle che chiamava "guida", il labbro gonfio e cucito e probabilmente spaccatogli di lì a qualche giorno prima...pare sia in se...mi chiede una birra...io gliela "offro" ( nel senso che non avrei preteso soldi ), ma dicendogli che poi doveva andarsene perchè stavo chiudendo ed era tardi...
il ragazzo pare accondiscendere...ma non sapevo che aspettarmi, ero partito sul tranquillo per vedere in che condizione psicologiche fosse e per vedere se era effettivamente interessato alla mia proposta di andarsene fuori dalle scatole...farfuglia e fa discorsi senza senso...io provo con le buone a farlo uscire...ma si prende la sua chitarra dicendo di essere un musicista...si guarda in giro inizia a camminare...io vado nella sala in fondo chiudendo la porta e dicendo ai miei clienti ( erano rimasti in 4, di cui 3 signore e un signore sulla 40ina ) che chiudevo per farli continuare a giocare tranquillamente perchè dovevo risolvere un problema di una persona molesta che aveva fatto il suo ingresso al Circolo...
ma la situazione precipita......
il ragazzo in questione si chiude a chiave in una sala...io busso animatamente dicendogli di aprire o chiamavo la polizia...
nessuna risposta...
e così ho fatto...alle 2.40 chiamo la polizia... ( notare che io lavoro a 60 metri dalla QUESTURA )...
il ragazzo poi apre...mi raggiunge Luciano ( il cliente sulla 40ina ) e continua a fare discorsi insensati, mentre Luciano prova gentilmente a farlo ragionare chiedendogli di uscire...
ma ovviamente il ragazzo era VISIVAMENTE strafatto di droga e il cervello ormai era irrimediabilmente in panne...esce dalla sala dove aveva lasciato la GUIDA e Luciano prontamente prende la chiave dall'interno evitando che il ragazzo si chiuda una volta ancora nella stanza..
poi gli dico di chiudere a chiave la sala, e così cerchiamo di fare nelle altre...dopo aver gironzolato ancora avanti e indietro mentre impregnava di un puzzo ripugnante le zone che attraversava decide di tornare nella sala ormai chiusa a chiave dove teneva la chitarra...trovandola chiusa tira calci alla porta tentando di aprirla...
dopo aver udito quel tonfo sordo io urlo: "OOOOOOOOOH...che C A Z Z O fai?? " e dopo un primo momento di smarrimento e timore dovuto dal fatto che stavo realizzando che ciò che normalmente sento al TG e leggo sui giornali era lì a pochi metri da me, mi invade un senso di profondo nervosismo nel quale inizio a perdere la testa...e chi mi conosce sa che quello per me è il PUNTO DI NON RITORNO...perdo completamente la ragione, come quando mi toccano qualcosa di caro ( amicizie forti, famiglia, ragazza, lavoro inteso come QUESTO è IL MIO FOTTUTO POSTO ), e non rispondo davvero delle mie azioni...il mio corpo è pervaso da quell' adrenalina che al momento non mi permetterebbe di percepire nemmeno un cacciavite infilato nello stomaco ( già provata una simile sensazione )...le signore hanno capito nel frattempo il mio stato d'animo, e mi PREGANO di stare fermo, che non ne valeva la pena...io dico loro che NON ERA GIUSTO CHE VEDESSERO NULLA DI TUTTO CIO', NON DA ME, E CHE ERA MIO COMPITO GESTIRE LA SITUAZIONE...
intanto sono quasi le 3.00...e dopo la seconda chiamata dalla polizia ancora nulla...mi dico C A Z Z O...uno deve morire affinchè vengano?
Luciano accanto a me rimane freddo e impassibile, avrebbe preso a mazzate quell'individuo tanto volentieri quanto me, ma ha mantenuto il self control che da sempre lo ha contraddistinto...io intanto non ci vedo + dalla rabbia e dal nervosismo ( sono tendenzialmente nervoso ) e al picchiare la porta coi calci vado verso il ragazzo inveendolo di parole e minacce...
lui dice:"se non aprite la porta la butto giù a calci"..
Luciano nel frattempo mi anticipa togliendomi le parole di bocca e mozzandomi il fiato: "...e io ti rompo la faccia..."...il ragazzo allora sbarra lo sguardo e fissandoci ci marcia contro...noi rimaniamo fermi impassibili, io con le braccia conserte pronto per partire alla carica a qualsiasi cenno o minaccia...si avvicina e io rimango fermo sul posto guardandolo con aria di sfida dall'altro dei mie 200 cm...
...e con voce "posseduta" dice..."avete paura di morire?"...
Luciano..."NON ME NE SBATTE NULLA..." mi guarda e io asserisco..." MENTRE A ME NON FREGA PROPRIO UN C A Z Z O...quello che si deve preoccupare sei tu..."...allora il ragazzo indietreggia...la tensione si tagliava non a fette con un coltello...in quanto un grissino sarebbe stato sufficiente...poi capisce FORSE il limite a cui si era giunti, e torna sui suoi passi...ci sfida chiedendoci di calare le braghe per vedere gli attributi di cui disponevamo...in quel momento torno in me e dico a Luciano di aprire la porta ma conservare la chiave..così fa..intanto torniamo verso l'entrata controllando LA FECCIA e i suoi movimenti...
sono ormai le 3.00 passate...chiamo a casa dicendo che mi sarei ritardato e ovviamente spiego velocemente il motivo, uso il telefono di rete fissa e parlo con mia madre, Luciano mi dice che la feccia si sta avvicinando al telefono, tira su la cornetta...in quel momento corro dentro verso il bar e il telefono, pronto a STACCARGLI la testa in caso avesse proferito una QUALSIASI parola e/o offesa nei confronti di mia madre...oramai ero proprio PIENO, al LIMITE...
fortunatamente si comporta in maniera "educata"...dico a mia madre di mettere giù...mio padre voleva vestirsi e venire, ma col "piccolo Luigi" forse sarebbe stato il disastro + totale...
gli dico di rimanere a casa...ma dopo qualche altro strano discorso, mossa, dopo che mi ha TOCCATO la cassa ( dalla quale fortunatamente avevo tolto velocemente l'incasso della serata e che avevo chiuso a chiave ), ho chiamato la polizia dicendo: " o venite nell'immediato, o gli metto le mani addosso, e NON so come possa andare a finire"... il centralino mi dice di mantenere la calma, che sarebbero venuti i carabinieri che erano di pattuglia nella zona, altrimenti di chiamare direttamente il loro centralino...
ecco che però dopo poco la situazione precipita nuovamente, che il ragazzo mi chiede "se voglio vedere un cacciavite per il paradiso"..effettivamente avevo notato qualcosa sporgersi dalla sua tasca posteriore...ma avevo cercato di distogliere l'attenzione sullo stesso...fino ad allora però...fino a quando non me lo ha mostrato agitandocelo contro e infilzando il tavolo alla mia destra...
in quel momento SOLO IL SIGNORE ha tenuto fermo me e Luciano...solo perchè, con le Signore ancora lì nelle vicinanze ( ma a distanza di sicurezza ) non mi sembrava il caso che si dovesse assistere a certe scene...e perchè comunque ho provato, oramai alle 3.15 con l'ultima chiamata questa volta ai Carabinieri...RIPROMETTENDOMI che in caso non fossero venuti di lì a 10 min avrei agito di personale iniziativa...
fortunatamente dopo 5 minuti sono arrivati...hanno preso il balordo, che nel frattempo si era seduto su una poltrona...ha inneggiato a qualche tentativo di resistenza...ma gli agenti sono stati VOLGARMENTE CATEGORICI....
portato fuori...ho chiuso il Locale praticamente scortato dai Carabinieri...e dal GENTILISSIMO LUCIANO che mi ha scortato a casa...visto che ero a piedi...anche se io stesso gli avevo chiesto di lasciarmi andare da solo...perchè FORSE in cuor mio speravo di trovarmi da solo a faccia a faccia con la Feccia...anche se a freddo sarebbe stato il modo peggiore di ragionare e di agire, perchè mi ritengo persona intelligente e nei limiti equilibrata che non deve scendere a tanto...
RISULTATO?
i carabinieri hanno spostato il balordo da dentro il locale a fuori nel piazzale...cosa che "senza autorità" potevamo fare pure io e Luciano...
ora però il rischio è che torni...e la prossima volta probabilmente pure accompagnato...
e mi chiedo perchè C A Z Z O io debba rischiare la mia incolumità e magari quella delle persone che sono lì con me ( ragazza e famiglia prima di tutto, clienti poi ) per colpa di un RIFIUTO DELLA SOCIETA' che a mio avviso non merita di esistere...quando io a 22 anni lavoro e mi spacco la schiena per farmi una vita e un futuro, mentre lui la mattina non capisce nemmeno il motivo per il quale il Signore gli abbia concesso di vedere un altro Sole.
questa sera davvero la tragedia è stata sfiorata, e nonostante nei limiti abbia saputo gestire la situazione, un pò penso alle serate a venire. ringrazio anche " gli agenti " per la loro celerità...se fossero arrivati prima certe cose sarebbero state evitate. penso che scriverò un articolo al giornale locale, la prossima volta 50 minuti potrebbero davvero essere TROPPI per qualcuno.
a voi ragazzi...passo e chiudo...mi spiace per la "lunghezza"...sfogo abnorme...e poichè a quest'ora non posso dirlo a molti..mi sono sentito in dovere di scriverlo qui...
spero questo possa servire magari per dare la possibilità a molti di postare le proprie riflessioni come io ho fatto, pur avendola vissuta.
si è conclusa in maniera "anomala e fortunata" l'ennesima giornata di lavoro per me...come molti di voi sanno sono gestore di un bar/locale al Circolo, sito qui in Rovigo...
i miei orari sono abbastanza bizzarri ovviamente...apro alle 16.00 circa ( salvo affitto delle sale per eventi "fuori orario") per chiudere all'incirca alle 2.00 ( che poi normalmente sono le 3.00 )...
vi chiedo soltanto un minimo di attenzione nel leggere ciò che forse potrebbe essere, oltre che un "breve" racconto, una sana riflessione...sulla feccia di società che ci circonda...
bene...martedì sera giornata normalmente ottima dal punto di vista lavorativa, infatti di norma si svolgono qui da me Tornei di Burraco, gioco di carte molto in voga fra signori e signore di una certa estrazione sociale..( gli SBURUN insomma )...e come ogni volta qualche cliente mi chiede se può rimanere qualche mezzoretta in + dopo il torneo per terminare qualche partitina fuori dal circolo del torneo stesso...
ovviamente ai clienti + affezionati dò il mio consenso...finchè finisco di sistemare in giro, chiudere tutto, e fra un bicchierino di prosecco ed un altro i signori terminano le loro partite...
allora il locale è molto grande...siamo nell'ordine dei 1000 metri quadri...il bar è sito in posizione centrale...la sala da gioco usata questa sera è ad una delle estremità...
ore 2.30... mi fermo con 4 clienti a sbirciare le ultime smazzate...quando ad un certo punto sento un rumore provenire dal bar...allungo il collo e fra le due sale e il vetro retrostante al bar scorgo un individuo che aveva fatto il suo ingresso nel locale...lì per lì non lo vedo...mi chiedo chi cavolo potesse essere a quell'ora, e mi dirigo verso la zona bar...al mio ingresso nella suddetta lo scenario che mi si apre davanti è a dir poco RACCAPRICCIANTE... ragazzo sui 25 anni, 1.80...trasandato, a torso nudo, incolto, sporco e puzzolente, pantaloni con fibie nere e stivali in pelle stile dark, bracciale con borchie, una chitarra con custodia sulle spalle che chiamava "guida", il labbro gonfio e cucito e probabilmente spaccatogli di lì a qualche giorno prima...pare sia in se...mi chiede una birra...io gliela "offro" ( nel senso che non avrei preteso soldi ), ma dicendogli che poi doveva andarsene perchè stavo chiudendo ed era tardi...
il ragazzo pare accondiscendere...ma non sapevo che aspettarmi, ero partito sul tranquillo per vedere in che condizione psicologiche fosse e per vedere se era effettivamente interessato alla mia proposta di andarsene fuori dalle scatole...farfuglia e fa discorsi senza senso...io provo con le buone a farlo uscire...ma si prende la sua chitarra dicendo di essere un musicista...si guarda in giro inizia a camminare...io vado nella sala in fondo chiudendo la porta e dicendo ai miei clienti ( erano rimasti in 4, di cui 3 signore e un signore sulla 40ina ) che chiudevo per farli continuare a giocare tranquillamente perchè dovevo risolvere un problema di una persona molesta che aveva fatto il suo ingresso al Circolo...
ma la situazione precipita......
il ragazzo in questione si chiude a chiave in una sala...io busso animatamente dicendogli di aprire o chiamavo la polizia...
nessuna risposta...
e così ho fatto...alle 2.40 chiamo la polizia... ( notare che io lavoro a 60 metri dalla QUESTURA )...
il ragazzo poi apre...mi raggiunge Luciano ( il cliente sulla 40ina ) e continua a fare discorsi insensati, mentre Luciano prova gentilmente a farlo ragionare chiedendogli di uscire...
ma ovviamente il ragazzo era VISIVAMENTE strafatto di droga e il cervello ormai era irrimediabilmente in panne...esce dalla sala dove aveva lasciato la GUIDA e Luciano prontamente prende la chiave dall'interno evitando che il ragazzo si chiuda una volta ancora nella stanza..
poi gli dico di chiudere a chiave la sala, e così cerchiamo di fare nelle altre...dopo aver gironzolato ancora avanti e indietro mentre impregnava di un puzzo ripugnante le zone che attraversava decide di tornare nella sala ormai chiusa a chiave dove teneva la chitarra...trovandola chiusa tira calci alla porta tentando di aprirla...
dopo aver udito quel tonfo sordo io urlo: "OOOOOOOOOH...che C A Z Z O fai?? " e dopo un primo momento di smarrimento e timore dovuto dal fatto che stavo realizzando che ciò che normalmente sento al TG e leggo sui giornali era lì a pochi metri da me, mi invade un senso di profondo nervosismo nel quale inizio a perdere la testa...e chi mi conosce sa che quello per me è il PUNTO DI NON RITORNO...perdo completamente la ragione, come quando mi toccano qualcosa di caro ( amicizie forti, famiglia, ragazza, lavoro inteso come QUESTO è IL MIO FOTTUTO POSTO ), e non rispondo davvero delle mie azioni...il mio corpo è pervaso da quell' adrenalina che al momento non mi permetterebbe di percepire nemmeno un cacciavite infilato nello stomaco ( già provata una simile sensazione )...le signore hanno capito nel frattempo il mio stato d'animo, e mi PREGANO di stare fermo, che non ne valeva la pena...io dico loro che NON ERA GIUSTO CHE VEDESSERO NULLA DI TUTTO CIO', NON DA ME, E CHE ERA MIO COMPITO GESTIRE LA SITUAZIONE...
intanto sono quasi le 3.00...e dopo la seconda chiamata dalla polizia ancora nulla...mi dico C A Z Z O...uno deve morire affinchè vengano?
Luciano accanto a me rimane freddo e impassibile, avrebbe preso a mazzate quell'individuo tanto volentieri quanto me, ma ha mantenuto il self control che da sempre lo ha contraddistinto...io intanto non ci vedo + dalla rabbia e dal nervosismo ( sono tendenzialmente nervoso ) e al picchiare la porta coi calci vado verso il ragazzo inveendolo di parole e minacce...
lui dice:"se non aprite la porta la butto giù a calci"..
Luciano nel frattempo mi anticipa togliendomi le parole di bocca e mozzandomi il fiato: "...e io ti rompo la faccia..."...il ragazzo allora sbarra lo sguardo e fissandoci ci marcia contro...noi rimaniamo fermi impassibili, io con le braccia conserte pronto per partire alla carica a qualsiasi cenno o minaccia...si avvicina e io rimango fermo sul posto guardandolo con aria di sfida dall'altro dei mie 200 cm...
...e con voce "posseduta" dice..."avete paura di morire?"...
Luciano..."NON ME NE SBATTE NULLA..." mi guarda e io asserisco..." MENTRE A ME NON FREGA PROPRIO UN C A Z Z O...quello che si deve preoccupare sei tu..."...allora il ragazzo indietreggia...la tensione si tagliava non a fette con un coltello...in quanto un grissino sarebbe stato sufficiente...poi capisce FORSE il limite a cui si era giunti, e torna sui suoi passi...ci sfida chiedendoci di calare le braghe per vedere gli attributi di cui disponevamo...in quel momento torno in me e dico a Luciano di aprire la porta ma conservare la chiave..così fa..intanto torniamo verso l'entrata controllando LA FECCIA e i suoi movimenti...
sono ormai le 3.00 passate...chiamo a casa dicendo che mi sarei ritardato e ovviamente spiego velocemente il motivo, uso il telefono di rete fissa e parlo con mia madre, Luciano mi dice che la feccia si sta avvicinando al telefono, tira su la cornetta...in quel momento corro dentro verso il bar e il telefono, pronto a STACCARGLI la testa in caso avesse proferito una QUALSIASI parola e/o offesa nei confronti di mia madre...oramai ero proprio PIENO, al LIMITE...
fortunatamente si comporta in maniera "educata"...dico a mia madre di mettere giù...mio padre voleva vestirsi e venire, ma col "piccolo Luigi" forse sarebbe stato il disastro + totale...
gli dico di rimanere a casa...ma dopo qualche altro strano discorso, mossa, dopo che mi ha TOCCATO la cassa ( dalla quale fortunatamente avevo tolto velocemente l'incasso della serata e che avevo chiuso a chiave ), ho chiamato la polizia dicendo: " o venite nell'immediato, o gli metto le mani addosso, e NON so come possa andare a finire"... il centralino mi dice di mantenere la calma, che sarebbero venuti i carabinieri che erano di pattuglia nella zona, altrimenti di chiamare direttamente il loro centralino...
ecco che però dopo poco la situazione precipita nuovamente, che il ragazzo mi chiede "se voglio vedere un cacciavite per il paradiso"..effettivamente avevo notato qualcosa sporgersi dalla sua tasca posteriore...ma avevo cercato di distogliere l'attenzione sullo stesso...fino ad allora però...fino a quando non me lo ha mostrato agitandocelo contro e infilzando il tavolo alla mia destra...
in quel momento SOLO IL SIGNORE ha tenuto fermo me e Luciano...solo perchè, con le Signore ancora lì nelle vicinanze ( ma a distanza di sicurezza ) non mi sembrava il caso che si dovesse assistere a certe scene...e perchè comunque ho provato, oramai alle 3.15 con l'ultima chiamata questa volta ai Carabinieri...RIPROMETTENDOMI che in caso non fossero venuti di lì a 10 min avrei agito di personale iniziativa...
fortunatamente dopo 5 minuti sono arrivati...hanno preso il balordo, che nel frattempo si era seduto su una poltrona...ha inneggiato a qualche tentativo di resistenza...ma gli agenti sono stati VOLGARMENTE CATEGORICI....
portato fuori...ho chiuso il Locale praticamente scortato dai Carabinieri...e dal GENTILISSIMO LUCIANO che mi ha scortato a casa...visto che ero a piedi...anche se io stesso gli avevo chiesto di lasciarmi andare da solo...perchè FORSE in cuor mio speravo di trovarmi da solo a faccia a faccia con la Feccia...anche se a freddo sarebbe stato il modo peggiore di ragionare e di agire, perchè mi ritengo persona intelligente e nei limiti equilibrata che non deve scendere a tanto...
RISULTATO?
i carabinieri hanno spostato il balordo da dentro il locale a fuori nel piazzale...cosa che "senza autorità" potevamo fare pure io e Luciano...
ora però il rischio è che torni...e la prossima volta probabilmente pure accompagnato...
e mi chiedo perchè C A Z Z O io debba rischiare la mia incolumità e magari quella delle persone che sono lì con me ( ragazza e famiglia prima di tutto, clienti poi ) per colpa di un RIFIUTO DELLA SOCIETA' che a mio avviso non merita di esistere...quando io a 22 anni lavoro e mi spacco la schiena per farmi una vita e un futuro, mentre lui la mattina non capisce nemmeno il motivo per il quale il Signore gli abbia concesso di vedere un altro Sole.
questa sera davvero la tragedia è stata sfiorata, e nonostante nei limiti abbia saputo gestire la situazione, un pò penso alle serate a venire. ringrazio anche " gli agenti " per la loro celerità...se fossero arrivati prima certe cose sarebbero state evitate. penso che scriverò un articolo al giornale locale, la prossima volta 50 minuti potrebbero davvero essere TROPPI per qualcuno.
a voi ragazzi...passo e chiudo...mi spiace per la "lunghezza"...sfogo abnorme...e poichè a quest'ora non posso dirlo a molti..mi sono sentito in dovere di scriverlo qui...
spero questo possa servire magari per dare la possibilità a molti di postare le proprie riflessioni come io ho fatto, pur avendola vissuta.
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