ROMA (Reuters) - La Cassazione ha stabilito oggi che portare simboli razzisti o nazionalisti allo stadio ? reato, secondo quanto riferito da fonti giudiziarie.
La corte suprema ha stabilito che il reato "sussiste quando chi accede ai luoghi dove si svolgono manifestazioni agonistiche porta emblemi o simboli di gruppi o associazioni razziste, nazionaliste e simili, anche se non ? iscritto a tali gruppi o associazioni".
I giudici della terza sezione hanno cos? confermato la legittimit? di un provvedimento di un Gip che aveva vietato ad un tifoso romanista di andare allo stadio per tre anni, per aver introdotto nello stadio durante una partita una bandiera con l'effige di Benito Mussolini e il fascio littorio.
Il gip aveva ordinato al tifoso di presentarsi al commissariato di polizia 30 minuti dopo l'inizio del primo e del secondo tempo e 20 minuti dopo il termine di ogni partita disputata dalla Roma.
La corte suprema ha stabilito che il reato "sussiste quando chi accede ai luoghi dove si svolgono manifestazioni agonistiche porta emblemi o simboli di gruppi o associazioni razziste, nazionaliste e simili, anche se non ? iscritto a tali gruppi o associazioni".
I giudici della terza sezione hanno cos? confermato la legittimit? di un provvedimento di un Gip che aveva vietato ad un tifoso romanista di andare allo stadio per tre anni, per aver introdotto nello stadio durante una partita una bandiera con l'effige di Benito Mussolini e il fascio littorio.
Il gip aveva ordinato al tifoso di presentarsi al commissariato di polizia 30 minuti dopo l'inizio del primo e del secondo tempo e 20 minuti dopo il termine di ogni partita disputata dalla Roma.
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