C’è una relazione tra il Purgatorio e il tasso d’interesse?
Questa è la domanda solo apparentemente bizzarra alla quale cerca di rispondere Jacques Le Goff nel suo piacevole La borsa e la vita (2003).
Nel medioevo l’usura, vale a dire la “riscossione di un interesse in denaro sul denaro” da peccato punito con l’Inferno, condannato più volte nella Bibbia, viene “depenalizzato”.
Dopo il XIII secolo si schiudono le porte del Purgatorio e l’usuraio, fino allora condannato senza appello alla dannazione eterna, trova, a certe condizioni, la via della espiazione, cioè il Purgatorio. Si comincia a tollerare il prestito di denaro purché a un tasso d’interesse moderato, inteso come remunerazione del lavoro e del rischio.
È così che il vituperato usuraio diventa il rispettato banchiere.
Il resto è storia nota...
Questa è la domanda solo apparentemente bizzarra alla quale cerca di rispondere Jacques Le Goff nel suo piacevole La borsa e la vita (2003).
Nel medioevo l’usura, vale a dire la “riscossione di un interesse in denaro sul denaro” da peccato punito con l’Inferno, condannato più volte nella Bibbia, viene “depenalizzato”.
Dopo il XIII secolo si schiudono le porte del Purgatorio e l’usuraio, fino allora condannato senza appello alla dannazione eterna, trova, a certe condizioni, la via della espiazione, cioè il Purgatorio. Si comincia a tollerare il prestito di denaro purché a un tasso d’interesse moderato, inteso come remunerazione del lavoro e del rischio.
È così che il vituperato usuraio diventa il rispettato banchiere.
Il resto è storia nota...
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