Benzina:aumenti record per 1 maggio
Il Codacons: intervenga il governo
Il ponte del primo maggio porta con s? l'ennesimo salasso per gli automobilisti, che si vedono penalizzati dai nuovi, ormai immancabili aumenti del prezzo della benzina. E si tratta di rincari ingiustificati, secondo la denuncia del Codacons, che punta il dito su questi ritocchi a fronte di un cambio record dell'euro sul dollaro, che dovrebbe invece aiutarci.
Insomma, visto che il prezzo del petrolio viene calcolato sulla base di quotazioni in dollari, e visto che il dollaro ? da mesi molto debole nei confronti dell'euro, che ha visto proprio pochi giorni fa il suo nuovo record nei confronti del biglietto verde, come mai assistiamo solo a rialzi ingiustificati del prezzo alla pompa?
Il Codacons giudica questi rincari "assurdi e irragionevoli", soprattutto dopo il record storico della moneta unica, ha raggiunto quota 1,3682 sul dollaro e si ? rivalutat? di oltre il 10% negli ultimi mesi. In questa situazione, i rincari dei prezzi della benzina (1,3 la verde, 1,150 il gasolio da autotrazione) "hanno la finalit? di colpire l'aumento della domanda di 11 milioni di automobilisti che si spostano per il ponte del primo maggio, costretti a subire un aggravio speculativo e ingiustificato di almeno 5 euro in media pro capite,con un esborso aggiuntivo di 55 milioni di euro". Lo denunciano in una nota congiunta Elio Lannutti dell'Adusbef e Rosario Trefiletti della Federconsumatori.
Adusbef e Federconsumatori avevano salutato con grande favore la politica calmieratrice dell'Eni, che durante il weekend di Pasqua aveva fissato prezzi della benzina inferiori a quelle del cartello petrolifero, ma a fronte di rincari ingiustificati di tutte le compagnie operanti in Italia, che colpiscono con sospetto sincronismo milioni di automobilisti, chiedono un intervento forte del governo, per impedire per legge,intollerabili speculazioni sulla pelle delle famiglie e delle imprese.
"Pur senza ritornare a fissare i prezzi dei carburanti liberalizzati dal 1994" dichiarano "lo Stato deve fissare paletti e regole certe a tutela dei consumatori,per impedire alle compagnie petrolifere, che hanno ottenuto bilanci e risultati record, di continuare allegramente a speculare,sia dimenticando di aggiornare i prezzi alla pompa quando scende il costo del barile e si apprezza l'euro sul dollaro,sia rincarando fulmineamente i prezzi al pi? lieve sentore di aumenti".
"Ogni anno, in occasione degli esodi dei cittadini, i listini di benzina e gasolio alla pompa si scaldano, e i prezzi aumentano concretizzando una vera e propria mazzata a danno degli automobilisti", lamenta il Codancons. "Un comportamento vergognoso contro il quale chiediamo un intervento deciso di Antitrust e Ministero per lo sviluppo, al fine di accertare le ragioni che portano i prezzi dei carburanti ad impennarsi alla vigilia di ogni esodo dei cittadini, come il prossimo dell'1 maggio, e sanzionare pesantemente i comportamenti speculativi a danno degli utenti", conclude il Codacons.
Il Codacons: intervenga il governo
Il ponte del primo maggio porta con s? l'ennesimo salasso per gli automobilisti, che si vedono penalizzati dai nuovi, ormai immancabili aumenti del prezzo della benzina. E si tratta di rincari ingiustificati, secondo la denuncia del Codacons, che punta il dito su questi ritocchi a fronte di un cambio record dell'euro sul dollaro, che dovrebbe invece aiutarci.
Insomma, visto che il prezzo del petrolio viene calcolato sulla base di quotazioni in dollari, e visto che il dollaro ? da mesi molto debole nei confronti dell'euro, che ha visto proprio pochi giorni fa il suo nuovo record nei confronti del biglietto verde, come mai assistiamo solo a rialzi ingiustificati del prezzo alla pompa?
Il Codacons giudica questi rincari "assurdi e irragionevoli", soprattutto dopo il record storico della moneta unica, ha raggiunto quota 1,3682 sul dollaro e si ? rivalutat? di oltre il 10% negli ultimi mesi. In questa situazione, i rincari dei prezzi della benzina (1,3 la verde, 1,150 il gasolio da autotrazione) "hanno la finalit? di colpire l'aumento della domanda di 11 milioni di automobilisti che si spostano per il ponte del primo maggio, costretti a subire un aggravio speculativo e ingiustificato di almeno 5 euro in media pro capite,con un esborso aggiuntivo di 55 milioni di euro". Lo denunciano in una nota congiunta Elio Lannutti dell'Adusbef e Rosario Trefiletti della Federconsumatori.
Adusbef e Federconsumatori avevano salutato con grande favore la politica calmieratrice dell'Eni, che durante il weekend di Pasqua aveva fissato prezzi della benzina inferiori a quelle del cartello petrolifero, ma a fronte di rincari ingiustificati di tutte le compagnie operanti in Italia, che colpiscono con sospetto sincronismo milioni di automobilisti, chiedono un intervento forte del governo, per impedire per legge,intollerabili speculazioni sulla pelle delle famiglie e delle imprese.
"Pur senza ritornare a fissare i prezzi dei carburanti liberalizzati dal 1994" dichiarano "lo Stato deve fissare paletti e regole certe a tutela dei consumatori,per impedire alle compagnie petrolifere, che hanno ottenuto bilanci e risultati record, di continuare allegramente a speculare,sia dimenticando di aggiornare i prezzi alla pompa quando scende il costo del barile e si apprezza l'euro sul dollaro,sia rincarando fulmineamente i prezzi al pi? lieve sentore di aumenti".
"Ogni anno, in occasione degli esodi dei cittadini, i listini di benzina e gasolio alla pompa si scaldano, e i prezzi aumentano concretizzando una vera e propria mazzata a danno degli automobilisti", lamenta il Codancons. "Un comportamento vergognoso contro il quale chiediamo un intervento deciso di Antitrust e Ministero per lo sviluppo, al fine di accertare le ragioni che portano i prezzi dei carburanti ad impennarsi alla vigilia di ogni esodo dei cittadini, come il prossimo dell'1 maggio, e sanzionare pesantemente i comportamenti speculativi a danno degli utenti", conclude il Codacons.
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