Un collega di lavoro è passato pochi minuti dopo l'incidente, m'ha detto che non ha mai visto nulla di simile.
In moto senza casco contro un palo: morto
Una gamba tranciata e lesioni gravissime: per il centauro nulla da fare
LUISA RUSSO Schiantarsi a cento all’ora contro un palo. Questa l’assurda fine di un motociclista di 24 anni, Domenico Scarpati, di via Janfolla, a Miano. Il giovane è urtato prima contro un palo dell’illuminazione pubblica, perdendo il controllo del mezzo, e poi è sbattuto contro un semaforo, abbattendolo. Non aveva il casco. Il trasporto all’ospedale Cardarelli si è rivelato inutile. Il suo corpo è stato portato al Policlinico per l’autopsia. Erano passate da poco le 14.30 quando è avvenuto l’impatto fatale, preceduto da una carambola. La tragedia in via di Miano, all’incrocio con via Lombardia. Secondo i primi accertamenti della polizia municipale (è intervenuta per i rilievi la undicesima sezione), sembra che Scarpati provenisse dal quadrivio di Secondigliano e fosse diretto verso il rione Don Guanella quando, a una decina di metri dall’incrocio, ha avuto il primo impatto che gli ha fatto perdere il controllo del mezzo. Poi si è schiantato contro un palo semaforico. Ai soccorritori si è presentato uno spettacolo agghiacciante. Il giovane aveva una gamba tranciata ed aveva riportato gravissime ferite alla testa. La motocicletta, una Honda 954, è andata distrutta. Questo secondo la ricostruzione dei vigili urbani, che hanno continuato gli accertamenti fino a sera. L'arteria del quartiere settentrionale in questo tratto è priva di edifici e di negozi, per cui difficilmente saranno trovati testimoni. Secondo la polizia municipale, il giovane procedeva a velocità sostenuta con la potente moto quando ha perso il controllo del mezzo. Viaggiava da solo a bordo della Honda ma i vigili non escludono che fosse in compagnia di qualcuno che percorreva la stessa strada a bordo di un’altra motocicletta. È anche stata vagliata l’ipotesi che fosse in corso una gara ma è stata esclusa. Sul posto, come si è detto, non sono stati trovati testimoni. Non si sa dove fosse diretto Domenico Scarpati. Forse solo una passeggiata in motocicletta all’aria aperta, in un sabato pomeriggio dal sapore primaverile. Finita in tragedia. È nei fine settimana che si registra il maggior numero di vittime di incidenti stradali. A Miano un altro giovane è morto ed un’altra famiglia è stata gettata nel lutto. I genitori si sono recati di corsa al Cardarelli, ma per Domenico già non c’era più niente da fare. Forse avrebbe potuto salvarsi se avesse indossato il casco.
In moto senza casco contro un palo: morto
Una gamba tranciata e lesioni gravissime: per il centauro nulla da fare
LUISA RUSSO Schiantarsi a cento all’ora contro un palo. Questa l’assurda fine di un motociclista di 24 anni, Domenico Scarpati, di via Janfolla, a Miano. Il giovane è urtato prima contro un palo dell’illuminazione pubblica, perdendo il controllo del mezzo, e poi è sbattuto contro un semaforo, abbattendolo. Non aveva il casco. Il trasporto all’ospedale Cardarelli si è rivelato inutile. Il suo corpo è stato portato al Policlinico per l’autopsia. Erano passate da poco le 14.30 quando è avvenuto l’impatto fatale, preceduto da una carambola. La tragedia in via di Miano, all’incrocio con via Lombardia. Secondo i primi accertamenti della polizia municipale (è intervenuta per i rilievi la undicesima sezione), sembra che Scarpati provenisse dal quadrivio di Secondigliano e fosse diretto verso il rione Don Guanella quando, a una decina di metri dall’incrocio, ha avuto il primo impatto che gli ha fatto perdere il controllo del mezzo. Poi si è schiantato contro un palo semaforico. Ai soccorritori si è presentato uno spettacolo agghiacciante. Il giovane aveva una gamba tranciata ed aveva riportato gravissime ferite alla testa. La motocicletta, una Honda 954, è andata distrutta. Questo secondo la ricostruzione dei vigili urbani, che hanno continuato gli accertamenti fino a sera. L'arteria del quartiere settentrionale in questo tratto è priva di edifici e di negozi, per cui difficilmente saranno trovati testimoni. Secondo la polizia municipale, il giovane procedeva a velocità sostenuta con la potente moto quando ha perso il controllo del mezzo. Viaggiava da solo a bordo della Honda ma i vigili non escludono che fosse in compagnia di qualcuno che percorreva la stessa strada a bordo di un’altra motocicletta. È anche stata vagliata l’ipotesi che fosse in corso una gara ma è stata esclusa. Sul posto, come si è detto, non sono stati trovati testimoni. Non si sa dove fosse diretto Domenico Scarpati. Forse solo una passeggiata in motocicletta all’aria aperta, in un sabato pomeriggio dal sapore primaverile. Finita in tragedia. È nei fine settimana che si registra il maggior numero di vittime di incidenti stradali. A Miano un altro giovane è morto ed un’altra famiglia è stata gettata nel lutto. I genitori si sono recati di corsa al Cardarelli, ma per Domenico già non c’era più niente da fare. Forse avrebbe potuto salvarsi se avesse indossato il casco.
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