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Spinelli

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    #406
    Originally posted by AndreaRS250 View Post
    ... ovviamente non voglio nemmeno ricordare quanto spesso la gente che fuma mischi il tutto con un bel beverone alcolico... un mix "oh yeah"...
    una tragedia
    abbinare canapa e alcool, ? la cosa pi? pericolosa che possa esistere

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      #407
      se vuoi potremmo parlare di tanti altri vizietti non proprio morali e socialmente corretti.[/QUOTE]

      tipo??? quali altri "vizzietti" come dici tu, potrebbero essere ammessi in questo discorso di legalizzazione di droghe leggere. chiaramente si parla sempre di sostanze che ora sono illegali

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        #408
        io sto parlando del percorso mentale "lo fanno in tanti, quindi DEVE essere legalizzato per la loro libertà".

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          #409
          pensavo si fosse capito che nn era quello il mio discorso, o meglio nn è propio quello il mio ragionamento. Quello che volevo dire era che se le persone conoscessero bene cosa significa fumare canne, quali sono i suoi effetti , in quali dosi puo avere certi effetti, la cultura delle droghe leggere, gli usi che si sono sempre fatti di queste droghe nel passato, ecc... insomma parlo di informazione forse le persone potrebbero giudicare diversamente questo fenomeno del fumare spinelli, che viene tanto criticato ed etichettato come dannoso.
          Be come dici tu le sigarette fanno male, ma le canne nn fanno piu male delle sigarette perche l'unica differenza è solo quella dello "sballo" che possono dare( tra l'altro lo sballo avviene solo dopo un certo numero di canne). Sapevi che solamente la carta della sigaretta fa quasi piu male di tutta la sigaretta nel suo comoplesso???perchè contiene polvere da sparo per fare in modo che continui a bruciare anches e nn si sta fumando dopo averla accesa; almeno per gli spinelli si usa una carta che è praticamente innoqua... nn vuole questa essere una giustificazione ma solo un esempio per farti capire quanto a volte le piccole informazione possono cambiare le cose
          Last edited by giugiu; 06-03-07, 22:09.

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            #410
            Originally posted by giugiu View Post
            pensavo si fosse capito che nn era quello il mio discorso, o meglio nn ? propio quello il mio ragionamento. Quello che volevo dire era che se le persone conoscessero bene cosa significa fumare canne, quali sono i suoi effetti , in quali dosi puo avere certi effetti, la cultura delle droghe leggere, gli usi che si sono sempre fatti di queste droghe nel passato, ecc... insomma parlo di informazione forse le persone potrebbero giudicare diversamente questo fenomeno del fumare spinelli, che viene tanto criticato ed etichettato come dannoso.
            io penso di conoscerle eppure non sono d'accordo con la legalizzazione.


            Originally posted by giugiu View Post
            Be come dici tu le sigarette fanno male, ma le canne nn fanno piu male delle sigarette perche l'unica differenza ? solo quella dello "sballo" che possono dare( tra l'altro lo sballo avviene solo dopo un certo numero di canne). Sapevi che solamente la carta della sigaretta fa quasi piu male di tutta la sigaretta nel suo comoplesso???perch? contiene polvere da sparo per fare in modo che continui a bruciare anches e nn si sta fumando dopo averla accesa; almeno per gli spinelli si usa una carta che ? praticamente innoqua... nn vuole questa essere una giustificazione ma solo un esempio per farti capire quanto a volte le piccole informazione possono cambiare le cose
            le canne sono fumo, il fumo provoca cancro e malattie respiratorie...
            poi sta cosa della polvere da sparo ? forte... scusa ma non ti ? passato per la mente che sono le particelle carboniose che vanno a depositarsi negli alveoli polmonari a provocare le malattie? nelle sigarette fa pi? male il "catrame" e soprattutto la nicotina che da dipendenza.

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              #411
              Fosse per me aprirei anche le case chiuse oltre che i coffie shop.

              La gente deve essere libera di vivere la vita come meglio crede, se io vado con le meritrici e mi fumo le canne a te che te cambia?

              Tanto la gente lo fa lo stesso! Allora almeno facciamolo in sicurezza, facciamolo alla luce, facciomolo controllato, facciamolo legalizzato.

              No, vietiamo tutto per non vedere com'? veramente la societ? e andiamo avanti cos? a trovarci con le strade piene di schiave e di spacciatori.

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                #412
                veramente la società non è così.... anzi... ammettere la droga sarebbe proprio un far finta di niente.

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                  #413
                  w la ganja

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                    #414
                    Originally posted by Mave View Post
                    w la ganja
                    a questo punto posso dire solo: SEMPRE W LA GANJA

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                      #415
                      andate in olanda

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                        #416
                        viaggio gia in programma, nn appena ho un po di soldi.... mave magari ci andiamo insieme, facciamo tre giorni e via

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                          #417
                          io sto solo aspettando che la compagnia aerea per cui lavoro inizi a fare le tratte per l'olanda , dopodichè ci andrò anche in giornata _)

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                            #418
                            noooooooooo, mi hai detto una cosa che mi fa rimanere di merda...ahahahahahha micidiale. be allora divertiti anche per me

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                              #419
                              Originally posted by AndreaRS250 View Post
                              volevo sapere in un unica riga quale ? il motivo principale... se mi confermi che ? "perch? tanto tutti fumano" allora ne prendo atto.

                              visto che ti sei rifiutato di leggerlo ma continui a fare le stesse domande.. ti ri-copio e incollo l'articolo che avevo postato per te.
                              gradirei che prima di continuare per la tua strada gli dessi almeno una lettura.
                              grazie.

                              ---------------------

                              La politica liberalizzatrice olandese non ha modificato gli alti livelli di consumo

                              (tratto da Il Sole 24 Ore - 13.11.96 - di Sari Gilbert

                              Amsterdam - Il Grasshopper e? un palazzetto di tre piani a due passi dal Damrak, il grande viale turistico di Amsterdam. Visto dall?ersterno sembrerebbe un locale del tutto normale. E in un certo senso lo e?, nonostante che al coffee-shop al piano di sotto, oltre a bere caffe? o bibite non alcoliche, oltre a mangiare un sandwich , si puo? anche comprare o fumare una ?canna? o acquistare, e eportare via, fino a cinque grammi di marijuana o di hashish. Il Grasshopper, arredato con tavoli, sedie e bancoli di legno scuro, e? solo uno dei 364 locali di Amsterdam (250 coffee shops e 109 hash cafe, piu? altri cinque ritrovi) dove la vendita delle droghe leggere, per legge illegale come nel resto dell?Europa, da oltre 20 anni viene comunque tollerata. In tutta l?Olanda queste ?zone franche? sono circa 1200.
                              Gli olandesi sono convinti che i rischi che accompagnavano l?uso dei prodotti derivati dalla cannabis sono limitati e non portano ad una escalation della tossicodipendenza. In queste settimane., pero?, i proprietari del Grasshopper, come i gestori di tutti i cosiddetti coffee-shop della citt??, stanno preparando le pratiche - da consegnare entro il 1? dicembre - per la licenza che il sindaco socialdemocratico, Schelto Patijn, ha deciso recentemente di istituire in seguito a nuove rivelazioni rispetto al grado di penetrazione nel settore della criminalita? organizzata.

                              ?E? stato deciso di aumentare i controlli? spiega Paul Vasseur, dal 1989 coordinatore speciale del Comune per i problemi della droga. Nessuna licenza sara? concessa a persone con precedenti criminali e ci sara? maggiore vigilanza per assicurare che vengano rispettate le linee di guida stabilite nel 1994 dalla Procura Nazionale che si impegna a non procedere contro un coffee shop che vende le droghe leggere, purche? non si venda ai minori di 18 anni, non si vendano bevande alcoliche, non vendano vendute droghe pesanti, non ci siano turbative dell?ordine pubblico e non si faccia pubblicita?.
                              Forse, dicono in Comune, 364 locali del genere sono troppi per una citt?? di 720mila abitanti. ?Ma sarebbe sbagliato? precisa Vasseur ? dedurne che la nostra politica di tolleranza stia per finire?.
                              E? infatti dal 1976, con la modifice dell?Opium Act (la vecchia legge quadro che proibisce l?importazione, l?esportazione, la produzione, il trasporto, e la vendita della droga, ma non il suo uso), che il possesso di marijuana e di hashish e? stato decriminalizzato. Oggi, chi viene trovato con meno di 30 grammi di cannabis per uso personale e? passibile di contravvenzione e non colpevole di un crimine; normalmente non si procede neanche contro chi possiede 0,5 grammi di eroina o cocaina.
                              Ma l?originalita? del sistema olandese va cercato altrove. Le autorita? olandesi hanno deciso di chiudere un occhio davanti alla vendita di marijuana e hashish purche? cio? avvenisse in posti riconosciuti. ?Si puo? dire che da quel momento per noi le droghe leggere sono diventate una questione di bassa priorita? ? dice Bernard Scholten, direttore per le relazioni esterne della polizia di Amsterdam ?Certo, non ci fa piacere che la gente usi le droghe leggere. Ma siamo un popolo realistico. Abbiamo accettato che esiste una domanda per quelle droghe e abbiamo deciso cxhe e? meglio cercare di gestire quella domanda piuttosto che reprimerla?.
                              Infatti, la tolleranza - in olandese la parola chiave e? gedogen - ha anche un obiettivo preciso: quello di separare il mercato delle droghe leggere da quello delle droghe pesanti. Qualche problema e? sorto: i coffee-shop, come i tossicodipendenti, possono creare fastidi in certi quartieri; ci sono le mani della criminalita? organizzata; ed il fenomeno del narco-turismo, che ha creato non pochi problemi con i Paesi vicini. Eppure dal punto di vista della salute il sistema funziona. Il numero dei tossicodipendenti da eroina ad Amsterdam - non piu? di 7mila, quasi due terzi stranieri - da tempo si e? stabilizzato. L?eta? media dell?eroinomane e? salita oltre i 36 anni (in Italia e? di 28,7 anni). E la percentuale dei tossicodipendenti che ha meno di ventidue anni attualmente e? dell?1,6 (in Italia il 27% di quanti fanno uso di eroina e? sotto i venticinque anni).
                              ?Per noi questi dati parlano chiaro. Smentiscono del tutto la cosiddetta steppingstone theory secondo la quale ci sarebbe un automatismo tra l?uso delle droghe leggere e quelle hard? dice Ernst Buning, direttore delle relazioni esterne per il reparto droga del GG&GD, il servizio sanitario di Amsterdam.
                              ?E? vero? continua ?Che quasi tutti i tossicodipendenti hanno cominciato con le droghe leggere. Ma non e? provato che chi usa le droghe leggere passa inevitabilmente a quelle pesanti?.
                              In Olanda, infatti, circa 675mila persone (circa il 5% della popolazione) rientrerebbe nella definizione che il NIAD, L?Istituto per l?aclool e la droga di Utrecht, da? del ?consumatore regolare? - una volta al mese - delle droghe leggere. Tuttavia, il numero complessivo di eroinomani sarebbe poco piu? di venticinquemila, pari all?1,6% della popolazione, in confronto alla media europea del 2,7%, al 2,5% della Francia, al 3% dell?Italia e della Spagna e il 4,5% del Portogallo. La notevole disponibilita? di ?roba? leggera non sembra quindi aver avuto conseguenze particolarmente negative sulla salute. Ma neanche, a quanto pare, sulle abitudini. Una ricerca commissiionata dalla polizia di Amsterdam rileva che tra i ragazzi dai 12 ai 18 anni, meno di un terzo aveva provato le droghe leggere. E se e? vero che e? cresciuto il numero dei giovani che hanno provato l?erba o l?hashish almeno una volta, un sondaggio del 1994 tra le persone sopra i 12 anni rileva che soltanto il 6,4% aveva usato quelle sostanze durante il mese precedente e il 10,6% durante l?anno precedente.
                              In altre parole, le droghe leggere sono a portata di mano, ma pochissimi olandesi ne fanno un uso eccessivo. Nel 1995 solo 2.400 persone si sono rivolte a un CAD (clinica per droga e alcool) cercando un aiuto per un problema connesso con l?uso della cannabis. ?Tra tossicodipendenti ed alcoolizzati abbiamo circa 5.000 clienti all?anno? dice Jan Huyb Blans, psicologo del Jellinek, centro per la prevenzione dell?alcool e della droga. ?E di 5.000 solo 50 o 60 possono avere un problema con le droghe leggere?.
                              La drug policy olandese si prefigge di dare spazio ai coffee shops, in nome della liberta?, ma affianca misure di prevenzione e di scoraggiamento da una parte e, dall?altra, una rete efficientissima di servizi di cura e trattamento, per la quale ogni anno lo stato spende circa 160 miliardi.
                              E? un sistema esportabile? ?Probabilmente no? risponde Buning ?Non bisogna dimenticare che il nostro sistema si basa su una cultura protestante/calvinista che privilegia la responsabilita? personale, ossia la prevalenza di regole interne, non esterne?. D?altronde, in quale altro paese sarebbe possibile per un ragazzo far analizzare da una struttura pubblica una pillola di ecstasy prima di prenderla? Sarebbe pensabile in Italia la presenza ad un rave party di un poliziotto o di un esperto del Comune per dare un?occhiata ad una capsula?
                              ?Per fortuna, oggi l?eroina viene vista come la droga dei perdenti? dice Blans, secondo il quale l?ecstasy, che sta diventando un problema serio, anche perche? oggi l?Olanda ne e? diventata uno dei principali produttori ed esportatori. Ma ci sono comunque migliaia di eroinomani da curare, e oggi ad Amsterdam il GG&GD, con un bilancio che si aggira intorno ai sette miliardi annui, gestisce sia lo scambio degli aghi (circa un milione all?anno), che l?amministrrazione giornaliera di metadone tra le 2.500/3.000 persone. E? anche in programma la distribuzione sperimentale di eroina ai tossicodipendenti piu? recidivi.
                              Di nuovo, i risultati di questi programmi di ?harm reduction? (riduzione del danno) sembrerebbero promettenti: tra gli eroinomani c?e? un bassissimo tasso di mortalita? (circa il 2% all?anno), pochissime overdose (ad Amsterdam solo 37 nel 1993 ed una bassa incidenza di infezione da HIV fra i tossicodipendenti). E? da notare che per motivi culturali (molti dei tossicodipendenti sono di origini surinamesi) meno del 40% dei tossicodipendenti si iniettano la dose (in Italia lo fa circa il 90%) con il risultato che oggi in Olanda solo il 9,6% dei sieropositivi sono tossicodipendenti ?endovenosi?, mentre in Germania sono il 13,3%, in Portogallo il 28,1%, in Svizzera il 39% ed in Italia ed in Francia il 65%.
                              Per chi arriva ad Amsterdam per la prima volta, il sistema della tolleranza sembra un po? irreale. Al coffee-shop del Grasshopper l?erbae l?hashish vengono venduti da un signore seduto all?interno di un piccolo chiosco. Per fare apparire il prezzario, (un menu permanente non ? possibile perch? verrebbe considerato pubblicit?) si preme un pulsante. A quel punto si pu? scelgliere tra nove tipi di grass - da Northern Ligth e House Skunk a Jamaica e Sensimilla Purple - e sette varieta? di hashish, vendute in bustine gia? confezionate a 25 fiorini l?una (circa 25mila lire) o a peso. Il prezzo medio per grammo si aggira sui 15 fiorini (circa 15mila lire) o a peso. Sono in vendita anche pipe, cartine, filtri e viene distribuito un foglio di consigli utili nel quale si spiega che sarebbe meglio evitare lo space-cake (il dolce contenente hashish o marijuana), che e? sbagliato mescolare ?fumo? con alcool o con alcuni tipi di medicinali, che le donne in gravidanza fanno bene a non usare queste sostanze cosi? come quelli che devono concentrarsi sullo studio o sul lavoro. E ancora: per non prendere la droga per risolvere i problemi personali, non portarla oltre frontiera e - e? scritto anche questo - non comprare hashish o marijuana per strada. E infine: ?Trovatevi un coffee shop accogliente e fatevi consigliare su che cosa e? meglio acquistare?.

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                                Rapporto OMS+Regione Veneto:

                                "Rapporto sullo Stato di Salute e gli Stili di Vita dei Giovani Veneti in Et? Scolare"

                                Leggetelo se avete tempo, da' una visione scientifica abbastanza chiara della tematica.

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