VIGILESSA MULTATA DAL COMANDANTE, COLLEGHI FANNO COLLETTA TRENTO - Appena assunta, una vigilessa ha dovuto fare i conti con l'inflessibilità del suo comandante che personalmente le ha elevato una contravvenzione per divieto di sosta, anche se non sapeva che l'auto multata era della sua sottoposta. Trentasei euro che i colleghi della ragazza, in servizio con un contratto a tempo determinato, hanno deciso di pagare organizzando un'immediata colletta.
La singolare vicenda è avvenuta nel giorno di "martedì grasso" a Pergine Valsugana, in Trentino, ma non è stato uno scherzo di carnevale. Arrivata in tarda mattinata alla sede del comando, la giovane vigilessa ha parcheggiato la sua Fiat Panda nei pressi di una scuola elementare, non accorgendosi di un cartello che indica il divieto di sosta dalle 15 alle 16.45, nel momento dell'uscita degli alunni.
Quindi ha preso servizio in paese per controllare il traffico. Finito il turno, alle 19, la vigilessa, tornata alla sua auto, ha avuto la sgradita sorpresa di trovare una contravvenzione sotto il parabrezza. Rimasta di stucco, la ragazza ha subito cercato sul fogliettino verde il codice per capire quale collega l'avesse punita. Ha letto così 001, corrispondente a quello del comandante, Savio Gonzo. La storia ha fatto rapidamente il giro del comando, e i colleghi della giovane vigilessa neoassunta hanno avviato immediatamente una colletta per raccogliere i soldi per pagare la contravvenzione.
"E' una bella dimostrazione di spirito di corpo" ha commentato il comandante Gonzo, il quale ha ammesso di aver provato un po' di imbarazzo e dispiacere nel sapere, il giorno dopo, che l'auto multata era quella della giovane agente. "Non potevo però farci nulla. Ero nel mio ufficio quando, nel momento dell'uscita degli alunni dalla scuola, ho sentito dei rumori provenire dalla strada sottostante al comando e ho visto un camion bloccato dalle auto. Dato che non c'erano vigili disponibili, ho indossato il berretto e sono sceso in strada per smaltire il traffico. A quel punto ho notato che era rimasta ferma al lato della strada una sola auto. Dopo aver aspettato l'arrivo di qualche eventuale genitore ritardatario, non ho potuto fare altro che il mio dovere - ha concluso il comandante - e ho elevato la contravvenzione".
Cosa si evince da questo???
Che se avesse saputo che l'auto era della collega non l'avrebbe fatta la multa giusto???
Della serie la legge vale per tutti tranne ke per loro???
Ed i colleghi hanno addirittura sentito la cosa talmente ingiusta da ripagarla di tasca propria???
Mi rivolgo a tutti i viggili d'italia:
pateticiiiiiiiiiiiiii!!!
La singolare vicenda è avvenuta nel giorno di "martedì grasso" a Pergine Valsugana, in Trentino, ma non è stato uno scherzo di carnevale. Arrivata in tarda mattinata alla sede del comando, la giovane vigilessa ha parcheggiato la sua Fiat Panda nei pressi di una scuola elementare, non accorgendosi di un cartello che indica il divieto di sosta dalle 15 alle 16.45, nel momento dell'uscita degli alunni.
Quindi ha preso servizio in paese per controllare il traffico. Finito il turno, alle 19, la vigilessa, tornata alla sua auto, ha avuto la sgradita sorpresa di trovare una contravvenzione sotto il parabrezza. Rimasta di stucco, la ragazza ha subito cercato sul fogliettino verde il codice per capire quale collega l'avesse punita. Ha letto così 001, corrispondente a quello del comandante, Savio Gonzo. La storia ha fatto rapidamente il giro del comando, e i colleghi della giovane vigilessa neoassunta hanno avviato immediatamente una colletta per raccogliere i soldi per pagare la contravvenzione.
"E' una bella dimostrazione di spirito di corpo" ha commentato il comandante Gonzo, il quale ha ammesso di aver provato un po' di imbarazzo e dispiacere nel sapere, il giorno dopo, che l'auto multata era quella della giovane agente. "Non potevo però farci nulla. Ero nel mio ufficio quando, nel momento dell'uscita degli alunni dalla scuola, ho sentito dei rumori provenire dalla strada sottostante al comando e ho visto un camion bloccato dalle auto. Dato che non c'erano vigili disponibili, ho indossato il berretto e sono sceso in strada per smaltire il traffico. A quel punto ho notato che era rimasta ferma al lato della strada una sola auto. Dopo aver aspettato l'arrivo di qualche eventuale genitore ritardatario, non ho potuto fare altro che il mio dovere - ha concluso il comandante - e ho elevato la contravvenzione".
Cosa si evince da questo???
Che se avesse saputo che l'auto era della collega non l'avrebbe fatta la multa giusto???
Della serie la legge vale per tutti tranne ke per loro???
Ed i colleghi hanno addirittura sentito la cosa talmente ingiusta da ripagarla di tasca propria???
Mi rivolgo a tutti i viggili d'italia:
pateticiiiiiiiiiiiiii!!!
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