Announcement

Collapse
No announcement yet.

Announcement

Collapse
No announcement yet.

Lavoro nero anche in Parlamento ... Senza contratto 629 assistenti su 683

Collapse
X
 
  • Filter
  • Time
  • Show
Clear All
new posts

  • Font Size
    #1

    Lavoro nero anche in Parlamento ... Senza contratto 629 assistenti su 683

    andr? in onda un servizio delle Iene sull'argomento ... se sono arrivati a schiavizzare quelli che un tempo erano privilegiati ... figuriamoci il "popolino"
    come se la passa ... di merda ma non ? una novit?

    vota antonio .... vota antonio diceva un ILLUMINATO NAPOLETANO

    ROMA - Neanche in Parlamento si sfugge al lavoro nero. Sono 683 gli assistenti degli onorevoli. Lavorano in un posto di prestigio, passano le giornate tra le "stanze dei bottoni" e gli spostamenti dei loro assistiti, hanno contatti con "quelli che contano". Ma dietro tutto questo fumo c'? davvero poco di concreto: il 92 per cento di loro lavora in nero, da anni, per tante ore al giorno, senza una retribuzione regolare. In numeri: solo 54 su 683 hanno un contratto secondo le regole. L'inchiesta ? stata portata avanti da "Le Iene", che sono riuscite ad entrare in possesso di documenti che testimoniano come funziona il lavoro dell'esercito di persone che aiuta gli onorevoli.

    Ogni anno, per accreditare alla Camera i propri assistenti, i parlamentari devono dichiarare se lavorano a titolo oneroso - e quindi devono allegare un regolare contratto - o a titolo gratuito. Attraverso l'ufficio di presidenza della Camera, le Iene sono venute in possesso di questi documenti. Ne emerge un quadro disastroso. Sono ben 629, su un totale di 683, a prestare servizio senza aver mai firmato un contratto. Molti di loro sono laureati in attesa di trovare, tra un contatto e l'altro, qualcosa con cui poter svoltare.

    Ma stare accanto al potere spesso significa non averlo ma esserne schiavizzati: come hanno testimoniato alcuni di loro, con il volto oscurato, ai microfoni delle Iene, le loro giornate lavorative variano da otto a dieci ore al giorno, con disponibilit? praticamente h24. Una vita che per alcuni va avanti cos? anche da dieci anni, per ottocento euro al mese, nella speranza che un giorno qualcosa possa cambiare.

    Durante il servizio che andr? in onda domani, intervengono anche vari parlamentari. Uno in particolare, spiegano gli autori, ammette davanti alle telecamere il lavoro nero in Parlamento. L'inchiesta ? partita da una dichiarazione rilasciata diverso tempo fa da Casini che, da presidente della Camera, aveva spiegato, in seguito a un servizio delle Iene, la procedura per dare il badge agli assistenti. Il servizio di Filippo Roma, di cui ? autore Marco Occhipinti, andr? in onda domani sera su Italia Uno.

  • Font Size
    #2
    par condicio

    Comment


    • Font Size
      #3
      ahahhaah i parlamentari che tanto tuonano contro l'evasione fiscale e il lavoro nero...hanno i collaboratori che lavorano in nero......

      assurdo........

      Comment


      • Font Size
        #4
        e del mercatino abusivo nel palazzo di giustizia sotto l'ufficio di visco .. che vende roba in nero senza iva..
        fatyto devere in un servizio da striscia o dalle iene tempo fa..

        Comment


        • Font Size
          #5
          .....che vergogna...e poi chiedono sacrifici ai cittadini...che vadano a zappare i campi con le mani ....dx e sx tutti quanti

          Comment


          • Font Size
            #6
            ed io che pensavo che all'assurdo c'era un limite...ci credo che siamo lo zimbello d'europa

            Comment


            • Font Size
              #7
              magnifico... sempre meglio

              Comment


              • Font Size
                #8
                Originally posted by gio rsv-ps2 View Post
                ed io che pensavo che all'assurdo c'era un limite...ci credo che siamo lo zimbello d'europa
                per essere lo zimbello basta avere persone condannate per reati in parlamento...



                Illiberale, quando con la sua campagna Parlamento pulito vorrebbe negare il diritto di candidarsi alle elezioni a qualsiasi persona che, condannata da un tribunale per un qualsiasi reato, abbia scontato la sua pena, ponendosi in aperta contraddizione con la legge italiana e mezza tonnellata di convenzioni e trattati internazionali sui diritti politici, compresa la Dichiarazione universale dei diritti umani, al suo articolo 21.

                Comment

                X
                Working...
                X