Muore per scambio sacche sangue
E' accaduto all'ospedale di Verona
Un uomo di 65 anni, operato per l'applicazione di tre by-pass, è morto all'ospedale Borgo Trento di Verona in seguito ad una trasfusione effettuata con sacche di sangue sbagliate. Il fatto, riportato dal quotidiano "Il Verona", è stato confermato dall'azienda ospedaliera, secondo la quale si è trattato di una tragica fatalità, dovuta a un errore umano. La Procura di Verona ha aperto un'inchiesta e disposto l'autopsia.
L'esame autoptico sarà effettuato martedì. Il decesso dell'uomo, un paziente della provincia di Rovigo, è avvenuto venerdì. Ma il calvario del 65enne durava da due mesi e mezzo, nel corso dei quali i medici della rianimazione della cardiochirurgia scaligera hanno tentato di tutto, senza riuscire a fermare i danni causati al suo organismo dal sangue non compatibile. L'uomo era stato sottoposto all'intervento al cuore il 4 gennaio scorso.
Sulla vicenda sta indagando il pubblico ministero della Procura di Verona Carlo Villani, che ha disposto l'esame autoptico per accertare l'esatta causa della morte e il collegamento tra il decesso e l'errore trasfusionale. Il direttore sanitario dell'azienda ospedaliera di Verona, Luciano Flor, parla di "una fatalità, sicuramente - spiega - un errore umano, che purtroppo, per quanto attiene allo scambio di una sacca con un'altra, rientra nelle probabilità statistiche di queste procedure".
Nell'azienda ospedaliera di Verona - che ha due nosocomi, Borgo Trento e Borgo Roma - vengono effettuati circa 1500 interventi cardiaci l'anno e circa 20 mila trasfusioni di sangue. Una volta scoperto l'errore, l'ospedale ha subito segnalato il caso al Ministero della Sanità e alla Regione Veneto. Dopo il decesso del paziente la segnalazione è stata fatta anche alla Procura.
E' accaduto all'ospedale di Verona
Un uomo di 65 anni, operato per l'applicazione di tre by-pass, è morto all'ospedale Borgo Trento di Verona in seguito ad una trasfusione effettuata con sacche di sangue sbagliate. Il fatto, riportato dal quotidiano "Il Verona", è stato confermato dall'azienda ospedaliera, secondo la quale si è trattato di una tragica fatalità, dovuta a un errore umano. La Procura di Verona ha aperto un'inchiesta e disposto l'autopsia.
L'esame autoptico sarà effettuato martedì. Il decesso dell'uomo, un paziente della provincia di Rovigo, è avvenuto venerdì. Ma il calvario del 65enne durava da due mesi e mezzo, nel corso dei quali i medici della rianimazione della cardiochirurgia scaligera hanno tentato di tutto, senza riuscire a fermare i danni causati al suo organismo dal sangue non compatibile. L'uomo era stato sottoposto all'intervento al cuore il 4 gennaio scorso.
Sulla vicenda sta indagando il pubblico ministero della Procura di Verona Carlo Villani, che ha disposto l'esame autoptico per accertare l'esatta causa della morte e il collegamento tra il decesso e l'errore trasfusionale. Il direttore sanitario dell'azienda ospedaliera di Verona, Luciano Flor, parla di "una fatalità, sicuramente - spiega - un errore umano, che purtroppo, per quanto attiene allo scambio di una sacca con un'altra, rientra nelle probabilità statistiche di queste procedure".
Nell'azienda ospedaliera di Verona - che ha due nosocomi, Borgo Trento e Borgo Roma - vengono effettuati circa 1500 interventi cardiaci l'anno e circa 20 mila trasfusioni di sangue. Una volta scoperto l'errore, l'ospedale ha subito segnalato il caso al Ministero della Sanità e alla Regione Veneto. Dopo il decesso del paziente la segnalazione è stata fatta anche alla Procura.
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